E vai, si ricomincia!
Passata neanche una settim ...
LAV: A LUCCA URLEREMO CONTRO IL DOLORE SILENZIOSO DI QUESTE MAESTOSE VITTIME DELLO
SFRUTTAMENTO UMANO
Lo sfruttamento dei cavalli per il traino delle carrozze turistiche è una violenta realtà che LAV combatte da
anni.
LAV manifesterà a Lucca sabato 22 giugno alle ore 16 in Piazza San Michele per dare voce a questi animali
costretti a lavorare per molte ore al giorno, con carichi fino a 900 kg, esposti a condizioni climatiche sempre
più estreme, sottoposti a un elevatissimo livello di stress - emotivo e percettivo - per muoversi nel traffico,
in un contesto di forte inquinamento acustico e visivo, e forzati a eseguire un compito coercitivo in cui non
hanno modo di interagire positivamente con quello che li circonda.
“I cavalli delle carrozze vivono come schiavi di un utilizzo arbitrario e violento in nome di un’anacronistica
e inaccettabile tradizione, forzosamente mantenuta solo per tutelare gli interessi economici di poche
persone e nonostante le più ampie possibilità di sostituire le carrozze con mezzi elettrici, senza ricadute sul
piano occupazione degli operatori oggi impiegati nel trasporto a trazione animale” ha dichiarato Nadia
Zurlo, responsabile nazionale Equidi LAV.
Le carrozze non si sono fermate nemmeno con il caldo torrido delle scorse estati, due cavalli sono morti a
Palermo e uno a Caserta, solo per citarne alcuni.
“Chiediamo agli abitanti di Lucca di sostenerci in questa battaglia e ai turisti di non usare le carrozze per
visitare le città. Ci appelliamo all’amministrazione comunale affinché non conceda più licenze per i veicoli
a trazione animale favorendone dunque la conversione, incentivando l’utilizzo di mezzi sostitutivi, come
già avvenuto nelle città di Verona e Cagliari e al parco della Reggia di Caserta. Facciamo appello al Senato
e al Ministro dei Trasporti Salvini affinché, nella seconda lettura del nuovo Codice della Strada, introduca per
legge il divieto delle carrozze” ha concluso Zurlo di LAV.
Dopo anni di lotte e di promesse disattese, LAV è ancora qui a ricordare i tanti cavalli che soffrono
quotidianamente nelle nostre città.
Appuntamento a Lucca sabato 22 giugno dalle ore 16 in Piazza San Michele.
Per informazioni contattare 3791783053
...lo ripeto, sono proprio un cavallo!! Ma dove creda che voglia andare??? Al macello per diventare cibo per cani?? Mangiato da un cane di qualche animalista?? No, non voglio!! Non voglio neanche stare in un recinto a giornate sane!! Voglio fare il cavallo, Io lai!! Voglio tirare la carozza, il baroccio, perfino la slitta ci fosse neve!!! Lassatimi 'n pace insiem' al mi' padron!
anonimo - 22/06/2024 03:05E da domani non ci saranno più cavalli grazie al presidio fondamento della giustizia.
Fatene uno per lo sfruttamento umano dei campi di pomodori pute
Ma non rompete sempre !!!!!
I nostri avi sono vissuti e spostati grazie ai cavalli
Le battaglie sono state decise grazie ai cavalli
L’agricoltura è proliferata grazie ai cavalli
Cavalli … grandi precursori della civiltà e della modernarieta’
I cavalli oggi sono ben tenuti , nutriti , strigliati con costi elevati e se vengono utilizzati per trainare una carrozza per turisti , oltre che dare lustro alle città , vengono salvati da sicura macellazione , perché altrimenti non avrebbero ragione di esistere
E questi cxxx di animalisti se sono così bravi , perché non si tengono in giardino cinghiali , asinelli e anche cavalli ? Altrimenti tacciano e vadano a coltivare un pezzo di terra sempre cinghiali permettendo
Fosse un cavallo a parlare credo proprio che non parlerebbe in questo modo.
Ano imp - 21/06/2024 09:24Sono un cavallo e tiro la carrozza!! Voglio continuare a tirarla perché:
1. Ci sono abituato
2. Sono affezionato al padrone
3. In città un sacco di gente mi da da mangiare
Chi siete voi sapientoni dei miei zoccoli per sapere cosa penso io?? Ma perché non andate a donne o a uomini invece di occuparvi di cavalli??
Senza contare che sono un cavallo da tiro e quando non ci sarà più nulla da tirare la mia razza non esisterà più. Io discendo da un cavallo di Quartuccio, un mio zio tirava le carrozze a Roma e si vantava di discendere dai cavalli del Circo Massimo, mentre una mia trisavola aveva tirato la carrozza di Napoleone III a Parigi. Insomma noi cavalli da tiro vogliamo esser lasciati in pace da quelli come voi. Fate altro o finirò per tirarvi un calcione.
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