Resoconto di ‘Una rosa per Norma Cossetto’ in provincia di Lucca


 

Il Comitato 10 Febbraio di Lucca esprime piena soddisfazione per le diverse manifestazioni organizzate sul territorio la scorsa settimana. Partendo dal capoluogo, la mattina di mercoledì 4 ottobre, ‘Una Rosa per Norma Cossetto’ ha fatto tappa nel pomeriggio a Capannori, sabato 7 ottobre a Viareggio e Camaiore, per concludersi domenica 8 ottobre a Forte dei Marmi, Pietrasanta e Massarosa.

“Per questa V edizione di ‘Una Rosa per Norma Cossetto’ – spiega Sandro Righini, referente provinciale del Comitato 10 Febbraio – abbiamo esteso le commemorazioni nella provincia, anche in virtù dell’ottantesimo anniversario del martirio di Norma Cossetto, Medaglia d’Oro al Merito Civile nel 2005, che nell’ottobre del 1943 fu sequestrata, torturata e ripetutamente violentata, prima di esser gettata ancora viva nella foiba di Villa Surani dai partigiani comunisti jugoslavi e dai loro complici italiani.”

“A Lucca abbiamo ottenuto il patrocinio gratuito del Comune e la manifestazione ha visto la presenza del sindaco Mario Pardini, degli assessori Angela Mia Pisano e Fabio Barsanti, nonché di numerosi consiglieri comunali. Numerose le associazioni presenti – Bersaglieri, Autieri, Reduci e Combattenti, Venezia-Giulia e Dalmazia, Volontari della Libertà – e moltissimi i cittadini venuti a ricordare assieme a noi la tragica storia di Norma e delle terre dell’Adriatico orientale, proprio di fronte a quel Real Collegio che nel dopoguerra fu Centro di Raccolta Profughi per gli esuli istriano-dalmati. Presente anche Roberto Luis Picchiani, figlio dell’ingegnere minerario versiliese Alberto, di stanza alle miniere di carbone di Arsia, in Istria, il quale venne arrestato e infoibato a Vines proprio nell’ottobre del 1943. Il suo racconto della storia del padre è stata una preziosa testimonianza e un monito a non dimenticare, mai!

A Capannori, grazie all’interessamento del consigliere Matteo Petrini, abbiamo deposto una rosa sotto al monumento ai Caduti in piazza della Chiesa, alla presenza di alcuni cittadini e dell’Associazione Nazionale Reduci e Combattenti. In un comune così grande e importante come Capannori – sottolinea il Comitato 10 Febbraio – è triste sapere che non esiste ancora un monumento o una targa che ricordi le foibe e l’esodo. Il prossimo anno saranno vent’anni dall’istituzione del Giorno del Ricordo e come Comitato ci attiveremo in supporto dei cittadini e delle associazioni desiderose di avere anche a Capannori un luogo dedicato a questa dolorosa pagina della storia nazionale.

Molto partecipata – prosegue il Comitato – anche la manifestazione congiunta di Viareggio e Camaiore. Insieme all’Associazione Nazionale Marinai d’Italia, all’Associazione Nazionale dei Carabinieri e a numerosi cittadini, abbiamo ricordato non solo Norma, ma anche tutte le altre donne istriane vittime di violenza durante quella prima ondata di infoibamenti del ‘43: Ada Riosa, Maria Concetta Valenti, Maria Cnappi, Giovanna e Teresa Della Picca, Albina, Caterina e Fosca Radecchi, Amalia Radossi e Libera Sestan. Come a Lucca, è intervenuto anche Roberto Luis Picchiani, ricordando ai presenti la tragica storia del padre.

Infine – conclude la nota del Comitato – abbiamo deposto una Rosa anche ai monumenti e alle targhe di Forte dei Marmi, Pietrasanta, Massarosa. Così la nostra provincia ha dato il suo contributo alle circa 400 città aderenti a questa quinta edizione di ‘Una Rosa per Norma Cossetto’. Una grande iniziativa nazionale e internazionale (anche Melbourne, Londra, Dublino hanno ricordato Norma), che ha visto come unico neo la distruzione della targa dedicata alla giovane studentessa istriana e le contestazioni a Genova, da parte dei soliti facinorosi di estrema sinistra. Una brutta pagina, cancellata però da tutte quelle persone che in questi giorni, con devoto rispetto, hanno commemorato Norma Cossetto, deponendo per lei un fiore: un fiore che non appassisce.”

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