CHIEDIAMO AL PRESIDENTE MATTARELLA DI RICHIAMARE IL GOVERNO E IL PARLAMENTO ALLA
TUTELA DI ANIMALI, BIODIVERSITA’, AMBIENTE ED ECOSISTEMI COME DETTA IL PRINCIPIO
FONDAMENTALE DELLA COSTITUZIONE ALL’ARTICOLO 9 INTEGRATO COSI’ UN ANNO E MEZZO FA A
STRAGRANDE MAGGIORANZA DAL PARLAMENTO
A LUCCA IL 25 E 26 NOVEMBRE LA LAV SCENDE IN PIAZZA CONTRO IL PIU’ GRANDE ATTACCO ALLA
FAUNA SELVATICA MAI SFERRATO A LIVELLO ISTITUZIONALE, NON POSSIAMO TOLLERARE LA
DEMOLIZIONE DEI PRINCIPI DI TUTELA A ESCLUSIVO BENEFICIO DI CACCIATORI
A gennaio 2023 l’approvazione dell’emendamento “caccia selvaggia”, inserito surrettiziamente nella
Legge di bilancio e che ora consente l’ingresso dei cacciatori in città e parchi, ha segnato l’avvio del
più grande attacco mai sferrato dalle istituzioni contro gli animali selvatici. Da quel momento, infatti,
è cominciata l’inesorabile, chirurgica demolizione, a esclusivo beneficio dei cacciatori, dei pur limitati
principi di tutela della fauna selvatica contenuti nella Legge 157/92. A causa anche dell’arbitrario
utilizzo, da parte della maggioranza parlamentare, delle procedure di conversione dei Decreti Legge
su temi che nulla hanno a che fare con la caccia, è stato aggirato il divieto europeo di utilizzo delle
munizioni al piombo nelle zone umide, mentre è stato disposto che i TAR non possono più
sospendere i calendari venatori, anche quando questi violano palesemente il dettato delle norme
europee che dovrebbero scongiurare il rischio di estinzione delle specie cacciabili. Mentre i prossimi
passi già annunciati comprendono la diminuzione della protezione di orsi e lupi con proposte di legge
già all’esame delle Commissioni parlamentari e poi proposte di Legge per demolire del tutto gli ultimi
avamposti di protezione, il porto d’armi per i sedicenni e l’estromissione di ISPRA dalle valutazioni di
carattere scientifico sui calendari venatori e altri atti che contemplano la possibilità di uccidere animali
selvatici.
Mentre la diffusione della Peste Suina Africana è stata utilizzata come pretesto per decretare
l’uccisione di più di 600 mila cinghiali l’anno, quando anche la stessa EFSA – Autorità Europea per la
Sicurezza Alimentare – individua nell’uomo e nei cacciatori in particolare, il principale vettore della
patologia all’interno degli allevamenti suinicoli. Una vera e propria mattanza, quindi, che farà felici
soprattutto le squadre di cacciatori-cinghialai, mentre la PSA continua ad espandersi indisturbata in
tutto il Paese.
Contro questo attacco agli animali selvatici, la LAV ha lanciato una mobilitazione nazionale per
chiedere l'intervento del Presidente della Repubblica, come massimo Garante della Costituzione,
per far sì che venga rispettata la tutela della biodiversità e degli animali, che con la protezione
dell'ambiente e degli ecosistemi sono diventati da quasi due anni principi fondamentali della
Repubblica, con un voto a stragrande maggioranza del Parlamento. Principi però calpestati dalle
norme approvate in questo ultimo anno.
“E’ inaccettabile il mancato rispetto di un principio fondamentale inserito da meno di due anni nella
nostra Costituzione, ma che oggi è già carta straccia – afferma Massimo Vitturi, responsabile LAV,
Animali Selvatici – la tutela della biodiversità e degli animali, esercitata nell’interesse della comunità
internazionale, è infatti quotidianamente calpestata dalla politica nazionale per soddisfare gli
interessi della lobby venatoria, una risicata minoranza di cittadini che ha una sola prospettiva:
uccidere ogni giorno quanti più animali possibile.”
È per questo motivo che le sedi e gli attivisti della LAV scenderanno in piazza in tutta Italia nel fine
settimana del 25-26 novembre. A Lucca, in Via Beccheria, organizzati dalla sede locale, i cittadini
potranno sottoscrivere una cartolina che sarà recapitata al Quirinale per chiedere al Presidente
Mattarella un suo coinvolgimento attivo per il rispetto dell’articolo 9 della Costituzione.
“Non possiamo tollerare l’aggressione quotidiana nei confronti degli animali selvatici, utilizzati
come strumento di consenso politico da parlamentari disposti a passare sopra la vita di milioni di
animali e sopra l’interesse nazionale alla tutela della biodiversità pur di raggranellare qualche
consenso, la nostra mobilitazione è la risposta di civiltà della maggioranza dei cittadini contro
l’oscurantismo fatto di sangue e sofferenza imposto dal Parlamento – conclude Chiara Testi
Responsabile della Lav di Lucca.”
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