Giorgio A.Lazzarini - Amministratore Unico del Teatro del Giglio di Lucca
 
   
 
  
   Ieri sera ho ritenuto di seguire i lavori del Consiglio Comunale in 
streaming anziché presenziare alla seduta e non certo per mancanza di 
rispetto per l’Organo Istituzionale come ipotizzato dal Consigliere 
Bianucci, dato che chi mi conosce sa che considero “sacre” le 
istituzioni democratiche, compreso lo stesso Teatro del Giglio, 
istituzioni rappresentative dei cittadini e al servizio di questi.
  
 
  
    
  
 
  
   Se non ho partecipato è stato semplicemente perché, immaginando le 
critiche pretestuose dell’opposizione (puntualmente arrivate), ho 
ritenuto che la mia presenza avrebbe potuto inasprire ulteriormente il 
dibattito, per altro molto pacato e puntuale da parte della maggioranza,
 dell’Assessore Mia Pisano e dello stesso Sindaco.
  
 
  
    
  
 
  
   Ma visto che quanto riferito nella sala consiliare dai banchi 
dell’opposizione non ha reso forse pieno conto del mio intervento in 
sede di Commissione Consiliare congiunta Bilancio-Partecipate, ritengo 
opportuno chiarire lo spirito delle mie parole che, purtroppo, sono 
state travisate ed estrapolate in maniera polemica; intervento questo di
 oggi reso anche a beneficio della stessa opposizione che ha chiesto 
chiarimenti.
  
 
  
    
  
 
  
   Ebbene, chi ha seguito le mie dichiarazioni pubbliche in questi mesi 
ha sempre potuto sentire in maniera incondizionata e sincera i 
ringraziamenti che ho indirizzato, sempre insieme al Sindaco Pardini, al
 personale del Teatro del Giglio. Il personale del Giglio sa quanto io 
stimi il loro operato e sa quanto io sia presente al loro fianco tutti i
 giorni, affrontando e risolvendo insieme problemi e organizzando 
insieme a loro e al Direttore Generale la vita del Teatro.
  
 
  
    
  
 
  
   Come tutti hanno visto il Teatro ha innestato molte marce in più 
rispetto al decennio precedente. Abbiamo intensificato l’attività sia a 
livello quantitativo che qualitativo raggiungendo livelli estremamente 
elevati, convinti che il Giglio rappresenti la massima istituzione 
culturale della città e che di questo ruolo occorra sempre tenere conto.
 Ricordo che quest’anno gli abbonamenti sono cresciuti del trenta per 
cento rispetto alla stagione precedente, oltre ai ripetuti sold-out e 
che il nome del Teatro del Giglio ha ripreso a circolare nei circuiti 
nazionali e internazionali.
  
 
  
    
  
 
  
   Il personale, che ancora una volta ringrazio di cuore, è stato 
estremamente professionale ed estremamente dedito all’organizzazione di 
tutte le importanti attività che abbiamo posto in essere, che sono state
 veramente tante e di prestigio. Chi avesse letto bene le mie 
dichiarazioni si sarebbe reso conto che il discorso - come per altro 
hanno ben sottolineato i Consiglieri Cecchini e Fagnani - era rivolto a 
talune criticità cui, e lo ricordo al Consigliere Bianucci, aveva 
cercato di porre mano la precedente Amministrazione per altro in maniera
 sbagliata. Vogliamo forse ricordare, come ho detto in Commissione, che 
la Giunta Tambellini per tentare di ridurre il costo del personale in 
maniera sommaria, trasferì ad altre partecipate alcune figure 
estremamente professionali precedentemente impiegate presso il Teatro, 
mortificando il Teatro stesso? Oppure che furono concessi tantissimi 
part-time che, come si sa, non sempre assicurano la migliore allocazione
 delle risorse umane? In commissione ho detto che fu un errore, perché 
il Teatro, soprattutto per le sfide molto ambiziose che intendiamo 
perseguire, ha bisogno sempre più di puntare sulla programmazione a 
medio (almeno a due anni). Il sistema di reclutamento del personale 
degli uffici su cui mai è stata fatta una approfondita riflessione nei 
dieci anni passati potrebbe almeno in parte essere ripensato. Tutto 
questo in una prospettiva della ulteriore crescita dell’attività.
  
 
  
    
  
 
  
   Non mi sembra che vi siano critiche al personale che credo sia 
orgoglioso del risveglio del loro Teatro e del rispetto che ha 
finalmente ha riacquisito in città dopo tanti anni. Non credo che vi 
siano contraddizioni nel voler rilevare alcuni punti su cui riflettere: 
promuovere all’interno del Teatro la cultura della programmazione a 
medio termine non è assolutamente in contraddizione con la estrema 
professionalità del personale nell’organizzazione di eventi e 
spettacoli. Anche i principi contabili e la normativa si stanno sempre 
più orientando verso il forecasting. Casomai la riflessione 
apre nuovi scenari di cui il personale stesso per primo potrebbe 
giovarsi, ripeto, per le sfide produttive che il Teatro sarà chiamato a 
svolgere sempre di più. Il Giglio ha realizzato con estrema efficienza 
gli spettacoli che il Comitato per le Celebrazioni Pucciniane presieduto
 dal Maestro Veronesi ci ha chiesto di realizzare e di cui siamo 
orgogliosi. In linea con l’Amministrazione Comunale, con il Direttore 
Generale Fulvio Spatarella e il Direttore Artistico Cataldo Russo stiamo
 programmando tutta una serie di iniziative di sempre maggior rilievo 
che vedranno collaborazioni con i principali teatri italiani e sempre 
una maggiore internazionalizzazione. Ho parlato della necessità di 
varare corsi di formazione per creare nuove professionalità di 
palcoscenico (cosa per altro che ci hanno richiesto gli stessi 
bravissimi attuali dipendenti) e corsi di aggiornamento.
  
 
  
    
  
 
  
   Ho detto è vero che è un errore che la principale Fondazione di Lucca
 consideri il Teatro, ripeto principale istituzione culturale cittadina,
 alla stregua delle associazioni culturali pure attive e vivaci, 
assegnando un contributo ordinario non incisivo, come invece avviene in 
altre città, ma l’ho anche ringraziata per aver stanziato una importante
 somma destinata al rifacimento della bellissima facciata del Teatro.
  
 
  
    
  
 
  
   Insomma critiche che avrebbero dovuto leggersi nella loro positività 
sono state mal interpretate o peggio prese a pretesto per alzare inutili
 polveroni proprio da parte di chi ha mortificato e depotenziato il 
teatro durante il decennio trascorso.
  
 
  
    
  
 
  
   Credo che i cittadini e lo stesso personale del Giglio siano oggi più
 orgogliosi del Teatro e quindi della valorizzazione che ha avuto il 
loro lavoro, riconosciuto da tutti e da ultimo dagli stessi Wiener 
Philharmoniker. Tutto ciò lo sarà sempre di più nei prossimi anni.
  
 
  
    
  
 
  
   Invito quindi tutti a pensare in termini positivi.
  
 
  
    
  
 
  
   Giorgio A.Lazzarini
  
 
  
   Amministratore Unico 
  
 
  
   Teatro del Giglio di Lucca