CENTROSINISTRA PREOCCUPATO PER LUCCA. DESTRA GIOCA A POKER CON LA CITTA’

. DOPO OGNI FALLIMENTO (PUCCINIANO, CAPITALE DELLA CULTURA E PIANO OPERATIVO) RILANCIA CON ANNUNCI A EFFETTO. AZZERATO L’AVANZO DI BILANCIO

A fare un bilancio del 2022 furono i gruppi consiliari, oggi sono direttamente le forze politiche del centrosinistra. A intervenire sono il Partito Democratico (Roberto Guidotti), Sinistra Con (Maurizio Franceschi), Lucca Futura (Gabriele Olivati), Lucca è un Grande Noi (Domenico Raimondi), Lucca Civica (Giovanni Lemucchi), Partito Socialista Italiano (Rossano Lenci) Lucca è Popolare (Marco Barsella), Volt (Giuseppe Fusco), Europa Verde - Verdi (Glenda Lugano).

Il centrosinistra ha sempre lavorato per un’amministrazione sostenibile capace di guardare alla città: l’attuale maggioranza invece ha praticamente azzerato l’avanzo di bilancio in un solo anno e mezzo, è completamente schiacciata a destra e già rinchiusa in sé stessa, e punta solo su eventi e annunci effimeri.

Il numero di fallimenti collezionati è impressionante: l’approvazione del piano operativo, annunciato per la fine del 2023, è su un binario morto, bloccando l’attività di tantissimi professionisti. Oltre 1000 osservazioni fatte da cittadini, partiti e associazioni restano senza risposta e che rischiano di subire un’analisi superficiale se il piano dovesse essere approvato in fretta e furia.

Lucca è stata esclusa dalle 10 finaliste per l’attribuzione di capitale italiana della cultura e a oggi la cittadinanza non conosce i contenuti del dossier presentato. L’organizzazione dell’anniversario pucciniano è un tragico flop: ad oggi non c’è alcun programma delle celebrazioni che sarebbe indispensabile per una seria programmazione culturale, turistica e promozionale; il comitato promotore non riesce a produrre i risultati necessari con il rischio di sprecare le ingenti risorse ottenute dal Ministero (oltre 9 milioni di euro), nessun evento di rilevanza internazionale è stato realizzato. I pochi eventi messi in piedi hanno ottenuto la ribalta nazionale solo per le polemiche e le carnevalate del maestro Veronesi, che si è addirittura spinto nel proporre l’intitolazione di una strada a Puccini, senza nemmeno sapere che al Maestro è intitolato uno degli assi stradali principali di ingresso alla città.

Difficilmente si può immaginare un peggioramento dell’immagine della città in così poco tempo: pensiamo all’accorpamento della Giornata della Memoria con il Giorno del Ricordo, alla bocciatura dell’intitolazione di una strada a Sandro Pertini, e a un’assessora alla Cultura che elogia Mussolini sui social.

Anche sulle politiche ambientali l’amministrazione si caratterizza per un vuoto totale: Lucca ha una qualità dell’aria tra le peggiori in Europa, ma gli unici interventi che hanno caratterizzato l’amministrazione Pardini sono in negativo, come la distruzione del progetto dei corridoi ecologici sugli spalti delle Mura, e la capitozzatura insensata dei lecci a Villa Bottini.

A coronare questa prospettiva, piuttosto tetra, è la grande opera annunciata nei giorni scorsi: il parcheggio interrato fuori porta Santa Maria, ovvero la certificazione di quanto sia limitata la visione dell'amministrazione Pardini sullo sviluppo della città.

Molti liberi cittadini sono contrari a un progetto ottuso che aggiunge un ulteriore parcheggio a quelli già presenti intorno alle Mura urbane e sottoutilizzati. All'amministrazione Pardini serviva un "cavallo di battaglia", un'opera per identificare questa giunta che da un anno e mezzo porta avanti progetti pensati e finanziati durante l'amministrazione precedente.

Un parcheggio che aggiungerà un numero limitato di nuovi posti, ma dal costo esorbitante di 25 milioni di euro. Cifra per la quale sarà contratto un mutuo che, contando anche gli interessi, inchioderà i conti comunali per decenni: un finanziamento a un tasso ipotetico del 5% annuo, 44 milioni, cioè oltre 100000 euro a posto macchina (400), quasi 150000 euro a posto macchina se si considerano solo quelli aggiuntivi rispetto agli attuali (300).

La conseguenza sarà che il bilancio del Comune di Lucca non potrà fare affidamento per molti anni sui ricavi di Metro srl, società totalmente partecipata dal Comune, che dovranno andare a ripianare il debito contratto. Questo significa un prossimo taglio ai servizi per i cittadini lucchesi.

Un parcheggio che, per ripagarsi, probabilmente necessiterà di prezzi orari elevati e un costante numero di posti occupati, quando a pochi minuti a piedi si possono facilmente trovare stalli di parcheggio gratuiti.

Siamo dunque contrari a un progetto tanto miope, che non ha certo l'obiettivo di ridurre l'uso dei mezzi privati, che comporterà costose e complicate opere ingegneristiche per contenere la falda acquifera che affiora ogni volta che a Lucca viene effettuato un minimo scavo e che costerà milioni di euro dei cittadini lucchesi, i quali in cambio si ritroveranno anni di servizi pubblici ridotti o cancellati.

Si prosegua piuttosto l'iter per realizzare di fianco alla stazione ferroviaria il terminal bus con parcheggio scambiatore. Un progetto utile a tutta la piana di Lucca che consentirebbe di realizzare un parcheggio in superficie o sopraelevato, dove lasciare la propria vettura e usufruire poi dei mezzi pubblici locali e sovralocali. Sarebbe una soluzione di buon senso perché già in avanzata fase di progettazione e con un costo molto inferiore rispetto a quello preventivato del parcheggio interrato.

In questo anno le famiglie lucchesi si sono viste aumentare la sosta in Borgo Giannotti nelle ore serali, la tassa dei rifiuti e, dopo esser state lasciate nell’incertezza per settimane, si sono viste ridurre i voucher per i centri estivi dei loro figli, e guardano con preoccupazione alla situazione incerta dei luoghi di cura delle RSA di Lucca.

Nella nostra città gli immobili sono sempre più cari e gli affitti alle stelle come dimostrato tutte le ricerche nazionali, e intanto si annuncia per il 2024 l’entrata in vigore della tassa comunale sui passi carrabili che colpirà famiglie e imprese.

Nonostante i continui annunci da parte di chi prometteva di avere le soluzioni in tasca, il futuro della Manifattura sud è sospeso per mancanza di idee e proposte realizzabili, la grata del Caffè di Simo è abbassata, la piscina comunale non è a disposizione dei cittadini, i tir continuano a intasare la circonvallazione, le vie e le piazze del centro storico sono in balia di auto parcheggiate in ogni dove. Si aggiunge a questo un Piano Triennale costruito su chiacchiere chiamate “altri mezzi” che in tantissimi casi non hanno copertura finanziaria.

In compenso è sempre più chiara l’idea di città che l’amministrazione Pardini vuole portare avanti: una città pensata solo su misura di chi desidera che il comune gli organizzi il tempo libero, e non per chi ha bisogno dei servizi, che sono largamente ignorati.

Le forze politiche del centrosinistra, per reagire, puntano a un sempre maggiore contatto con il territorio, dandosi l’obiettivo, per il 2024, di organizzare sempre più incontri con la cittadinanza, e fare politica sui temi strategici per Lucca.

Grazie alle consigliere e ai consiglieri del centrosinistra che hanno convocato un Consiglio Straordinario nel giugno 2023, è cominciato il lavoro per il mantenimento dell’acqua pubblica alla preservazione di GEAL da forme di privatizzazione. Sarà in grado il Sindaco di difendere Geal e l’acqua di Lucca?

In questi ultimi giorni dell’anno la giunta Pardini, non potendo fare un resoconto delle cose fatte nel 2023, prosegue nel fare annunci nel tentativo di far dimenticare i flop e le delusioni collezionate in questi mesi. Non servono specchietti per le allodole per nascondere le figuracce nazionali o la mala gestione, servono migliorie ai servizi ai cittadini, politiche giovanili, familiari culturali, sociali.

Quando pensano di cominciare?


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