Lo chiede Mario Puppa, consigliere regionale Pd, con un’interrogazione al presidente Giani.
La “Via Vandelli” e le sue grandi potenzialità di sviluppo turistico sono sul tavolo del presidente della Regione. E’ stato Mario Puppa, consigliere regionale del Pd, a porre la questione, presentando un’interrogazione con lo scopo di “sapere se intenda valutare la situazione in atto e porre in essere, anche di concerto con la Regione Emilia Romagna in un’ottica di interesse interregionale , tutte le iniziative necessarie a rafforzare la conoscenza, la fruibilità e la percorribilità del percorso escursionistico denominato “Via Vandelli”, anche in un’ottica di valorizzazione culturale ed economica, oltreché di coesione sociale di quelle aree interne che, sebbene inserite in contesti ambientali e paesaggistici di notevole pregio, non sempre riescono ad intercettare i flussi turistici”.
«Parliamo di una storia antica – spiega Puppa – Nel corso degli anni la Via Vandelli è stata recuperata come percorso escursionistico che transita quasi esclusivamente sui sentieri, per una lunghezza di 171 chilometri da Modena a Massa e di 152 chilometri nella variante da Sassuolo, attraverso la pianura, le colline, le montagne del Frignano, il crinale Tosco-Emiliano, la valle della Garfagnana, le Alpi Apuane e la riviera massese. Un percorso che attraversa due regioni e, per quanto riguarda il territorio della Toscana, in provincia di Lucca, attraversa San Pellegrino in Alpe, con i comuni di Castiglione di Garfagnana, Pieve Fosciana, Castelnuovo di Garfagnana, San Romano in Garfagnana, Camporgiano, Careggine e Vagli Sotto, per raggiungere la Provincia di Massa Carrara con il passaggio dal passo della Tambura a Marina di Massa.
La “Via Vandelli” sul versante emiliano da tempo risulta oggetto di una serie di iniziative messe in atto da pubbliche amministrazioni e volte alla valorizzazione del percorso, a cominciare dall’installazione di una efficace cartellonistica rivolta agli escursionisti, supporto molto meno diffuso nel nostro territorio. Anche per questi motivi ritengo che sarebbe utile e importante raccordarsi con la Regione e i Comuni emiliani per iniziative di valorizzazione e fruibilità di un percorso escursionistico che per il suo grande pregio ambientale e paesaggistico merita di essere conosciuto e frequentato dai turisti. Sono certo – conclude Puppa – che questi temi incontreranno positivamente la sensibilità della giunta regionale e, in particolare, dell’assessore al turismo Marras che sta facendo un buon lavoro sui “cammini toscani”».