FDI “ Un piano strutturale intercomunale tutto da rifare : azzeriamo tutto, passiamo le elezioni di Capannori e cominciamo un percorso condiviso e partecipato. Altrimenti ci sarà la conferma dei nostri sospetti”.
Mentre a Castelfranco di Sotto e Santa Croce hanno varato un calendario di incontri preliminari con la cittadinanza per presentare il piano strutturale intercomunale prima della sua adozione, nella Piana di Lucca continua il regime del silenzio e del segreto per quello che i consigli comunali hanno adottato il 28 dicembre scorso.
“Una operazione che, duole dirlo, è tutta interna al Pd che ha scientemente tenuto tutti all’oscuro, salvando le apparenze e apportando unilateralmente le modifiche agli strumenti urbanistici- ha iniziato il consigliere regionale di FDI Vittorio Fantozzi- che cambiano le regole di utilizzo del territorio per i prossimi 15 anni e condizioneranno la vita di tutti. Noi faremo tutti i passaggi necessari, ma resta l’amarezza di una procedura che non ha assolutamente tenuto conto di cittadini e attività produttive, come potrebbe succedere nei più biechi regimi totalitari”.
Matteo Petrini, capogruppo comunale di FDI di Capannori , ha posto l’accento sulla tempistica :” Certamente, se mettiamo insieme la segretezza della procedura e la sua adozione a 5 mesi dalle elezioni capannoresi, mantenendo aperta la porta delle osservazioni, che potrebbero diventare un potentissimo strumento di campagna elettorale, c’è veramente da preoccuparsi e da pensare a una manovra studiata a tavolino”.
Molte perplessità anche da parte di Valerio Biagini, capogruppo comunale di Altopascio di Fratelli d’Italia :” Ricordo che una situazione analoga a Altopascio, tanto criticata dagli attuali amministratori che non perdono occasione per fare scivoloni politico-amministrativi, vide con Marchetti sindaco la realizzazione di ben 13 incontri preliminari. Stavolta nessuno sa niente, mi piacerebbe sapere con quale cognizione hanno votato a favore dell’adozione i consiglieri di maggioranza. Da una prima analisi, oltretutto, ci sono molte incongruenze, che intendo approfondire”.
A concludere gli interventi il presidente provinciale di Fratelli d’Italia e consigliere comunale di Porcari Riccardo Giannoni “ Per Porcari questo strumento urbanistico blocca lo sviluppo di un settore industriale che da solo vale il 2% del Pil toscano. Anche per noi oscurità sui vari passaggi e metodo democratico e partecipativo mai applicato. Come Fratelli d’Italia daremo il via a tutte le iniziative possibili per stoppare una operazione molto opaca, azzerarla in autotutela da parte delle amministrazioni comunali e cominciare un percorso davvero serio e partecipato, non nelle segrete stanze, ma in piazza e in trasparenza, come la democrazia tanto invocata dalla sinistra avrebbe già imposto”.