DON FIORE MENGUZZO E LE VITTIME DI MULINA RECLAMANO LA DOVEROSA ATTENZIONE NELL'ANNO DELL'80° ANNIVERSARIO DELLA LORO MORTE.
Stazzema_
Il 9 febbraio scorso il consiglio comunale di Stazzema ha approvato il
bilancio di previsione 2024-2026 dell'Istituzione Parco nazionale della
Pace (Del. n. 4 del 09.02.2024). consiglieri di minoranza Guidi,
Vangelisti e Boccoli si sono astenuti. Consultando il Piano delle
attività 2024-2026 trova conferma la volontà di non prevedere nulla di
specifico per la valorizzazione della memoria dei Martiri di Mulina, una
costante che non desta più nessuno stupore ma è offensiva per la
memoria che si afferma di salvaguardare e valorizzare. In quanto al
Piano delle attività 2024-2026 voglio effettuare alcune osservazioni
che ritengo pregnanti.
1)
Dal 2014 è iniziato il deterioramento della memoria degli accadimenti
bellici avvenuti a Mulina nel luglio e agosto 1944. Fatti recuperati nel
1991 e riconsegnati alla storia e alla memoria dopo 47 anni di
silenzio. Fa rabbia che neppure un euro, a fronte delle diverse
centinaia di migliaia di euro che ogni anno sono destinati al
funzionamento del Parco nazionale della Pace, alla valorizzazione
dell'eccidio di Sant'Anna e a propalare i valori della Resistenza, sia
stato destinato a favore del luogo in cui operò la Medaglia d'Oro Don
Fiore Menguzzo, figura che aderì alla lotta partigiana il 10 luglio 1944
dopo circa poco più di un mese che era ritornato a svolgere il suo
ministero nella parrocchia di San Rocco di Mulina di Stazzema. Infatti,
chiamato alle armi, 21 aprile del 1943 in Albania con il grado di
Tenente Cappellano. Dopo l'8 settembre 1943 fu internato in Germania e
nel maggio del 1944, a seguito di una malattia ma anche per il probabile
interessamento dell'Arcivescovo di Pisa Mons. Vettori, rientrò dalla
Germania ( presumibilmente nel mese di maggio) presso la sua famiglia
residente a Pisa. Dopo il periodo di convalescenza tornerà a svolgere la
missione pastorale nell'allora cappellania di San Rocco di Mulina. Si
presume che ciò sia avvenuto intorno alla metà di giugno 1944. E certo
invece che celebrò la festa della Madonna delle Misericordie del 1944,
un festa che in passato si teneva la prima domenica di luglio di ogni
anno. La ricorrenza del 1944 cadde nella domenica del 2 luglio. Lo
testimonia un bassorilievo in marmo posto sul muro del campanile e
l'epigrafe che affida il paese di Mulina alla Madonna delle
Misericordie, anche se sul bassorilievo è raffigurata la Madonna della
Stella del Beato Angelico, la cui copia del quadro si trova esposto
sulla parete absidale del Seminario Arcivescovile di Pisa dove si è
formato don Fiore Menguzzo. La festa della Madonna delle Misericordie
del 1944 fu caratterizzata anche dalla somministrazione della Prima
Comunione ai bambini di Mulina. Nel 2019 una signora di Pontedera mi ha
inviato il Santino celebrativo della Prima Comunione del padre e una
testimonianza su quanto il padre le ha raccontato sui fatti accaduti a
Mulina poco più di un mese dopo. Nessuna rassegnazione su quanto accade.
L'ostinazione a non destinare risorse a favore della memoria che si
custodisce nella frazione di Mulina deve cessare!
2)
Alla luce delle dichiarazioni che in questi ultimi anni ha fatto il
presidente della Repubblica Mattarella in merito al crimine contro
l'umanità delle foibe, desta sorpresa invece osservare che la Giornata
del Ricordo (10 febbraio) non sia segnalata come evento nel Piano delle
attività 2024-2026, così come invece avviene per il Giorno della Memoria
(27 gennaio).
3)
Osservo, come punto specifico, che è sparita la proposta che nel
settembre 2020 presentò il Comitato scientifico presieduto dal prof.
Paolo Pezzino per indire un bando finalizzato alla scelta di uno storico
che unitamente al Comitato scientifico si dedicasse a redigere un
riscontro ufficiale sul numero e sulla identità delle vittime della
strage di Sant'Anna. Questo intento pare richiamato nella sezione 2 del
progetto RICOSTRUZIONE VIRTUALE DI SANT’ANNA PROGETTO RICOSTRUZIONE
VIRTUALE SANT’ANNA E MUSEO ACCESSIBILE. Si legge: "Nell’ambito del
progetto sarà promossa una ricerca sulle vittime della strage
ricollocate graficamente nello spazio (Coletti, Piazza della Chiesa…)
con approfondimenti su singoli gesti. Una sezione sarà dedicata alla
medaglie d’oro e al sacrificio del clero".
Don
Fiore aderì alla Resistenza il 10 luglio 1944 e fu ucciso il 12 agosto
1944 per “causa di servizio, così attesta ( aggiunta a penna) un
documento firmato il 6 giugno 1945 dal comandante partigiano Lorenzo
Bandelloni: “detta morte va ritenuta avvenuta in servizio e per causa di
servizio”.
Giusepppe Vezzoni
Gruppo Labaro Martiri di Mulina di Stazzema, addì 14.2.2024
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