Ancora sanzioni (federali) per Claudio Polonia. Ha davvero bisogno di tutto ciò il calcio lucchese?
Ancora sanzioni per Claudio Polonia. E' davvero questo l'esempio per il calcio lucchese?
Continua la saga di Claudio Polonia che - dopo aver dato il cattivo esempio ai giovani con una battaglia legale contro il Comune di Lucca fondata sull'incredibile difesa della violazione delle regole e dell'abusivismo edilizio; dopo aver violato l'ordinanza del Consiglio di Stato e dopo aver minacciato di darsi fuoco prima di essere arrestato per resistenza a pubblico ufficiale - colleziona provvedimenti disciplinari dalla federazione per il mancato rispetto delle regole, un vizio al quale il presidente del Real Academy Lucca sembra particolarmente avvezzo.
In un solo mese sono ben due i provvedimenti incassati da Polonia.
Prima un mese di inibizione per aver fatto partecipare due giocatori, tesserati per il Capezzano, a un evento presso il suo impianto senza il nulla osta della società di proveniente e senza approvazione degli organi federali.
L'ultimo provvedimento risale invece allo scorso fine settimana. Si può leggere nel Comunicato ufficiale della LND Lucca del 21/02/24, dove alla sezione “Provvedimenti disciplinari” relativi alle gare del 18 febbraio viene riportato (come da foto allegata):
“Ammenda di Euro 120,00 REAL ACADEMY LUCCA
Per persona non autorizzata, auto qualificatasi come Presidente della Società Real Academy Lucca, che accedeva indebitamente
all'interno del recinto di gioco, sia nella fase pre partita, che successivamente alla conclusione della stessa ed in tale contesto entrava sul
terreno di gioco tenendo un comportamento gravemente offensivo e reiterato nei confronti del D.G..
INIBIZIONE A SVOLGERE OGNI ATTIVITA' FINO AL 20/ 4/2024
POLONIA CLAUDIO (REAL ACADEMY LUCCA)
A fine gara, pur non essendo presente in lista, ma compiutamente identificato dal D.G., accedeva indebitamente all'interno del recinto di
gioco nella fase pre partita e al termine della stessa entrava sul terreno di gioco tenendo comportamento gravemente offensivo e
reiterato verso il D.G..
Allo stato dispone il non procedersi alla trasmissione degli atti alla Procura Federale stante l'avvenuta identificazione del soggetto da
parte del D.G.”
Insomma, la credibilità di Claudio Polonia e del suo tentativo di passare da vittima con l’amministrazione comunale e da agnello contro il quale sono state commesse ingiustizie, si scontra con tutta evidenza con la realtà, e tutti i nodi prima o poi stanno venendo al pettine.
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