Un'altra leggenda del calcio è pronta a ricevere la sfinge d'oro:
Franco Causio. Soprannominato per il suo stile raffinato di gioco e
comportamento fuori campo il "Barone" , è considerato una fra le più
forti ali destre del calcio, ma aveva piedi buoni per
piazzare bene il pallone anche da centrocampista. I suoi dribbling
creavano sgomento e scompiglio alle difese avversarie. Dopo l'esordio
nel calcio professionistico con il Lecce, la squadra della sua città di
origine, nel 1966 venne ingaggiato dalla Juventus
divenendone una bandiera e vincendo 6 scudetti, una Coppa Uefa ed una
Coppa Italia. Coniugava classe a mezzi atletici invidiabili. Nella
stagione 1971-72, una delle sue più grandi partite in carriera nel derby
d'Italia quando segnò una tripletta all'Inter
che spianò la strada ai bianconeri verso il 14.o scudetto. Colonna
anche della nazionale italiana, partecipò ai mondiali di Germania 1974 e
di Argentina 1978, quando l'Italia giunse quarta battuta nella finalina
per il terzo e quarto posto dal Brasile 2-1
ma fu proprio Causio ad aprire le marcature. Campione del mondo con gli
azzurri ai mondiali di Spagna 1982, anche se, in questa occasione
disputò poche partite. Sul finale di carriera giocò una stagione
nell'Inter e chiuse con il calcio a 39 anni nella Triestina,
allenato da Enzo Ferrari, in serie B dal 1986 al 1988. In nazionale
vanta 63 presenze e sei gol.
I soci onorari del Premio Fedeltà allo Sport hanno con insistenza fatto
il suo nome per vederlo ricevere quella sfinge consegnata in passato a
tanti altri calciatori ed allenatori del calcio quali:
Mazzola, Paolo Rossi, Filippo Galli, Riccardo Ferri, Giovanni Galli,
Cabrini, Bulgarelli, Albertosi, Burgnich, Francini, Colombo, Fossati,
Danova, Francesco Morini, Benetti, Pulici, Zaccarelli, Graziani, Hamrin,
Chiappella, Prini, Claudio Sala, Pagliuca, Suarez,
Corso, Bellugi, Lodetti, Sormani, Prati, Altobelli, Antognoni,
Boninsegna, Furino, Costacurta, Tacconi, Altafini, Pagliuca, Agroppi,
Giovanni Toschi, Brio, Igli Vannucchi, Evani, Frey, Gilardino, Zanoni,
Oscar Damiani, Pruzzo, Chiarugi, Merlo ed un'altra miriade
di campioni che hanno lasciato un segno nel cuore degli sportivi. Per
il calcio la sfinge d'oro coniata da Giampaolo Bianchi è stata
consegnata anche ad allenatori di grande fama internazionale come Arrigo
Sacchi, Marcello Lippi, Cesare Prandelli, Alberto
Malesani, Renzo Ulivieri, Corrado Orrico, Eugenio Fascetti, Bruno
Bolchi, Pippo Marchioro, Ferruccio Valcareggi Albertino Bigon e Gigi
Simoni, quest'ultimo ospite in diverse edizioni ed alla alla cui memoria
ogni anno viene consegnata una targa ad un altro
personaggio, ma l'elenco è molto più numeroso se consideriamo tutti
coloro che hanno indossato la maglia della Lucchese fra i quali Gigi
Rosellini , Tony Carruezzo, Roberto Paci, Mario Donatelli, Bruno Russo
ed il leggendario portiere ai tempi della serie
A Aldo Olivieri. I colori rossoneri della Lucchese vantano anche fra i
premiati gli ex presidenti Romeo Anconetani, Egiziano Maestrelli, Aldo
Grassi e Aldo Biagini, anche per quest'ultimo ogni anno viene consegnato
un premio alla sua memoria. Tra i grandi
presidenti del calcio due anni fa al Country Club venne a ricevere la
sfinge il proprietario e presidente dell'Empoli Fabrizio Corsi.
LE SFINGI 2024
La 25.a edizione del Premio si preannuncia di grande risonanza per i
grandi campioni che hanno già confermato la loro partecipazione
all'Hotel Country Club di Gragnano: dalla 16 volte campionessa del mondo
(junior e senior), la regina di pattinaggio artistico
a rotelle Rebecca Tarlazzi, alla campionessa del mondo di Berlino 2002
di volley Simona Rinieri, ad uno fra i più grandi ciclisti del mondo di
tutti i tempi Vincenzo Nibali, a Franco Causio. Ma il cast sarà molto
più numeroso con altri personaggi che il 3
giugno si uniranno per ricevere un Premio consegnato in passato ai più
grandi atleti di tutti i tempi ed ormai conosciuto anche fra le
istituzioni per la premiazione lo scorso anno anche del presidente del
Coni nazionale Giovanni Malagò. L'amministrazione
comunale di Capannori ha confermato la presenza del Sindaco Luca
Menesini e degli assessori Lucia Micheli e Serena Frediani. Ci saranno
anche il presidente del Coni della Toscana Simone Cardullo ed il
delegato provinciale Stefano Pellacani. Per il ciclismo
è immancabile la presenza del dirigente sportivo lucchese più
vittorioso di tutti i tempi grazie alle sue squadre professionistiche
Ivano Fanini, come quella del presidente onorario Stefano Gori, altro
commensale nel corso della cena al tavolo del socio onorario
Umberto Stefani. In rappresentanza della stampa lucchese le migliori
testate saranno rappresentate da alcuni loro inviati. Capannori si
appresta a rivivere un'altra grande serata con la partecipazione di
coloro che hanno fatto la storia dello sport.
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