Tutti sul carro
Tutti sul carro. Via allo sport nazionale per eccellenza. Più scontati dell'arrivo dei panettoni a Natale e delle colombe a Pasqua. Anche quelli di Azione scelgono Giordano Del Chiaro per Capannori perchè "convinti dalla sua esperienza amministrativa" di 10 anni.
Esperienza molto singolare se dopo 10 anni da assessore a mobilità, urbanistica e ambiente a due mesi dalle elezioni il Del Chiaro fa proposte strabilianti come "due giorni di chiusura del Viale Europa a Marlia e altri due della circonvallazione di Lucca".
Rivolgendosi a Lucca dopo che Capannori l'ha ignorata impostando tutto un Piano Strutturale Intercomunale con i Comuni di Capannori, Altopascio, Porcari, Villa Basilica. Non sembra tanto (del) Chiaro.
Come non è chiara la proposta dell'Università dei Mestieri che a prima vista chiarisce una sola cosa: visto anche lo smantellamento (letterale nel senso di edifici sgarrupati, cadenti o abbandonati) progressivo di scuola e università pubbliche esistono giovani di serie A per i quali ci sono le varie IMT, con le loro linde aule e campus, e giovani di serie B per i quali ci sono i container e se gli va bene i lavoretti da fare per chi si può permettere le IMT. Auguri o emigrazione a tutti.
Ma come sempre questi sono dettagli. L'importante è rimettere insieme l'allegra brigata e fare l'ennesima campagna elettorale all'insegna della lotta al fascismo per spuntare delle poltroncine. Sono 30 anni che funziona. Fai politiche di destra poi alle elezioni gridi al fascismo che arriva. E infatti in un lampo color che si eran così aspramente divisi si ritrovano tutti insieme: PD (un partito con un segretario bocciato dagli iscritti e eletto dai non iscritti), Sinistra con Marcucci (un ossimoro), Baccini e renziani ex PD amici di Bin Salman che votano con la Meloni a ogni giro ma corteggiano il PD, Remaschi che fece da penitente il giro dei circoli PD dopo equivoca telefonata pro Santini poi uscì dal PD e ora lo appoggia, Baronti e i rossoverdi anti assi viari che stanno con chi sostiene gli assi viari e cercò di sfasciare la Costituzione con un incredibile referendum-plebiscito manovrato dal premier populista che vinse con la mancetta degli 80 euro e che infatti ora vota per il premierato.
"Siamo di nuovo chiamati a fare una battaglia insieme, quella contro la marea nera che rischia di avanzare in Europa, per questo, davvero, non servono veti” disse stentoreo il Vate Marcucci, dal '92 in Parlamento e conflitto d'interessi vivente, dal palco della Leopolda. Anche lui, come gran parte dei componenti di tutta la marea di sigle e siglette "civiche", uscito dal PD per governare col PD.
Naturalmente mai che ci si chieda come ha fatto la "marea nera" a crescere e dilagare. Bisognerebbe che Marcucci, Renzi, Remaschi e l'allegra brigata chiedessero a loro stessi conto di Pacchetto Treu, Jobs Act, voucher, Buona scuola, privatizzazioni a go-go, demenziale referendum costituzionale, demenziale riforma delle Province lasciata nel limbo, smantellamento di welfare, sanità, istruzione, ospedali in project financing, riforma del Titolo V con annessa autonomia differenziata, mancata legge sul conflitto d'interessi, mancata riforma della Bossi-Fini, patti con la Libia per aprire lager e sostenere aguzzini a tempo pieno ecc.. ecc...
Una cosa inaudita. Bisognerebbe mettersi in discussione dalle radici , ammettere di essere riusciti a resuscitare il fascismo e udite udite cambiare. E per questi personaggi non è nell'ordine naturale delle cose che ciò avvenga. Perché si sa l'importante è essere convinti della propria esperienza amministrativa. E saltare sul carro.
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