Putin

Putin ed i suoi collaboratori hanno ragionato in modo approfondito sulla caduta dell'Unione Sovietica che per loro (come da Putin dichiarato) è stata la più grande tragedia del XX secolo. Si sono chiesti: perché l'Unione Sovietica è caduta? La risposta è che essa è caduta per motivi economici. Quindi la prima preoccupazione di Putin è stata come evitare che la cosa si ripetesse. Vista l'arretratezza della Russia, la sua scarsa capacità lavorativa ed imprenditoriale, il crollo demografico impressionante, Putin e soci hanno capito che la Russia può e potrà in futuro reggersi solo sull'immensa ricchezza di materie prime che caratterizza il suo territorio. Quindi hanno costituito un impero energetico in mano a pochissime persone e controllato da Putin stesso. L'osservazione, che certo i russi hanno fatto, ha permesso loro di ragionare bene sul fatto che gli europei, ovvero le nazioni confinanti e vincenti nella guerra fredda le risorse energetiche non le hanno. Hanno la capacità di lavorare e l'imprenditoria, hanno la tecnologia e non a caso hanno attratto nella UE le nazioni già vassalle dell'Unione Sovietica (dal Baltico alla Romania), le quali non vorrebbero mai e per nessun motivo ritornare nell'orbita moscovita. Ma le risorse energetiche fossili gli europei non le hanno. Gli europei, con un errore strategico di cui hanno gravi responsabilità gli USA ed in particolare Obama e Trump, si sono oggi legati mani e piedi alla Russia. Questo lo stanno pagando e lo pagheranno. A meno che l'Ucraina non riesca a fare il miracolo. Intendiamoci, il solo fatto che l'Ucraina esista ancora configura un miracolo politico militare epocale. Ma potranno resistere all'inverno? Lo vedremo, ma resisteranno solo se li riempiremo di armi. In caso contrario la Russia si ripresenterà ai confini dell'Europa centrale e dalla Russia saremo dipendenti. A noi europei la scelta.
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