Piano strutturale intercomunale, le obiezioni di tecnici e politici

Il Collegio dei Geometri della Provincia di Lucca ha partecipato all’incontro pubblico organizzato da Capannori Cambia con il candidato sindaco Paolo Rontani


Annientamento delle opportunità di crescita del comparto produttivo e industriale di Capannori con il rischio di ulteriori delocalizzazioni e pesanti ricadute sull'occupazione e sull'economia. Riduzione delle possibilità di edificazione nelle aree già urbanizzate con la penalizzazione dei proprietari che hanno pagato l'Imu. Limitazione dell'attività edilizia con un meccanismo di applicazione del principio di perequazione territoriale con troppe incognite. E soprattutto assenza di condivisione con i cittadini e le forze attive del territorio, inclusi quei professionisti, come i geometri, che operano tutti i giorni sul territorio. "Rischiamo di piombare nello squallore", ha tuonato Paolo Rontani, candidato sindaco di Capannori Cambia, puntando l'indice contro il Piano strutturale intercomunale di Capannori, Altopascio, Porcari e Villa Basilica.

All'incontro pubblico organizzato nella sede di Capannori Cambia a Lunata per spiegare ai cittadini le conseguenze reali del Piano strutturale, hanno partecipato anche numerosi esponenti del Collegio dei Geometri della Provincia di Lucca, come Giovanni Orsolini, Pellegrino Carmignani e Maurilio Mungai.

A loro dire, "la partecipazione degli ordini professionali è stata presa sottogamba". Nessun invito "in maniera formale e ufficiale" a prendere parte in via preliminare allo studio e alla progettazione del Piano. A cui si aggiungono le tante difficoltà per i cittadini a "presentare osservazioni: non è così semplice e intuitivo poiché occorre interfacciarsi con troppe complessità". Arrivati a questo punto e sollecitati dalle domande dei presenti, hanno auspicato che nel passaggio da Piano strutturale a Piano operativo si cerchi di seguire la strada della semplificazione. O, detto in altri termini, "di rendere più facile la vita a tutti".

Non solo la politica, dunque, ma anche i tecnici hanno sollevato obiezioni al Piano strutturale intercomunale sia sulla modalità di redazione del Piano e sia sui suoi contenuti, per le conseguenze negative che comporta. Il documento previsto dalla normativa urbanistica regionale detta la linea per i prossimi 15-20 anni. Una sorta di guida agli anni futuri che, nelle intenzioni, assume rilevanza se la visione è condivisa con gli abitanti e le forze attive del territorio. "Ma quale condivisione - ha obiettato Paolo Rontani -: il Piano è stato adottato nel silenzio, senza spiegazioni e senza comunicazioni con una totale mancanza di rispetto nei confronti dei cittadini e delle generazioni future. L’assessore all’Urbanistica avrebbe dovuto avere l’umiltà e il dovere di informare costantemente i cittadini e le categorie economiche".

Eppure l'iter del Piano strutturale intercomunale è iniziato nel 2019 ed "è stato adottato proprio a ridosso delle elezioni. Ci sarebbe quindi stato tutto il tempo per un confronto e per agire nella chiarezza. Nel giro di una sera, tra il 27 e il 28 dicembre, sono state cassate possibilità edificatorie in zone urbanizzate. Ma questo è solo un esempio".

E poi, ha fatto notare il candidato primo cittadino di Capannori, "guarda caso il referente comunale del Piano è l’aspirante sindaco: ma se non ha sentito l’esigenza di informare i cittadini, cosa dobbiamo aspettarci? Sempre e solo demagogia?".



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