Sul ponte sventola bandiera bianca

Sul microponticello lucchese, come sul ponticello italiano sventola bandiera bianca. In Italia la comunicazione sulla guerra è stata per due anni indecente, anche se meno squallida di quella del 2014, che era condita di una ignoranza intollerabile perfino per un respinto al primo anno delle medie superiori. Turbe di "rascisti" scatenati hanno imperversato ed imperversano in TV, mentre lo spazio social è sistematicamente bersagliato dalla propaganda russa. L'aiuto italiano all'Ucraina, al di là delle belle prese di posizione verbali, è stato poco più che simbolico. Insomma, fosse per la prode Italia sui ponti dell'Ucraina la bandiera bianca sventolerebbe da tempo. D'altro canto il rallentamento degli aiuti americani comporterà, presto o tardi, il collasso dell'Ucraina e questo in considerazione della tragicommedia messa in atto da Francia e Germania, con la Gran Bretagna che pare progressivamente defilarsi. Ben potranno festeggiare gli analfabeti del blocco fascista lucchese, assieme al grande rassemblement putiniano d'Italia, che va dai "pacifisti" catto comunisti, ai filo palestinesi, alla Lega, al Movimento 5S, per terminare appunto con i fascistelli del terzo millennio. Quanto al ponticello lucchese, dopo dieci anni di tambellinismo inconcludente, assistiamo oggi al trionfo della rinuncia al ruolo di città operato dalla giunta destrofascista, la quale si pasce solo di film, fiere, eventi e altre boiate. Lo sdoganamento del non sdoganabile ha segnato un altro elemento del degrado e della putrefazione di una società lucchese, che di società civile ha ormai solo il nome o poco di più. Oggi vediamo una città che, tra sagre del biroldo e orgoglio per essere set di film, non riesce ad esprimere una minima solidarietà con l'Ucraina, mentre le manifestazioni putiniane esplodono ed esploderanno sempre più e sempre peggio. Putin ci fa oggi vedere lo spettacolo indecente di mutilati, torturati e moribondi portati davanti alle telecamere ed esposti come si sarebbe fatto nel XVIII secolo. Questo spettacolo è il prologo alla macellazione degli ucraini che avverrà nei prossimi giorni. Questo mentre gli stronzetti di Lucca sventolano la bandierina di una nazione straniera ed imperialista. Vomitevole. In una nazione disfatta, una città che emana un fetore insopportabile.


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