Si
è conclusa con successo la due giorni di “Selvaggia”: l’ottava
edizione della festa delle erbe spontanee, dei fiori e delle gemme -
promossa dall’Unione Comuni Garfagnana e dal Comune di Castelnuovo
di Garfagnana - ha registrato numerosi visitatori provenienti da
tutta Italia
CASTELNUOVO DI
GARFAGNANA – Una grande vetrina per la Garfagnana
e le sue peculiarità. Si è conclusa con successo la festa delle
erbe spontanee, dei fiori e delle gemme “Selvaggia”
promossa dall’Unione Comuni Garfagnana e
dal Comune di Castelnuovo di Garfagnana.
La manifestazione ha animato il capoluogo per due giorni (13
e 14 aprile)
con una serie di attività ed iniziative
volte a promuovere le eccellenze
del territorio e valorizzare l’immenso patrimonio di biodiversità
vegetale che esso esprime.
Il taglio
del nastro è avvenuto nella giornata di
sabato sul palco allestito sotto il Loggiato
Porta nel centro storico di Castelnuovo di
Garfagnana. Alla presenza del Sindaco Andrea
Tagliasacchi, Presidente dell’Unione Comuni
Garfagnana, degli Amministratori del Comune e dell’ideatore e
direttore artistico della manifestazione Fabrizio
Diola, la capra Pallina
- accompagnata dalla sua proprietaria - ha dato simbolicamente il via
all’ottava edizione.
Oltre
60 espositori lungo le
vie della Città, stand
gastronomici in Piazza Umberto e poi il
caratteristico Mercato delle Erbe:
un viaggio nell’affascinante mondo delle erbe spontanee, dove
riscoprire antichi saperi e sapori da tramandare alle nuove
generazioni. I ristoranti
hanno proposto menù a tema, mentre gli alunni dell’ISI
Barga – indirizzo Enogastronomia e
Ospitalità Alberghiera – hanno cucinato piatti a base di erbe
spontanee sotto il Loggiato Porta.
Approfittando del bel
tempo, in tanti si sono concessi una passeggiata
a caccia di erbe spontanee in compagnia di esperti. Ivo
Poli, Fabrizio Lari,
Roberto Moriconi,
Andrea Lorieri ed
Erika Carlotti hanno
guidato due piccole camminate nei dintorni di Castelnuovo e la Pro
Loco nel centro; mentre le Associazioni
BoscoAperto e
VisMovendi hanno
curato - per le persone abituate a percorsi a piedi in montagna - due
itinerari alla scoperta degli erbi selvatici attraverso paesaggi e
panorami unici.
In via Vittorio Emanuele sono stati allestiti
i mercatini dell'artigianato e dei prodotti della Filiera
Garfagnina. In Piazzetta Santa Croce, invece,
era presente la Comunità del Cibo della
Garfagnana in collaborazione con gli studenti
dell’indirizzo Agraria, Agroalimentare e Agroindustria dell’ISI
Garfagnana. Nella giornata di sabato è stato
inaugurato il Museo multimediale dei
personaggi di Castelnuovo, iniziativa di
Castelnuovo Eventi con Comune e Pro Loco, mentre i più temerari
hanno potuto arrampicarsi sui muri di Castelnuovo a caccia di erbi
verticali con l’associazione L’Apuano
Appeso.
L’Unione
Comuni Garfagnana, presente entrambi i giorni
con uno stand in
Piazza delle Erbe, ha
accolto i visitatori fornendo informazioni utili sull'offerta
turistica del territorio e promuovendo le
tante le iniziative portate avanti per valorizzare e tutelare il
patrimonio di biodiversità:
dall'attività presso il Centro vivaistico "La
Piana" di Camporgiano - che ospita al
suo interno la Banca del Germoplasma
- al Giardino Botanico "M. Ansaldi"
- dove vengono conservate le specie vegetali più significative del
Parco dell'Orecchiella - fino al nuovo volume della collana
editoriale Banca dell'Identità e della
Memoria “Caratterizzazione
di varietà frutticole autoctone della Garfagnana”
scritto da Elena Bernardini.
“La
Garfagnana si conferma capitale italiana delle erbe spontanee –
commenta l’ideatore e direttore artistico Fabrizio
Diola -. È stata la
prima, infatti, a tracciare la via. Sulla scia del suo successo sono
nate altre manifestazioni sul territorio nazionale. Le persone sono
venute da tutto lo Stivale per scoprire questa terra e le sue
particolarità”.
“Selvaggia
– conclude il Presidente dell’Unione Comuni Garfagnana Andrea
Tagliasacchi – è
ormai una manifestazione consolidata sul territorio ed in grande
crescita. L’intuizione
vincente di mettere in mostra il patrimonio di biodiversità locale,
unitamente alle espressioni di eccellenza che il territorio esprime,
rende questa kermesse unica nel suo genere e veicolo di promozione
delle tipicità che caratterizzano questa terra”.