Padri e figli



Ritengo doverosa una riflessione su di un argomento per il quale, probabilmente, riceverò diverse critiche, ma la mia onestà intellettuale mi impone di parlarne. Esordisce così l’Avv. Elisabetta Triggiani esponente di Fratelli d'Italia Capannori e candidata al Consiglio Comunale.  Resta inteso che la violenza degli uomini contro le donne è un’emergenza ben più grave e pericolosa che molte volte volge ad un epilogo fatale e, pertanto, merita la massima attenzione, il massimo impegno ed ogni tipo di azione per prevenire ed arginare questo vergognoso fenomeno frutto di una mentalità retrograda e patriarcale.

E’ anche vero che, in molti casi, sono le donne a doversi fare carico, quasi integralmente, dei figli a causa di padri assenti sia economicamente, che moralmente.
Mi sento, tuttavia, di parlare anche di un altro tipo di violenza – diverso, più sottile, meno attenzionato, ma che comunque esiste a crea danni irreparabili soprattutto ai figli piccoli. Ritengo doveroso dare voce a tutti quei padri che sono vittima di donne che li privano dei propri figli con comportamenti sottili, ma costanti lavorando sulla psiche della prole inducendola – piano piano – a rifiutare la figura paterna sminuendola, umiliandola, distorcendola creando danni enormi ed irreparabili ai figli medesimi.  Vi ricordate – prosegue Triggiani – quando dopo il tragico fatto di cronaca della povera Giulia Cecchettin – vi fu un appello, da parte degli esponenti del pensiero unico, che chiedevano che tutti gli uomini si inginocchiassero? Ecco io non sono d’accordo alle generalizzazioni, agli appiattimenti di un genere dinanzi ad un altro perché conosco, personalmente, uomini straordinari (così come donne straordinarie) che non devono inginocchiarsi proprio davanti a nessuno.
Dinanzi a fenomeni del genere, dove a rimetterci sono sempre e solo i bambini, mi batterò per creare, in sinergia con i servizi sociali e con i Tribunali  percorsi e progetti gratuiti di sostegno alla genitorialità con teams di esperti psicologi che aiutino la coppia e, soprattutto, il genitore alienante a capire che un bambino ha bisogno di entrambi i genitori per una crescita sana e serena che lo renda un adulto forte e sicuro di sé.


Elisabetta Triggiani

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