Il direttore di ALDES|SPAM! Castello: “Diventerà un appuntamento fisso”
Tanta partecipazione, voglia di stare insieme e di riscoprire la
socialità di un tempo, in uno spirito interculturale, inclusivo e
solidale.
Si è conclusa con un grande successo la terza edizione di TEMPI MODERNI
- La commedia rivista ideata da ALDES|SPAM! in collaborazione con il
Comune di Capannori che dal 13 al 22 luglio ha animato le corti del
capannorese e il bio parco cittadino con 18 spettacoli originali di
teatro, musica e danza contemporanea, realizzati e interpretati per
l’occasione da grandi artisti italiani e internazionali.
Una forma di teatro diffuso e al tempo stesso un laboratorio per
approfondire la ricerca in direzione di un teatro popolare d’arte,
riproposto quest’anno in una nuova chiave, grazie a due produzioni
realizzate con il coinvolgimento di realtà di altissimo profilo: la
Fondazione Luzzati - Teatro della Tosse di Genova e il Teatro Popolare
d’arte di Lastra a Signa.
“Quella appena conclusa è stata la prima edizione che ha previsto in
cartellone produzioni non soltanto nostre – spiega il direttore di
ALDES|SPAM! e ideatore della rassegna, Roberto Castello – Una nuova
formula che vorremmo riproporre anche il prossimo anno e che potrebbe
dare vita a un festival rappresentativo di una delle identità del
territorio, le corti. Un festival destinato a durare nel tempo e a
diventare un appuntamento fisso dell’estate”.
I tre spettacoli teatrali - Un’operina da quattro soldi letta e
interpretata da Marco Natalucci da un’idea di Gianfranco Pedullà del
Teatro Popolare d’arte di Lastra a Signa con le musiche originali di
Francesco Giorgi; Ayna di e con Deniz Özdo?an ed Elsa Bossi, con la
regia e le musiche originali di Aleph Viola della Fondazione Luzzati -
Teatro della Tosse di Genova; Ah! di ALDES con Erica Bravini, Mariano
Nieddu e Alessandra Moretti, regia e coreografia di Roberto Castello –
sono rimasti collegati, nelle due settimane di appuntamenti, da un unico
filo rosso: la volontà di incontrare un pubblico di bambini, adulti e
anziani di ogni cultura ed estrazione sociale, contemperando il rigore
del linguaggio contemporaneo con la necessità di offrire serate
piacevoli e leggere e di far riscoprire il gusto autentico di stare in
compagnia.
Protagoniste delle serate sono state le corti del capannorese, simbolo
unificatore di un’area vasta e variegata, capace di rappresentare e
racchiudere l’identità popolare e lo spirito solidale, reso ancora più
concreto dall’ingresso gratuito con l’invito al pubblico di contribuire
con beni di prima necessità alla raccolta della Caritas diocesana di
Lucca.
“Portare il teatro contemporaneo nelle corti – spiega ancora Castello –
cioè in luoghi dove la maggior parte delle persone presenti non
frequenta abitualmente il teatro, significa anche lavorare nella
direzione della costruzione di un pubblico diverso, andando a rivolgersi
a fasce sociali nuove, popolari. E il teatro ha senso proprio se
recupera la sua dimensione sociale”.
Corte Luporini a Santa Margherita, la chiesa di San Giusto di Compito,
la Cortaccia di Badia di Cantignano, Corte Cristo a Lammari, Corte
Conchi a San Colombano, l’Aia Saponati a Matraia e il bio parco di
capannori sono così diventate palcoscenico naturale in grado di
raggiungere anche numeri di presenze importanti.
“Ci sono state serate eccezionali in termini di partecipazione, che
hanno registrato il tutto esaurito – continua Roberto Castello – In
molte corti si è riscoperto un forte spirito alla socializzazione,
perché gli spettacoli non sono stati solo un elemento di rilievo ma
anche l’innesco e l’opportunità per le persone di incontrarsi,
conoscersi e creare occasioni gioiose e festose”.
“TEMPI MODERNI è un unicum in tutta Italia – conclude Castello - Una
rassegna dalle molte valenze, in sintonia con i caratteri intrinseci e
geografici di questo territorio e con le sue vocazioni: la solidarietà,
l’inclusività, l’ecosostenibilità e una socialità popolare. Grazie a
questa edizione ALDES|SPAM! guarda al futuro con molti elementi in più
su cui costruire la prossima edizione. Anche per questo ritengo che il
2024 sarà l’anno della piena maturità della rassegna”.