Entro il 7 luglio è ancora possibile iscriversi alla terza edizione della scuola di formazione professionale dedicata alla stampa 3D di grande formato con materiali naturali e da filiera circolare, organizzata da SMAC-Scuola di Manifattura Additiva di Coreglia Antelminelli.
Il corso si terrà dal 22 luglio al 3 agosto ed è aperto a 15 studenti; possono candidarsi a parteciparvi laureandi o neolaureati, professionisti o artigiani, provenienti dal mondo dell’arte, del design o dell’architettura. Potranno essere assegnate – preferibilmente a studenti under 30 – fino a 5 borse di studio.
SMAC dal 2023 si è costituita come Cooperativa Sociale ETS e ha lo scopo di perseguire finalità civili, solidaristiche, culturali e di utilità sociale.
“Crediamo che la manifattura additiva sia il giusto mezzo per ottenere una
produzione locale, sostenibile e capace di riportare valore economico e umano
nei piccoli centri e nelle aree interne, creando nuove professionalità
qualificate e gratificanti - sostiene Stefano Giovacchini,
presidente della cooperativa SMAC -. Al tempo stesso promuoviamo scambi
culturali, fortemente convinti che la condivisione delle conoscenze e del
‘saper fare’ porti a una crescita più equa.”
Ma come mai proprio a Coreglia Antelminelli? Già nel 1883, per fornire un patrimonio culturale di base a coloro che emigravano per esercitare il mestiere di figurinai, a Coreglia fu fondata dal cavalier Carlo Vanni una scuola “Di Disegno e Plastica”, che oggi è sede del museo della “Figurina e dell’emigrazione”. La SMAC trae ispirazione dalla figura di Carlo Vanni e dalla sua scuola, e ne vuole essere una sua continuazione contemporanea.
“Che non sia un’utopia investire di nuovo nei piccoli borghi e nelle aree interne, lo dimostra anche l’attenzione sia nazionale che internazionale che la nostra scuola sta riscuotendo come modello da riproporre in altre aree geografiche – aggiunge Giovacchini -. Ne è esempio il progetto di cooperazione nato durante la seconda edizione con l’università di Ngaoundéré del Camerun per la realizzazione di una casa stampata in 3D in terra cruda e attualmente in corso. Altro esempio la prima scenografia teatrale stampata interamente in plastica riciclata che sarà realizzata a settembre grazie alla collaborazione con Revet spa.”
Gli argomenti trattati nelle due settimane del corso, che ha il tema progettuale “Arredo urbano e superfici per l’architettura”, saranno:
• la scansione 3D ed il reverse engineering finalizzata alla conservazione dei Beni Culturali
• la stampa 3D di grande formato
• materiali circolari e filiere locali
• materiali naturali con particolare focus su soluzioni per l’architettura e l’arredo urbano.
Il progetto e l’erogazione delle borse di studio sono possibili grazie agli importanti partner che credono nel progetto: Revet SpA, industria leader nella gestione integrata del ciclo dei rifiuti e produttore di plastiche riciclate post-consumo; Lucart Group, multinazionale leader nella produzione di prodotti in carta e di materiale seconda-vita; WASP, il maggiore produttore di stampanti 3D italiano; R3direct, esperti di stampa 3D di grande formato con materiali di riciclo; SOS School of Sustainability, scuola fondata dall’architetto Mario Cucinella; Confindustria Toscana Nord; CNA Lucca, Confederazione Nazionale Artigiani di Lucca
Per maggiori informazioni il sito di SMAC e la sua pagina Linkedin