Giorgio del Ghingaro: Manca più di un anno e mezzo ed in città già impazza il toto sindaco.

Manca più di un anno e mezzo, perchè a Viareggio come in tanti altri comuni italiani si voterà nella primavera del 2026 (così recita la legge per gli eletti nel secondo semestre del 2020), ma in città già impazza il toto sindaco. I proclamati possibili candidati sono già una decina e penso di mese in mese aumenteranno, perché da alcuni la chiacchiera è lo sport più praticato. Di solito il nome del/la candidato/a emerge a pochi mesi dal voto, ma da noi siamo in anticipo come sempre: tutto si consuma velocemente, si liofilizza il tempo e si arriva in fretta alle conclusioni, senza che queste conclusioni in realtà esistano. Già perchè è facile intuire che venti mesi in politica sono un’eternità e quello che è possibile oggi domani puó apparire inverosimile. Io assisto incuriosito e divertito a questo esercizio di diverse sibille, che, a modo loro, affermano di predire il futuro con certezza infallibile e indiscutibile. L’esperienza ventennale (sig!) in materia mi fa invece presagire altri scenari, che non porteranno bene a chi oggi si dilunga in giochi e giochetti, trame e merletti politici, perché di solito gli eventi inceneriscono le certezze e regalano delusioni cocenti agli sherpa avventurosi e temerari. E allora continuiamo a ascoltare e leggere le “magnifiche sorti e progressive” del/la mitico/a candidato/a fino a quando quello/a vero/a arriverà, e allora ci sarà da ridere o piangere, a seconda della posizione in campo. Poi si voterà e vincerà il/la migliore per i cittadini, come da sempre avviene per fortuna. Io me ne sto qui, seduto ad aspettare. Auguri a tutti! https://www.facebook.com/DelGhingaro
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