Giorgio del Ghingaro : il libeccio dei civici
IL LIBECCIO DEI CIVICI
Prima i soliti proclami, le solite chiacchiere, il solito odio sparso a piene mani: improbabili millantatori senza capo nè coda che di fronte alla realtà dei fatti si liquefanno come neve al sole.
Poi le inutili giustificazioni, le scuse inventate sul momento, la superbia che non fa ammettere la sconfitta.
Queste sono le opposizioni a Viareggio, da nove anni. Ieri ne abbiamo avuto la riprova tangibile e plastica sulle delibere della riqualificazione del mercato di Piazza Cavour (Piazzone).
Tutti i partiti sui banchi opposti alla nostra maggioranza civica continuano a provarci a dividerci e non ci riescono. Ora addirittura il partito democratico si allea con la Lega, firmano insieme mozioni, fanno patti e laboratori politici per far cadere la nostra maggioranza e tac, alla prova dei numeri del Consiglio, ogni santa volta si spaccano, in parte non si presentano, si contraddicono e perdono la bussola.
L’unico progetto che hanno è dar contro al sindaco Del Ghingaro e alle sette liste civiche che governano la città e che l’hanno ricostruita, dopo che quelli stessi partiti l’avevano distrutta.
Da nove anni è così: si oppongono senza proporre alternative ai nostri progetti, ci contrastano con un deserto di idee imbarazzante, ma si vantano e si pavoneggiano per una riga su un giornale e sbandierano ai quattro venti la loro propensione a parlare con la città, dopo che la città per due volte li ha clamorosamente smentiti e puniti (la seconda massacrati) nelle urne.
Dico da sempre che la politica è morta, e a Viareggio sepolta da tempo, ma mi devo ricredere: un seme c’è, la politica puó essere di nuovo viva, se fatta di quelle donne e di quegli uomini che non si arrendono e vogliono il cambiamento, ci credono e lavorano per attuarlo.
Da noi è così da nove anni e sarà così fino che rimarrà questa voglia di essere compatti e uniti nel contrasto della vecchia politica politicante, incarnata a Viareggio in partiti che ormai sono solo formali contenitori del nulla ideale e programmatico, portatori solo di rabbie, di invidie e di rancori personali.
Dico sempre ai miei che dobbiamo essere concreti e dare risposte vere ai cittadini, quelle robe che si vedono per capirci, di chiacchierare poco e di lavorare tanto, perchè da sè non viene nulla, e dico sempre di evitare di somigliare a loro nella ricerca dell’odio e della rissa, noi abbiamo dimostrato di essere diversi e così continueremo a fare, per portare a termine quello che abbiamo in cantiere e costruire nuove prospettive per il futuro.
Civici e liberi, alla ricerca della bellezza e della felicità per Viareggio. Tutto il sentore di chiuso e di cattivo lo lasciamo portar via dal libeccio.
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