"La
recente sentenza del Tar del Lazio rappresenta una vittoria storica non
solo per il settore della canapa legale, ma per tutto il nostro Paese.
In qualità di Presidente di Toscana 2030, esprimo la mia più profonda
soddisfazione per questo risultato che apre le porte a un futuro più
sano e sostenibile.
Da
sempre, Toscana 2030 si è battuta per la legalizzazione della cannabis,
riconoscendo in essa un’opportunità unica per lo sviluppo economico,
sociale e sanitario del nostro territorio. Questa pianta straordinaria,
coltivata con passione dai nostri agricoltori, può offrire innumerevoli
benefici, dalla creazione di nuovi posti di lavoro alla produzione di
materiali ecosostenibili, fino alle sue proprietà terapeutiche ormai
ampiamente dimostrate dalla comunità scientifica. La
sospensione del decreto che classificava il CBD come sostanza
stupefacente è un primo passo fondamentale verso una regolamentazione
chiara e trasparente del settore. È ora necessario che il legislatore
italiano si adegui alle tendenze europee e legalizzi la cannabis, così
come già avviene in molti altri Paesi. Invitiamo
tutti i cittadini, le istituzioni e le aziende a unirsi a noi in questa
battaglia per un futuro più libero e consapevole. Toscana 2030
continuerà a lavorare senza sosta per garantire che la canapa legale
possa esprimere tutto il suo potenziale, a beneficio di tutti noi."
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