Accogliamo
con favore le modifiche al regolamento della Commissione Pari
Opportunità, relativamente alla possibilità di riunirsi in seconda
convocazione e in merito alla obbligatorietà dei pareri, dando così la
possibilità ai commissari, che gratuitamente si impegnano nella
commissione stessa, di lavorare su progetti e iniziative con modalità e
tempi più consoni.
La
parità di genere è da tempo al centro del dibattito sociale e politico;
le Commissioni Pari Opportunità rappresentano uno strumento essenziale
per promuovere l’uguaglianza tra uomini e donne in ambito sociale,
lavorativo e istituzionale.
Tuttavia,
per essere davvero efficaci, è indispensabile che la loro composizione
rifletta la diversità della società, includendo sia uomini che donne.
Una
commissione formata da un solo genere non può rappresentare appieno le
diverse esigenze e sfide che uomini e donne affrontano quotidianamente.
Anche
gli uomini vivono situazioni di disparità, come nell’affidamento dei
figli, nella maggiore mortalità sul lavoro o come vittime di violenza
domestica. La loro presenza in una Commissione Pari Opportunità offre
una visione preziosa per sviluppare politiche più inclusive.
Allo
stesso tempo, le donne, spesso subiscono discriminazioni, portano
prospettive indispensabili per affrontare con efficacia le
disuguaglianze più urgenti.
La
parità di genere non è una questione esclusiva delle donne: per
realizzare un’autentica uguaglianza è fondamentale che uomini e donne
collaborino attivamente. Solo attraverso una rappresentanza equilibrata e
una visione condivisa sarà possibile garantire a tutti gli stessi
diritti e opportunità, indipendentemente dal genere.
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