Il Comune di Lucca ha annunciato l'avvio di importanti progetti di riqualificazione per alcune aree
verdi della città, strettamente interconnesse tra loro. Una notizia che non può che suscitare
entusiasmo, poiché mai come oggi è cruciale proteggere il nostro patrimonio naturalistico e la
biodiversità. Questi elementi sono fondamentali per i servizi ecosistemici che ci offrono
gratuitamente e rappresentano un alleato prezioso nella lotta contro gli effetti devastanti dei
cambiamenti climatici.
La riqualificazione assume un valore ancora maggiore perché si allinea perfettamente con i progetti
previsti dalla Restoration Law, la legge europea sul ripristino degli ecosistemi, già in fase di
attuazione grazie all’approvazione del relativo regolamento.
Tuttavia, approfondendo la questione, abbiamo rilevato alcuni errori significativi. Nel Parco
Fluviale, nell'area golenale definita“ Infinito”, sono state introdotte piante esotiche come glicine,
liquidambar, caprifoglio giapponese e altre. È importante ricordare che le aree golenali del Serchio,
frutto del lungimirante progetto dell’architetto Nottolini nel XIX secolo, sono spazi progettati per
accogliere eventuali esondazioni del fiume e costituiscono parte integrante dell’ambiente fluviale.
L’introduzione di specie esotiche in queste aree risulta problematica per vari motivi: oltre a
modificare completamente l’assetto paesaggistico, trasformando un luogo unico in un banale parco
cittadino, vanno ad incrementare una delle più gravi minacce per la biodiversità, ossia la diffusione
di specie aliene. Il danno sull’ambiente è particolarmente importante in ambiente fluviale, dove la
vegetazione ha un ruolo fondamentale e deve assolutamente essere di tipo ripariale.
Chiediamo quindi al Comune di intervenire prontamente per sostituire queste specie aliene con
varietà autoctone, originariamente previste e storicamente presenti nelle golene del nostro amato
fiume Serchio.
Crediamo, infine, che sia essenziale per un’amministrazione comunale dare il buon esempio nella
gestione delle aree verdi. Una condotta virtuosa che potrebbe essere replicata anche dai privati
cittadini, contribuendo così a una tutela condivisa e consapevole del nostro patrimonio naturale
WWF Alta Toscana OdV