La Giunta Pardini estende anche alla periferia della città di Lucca il sistema delle isole ecologiche, abbandonando il sistema della raccolta differenziata porta a porta.
Già a suo tempo, contrastammo la decisione della Giunta Tambellini di realizzare, nel centro storico di Lucca, le isole ecologiche informatizzate ed interrate, in quanto inefficienti ed esageratamente costose, non in grado di contrastare il degrado, tantomeno di restituire una differenziata di qualità per facilitare il riciclaggio delle varie tipologie di rifiuto urbano. Il tempo come sempre è galantuomo e ci dice che queste isole spesso sono bloccate e non utilizzabili perché sono estremamente vulnerabili e necessitano di una manutenzione continua che aumentano i costi di gestione e di raccolta; è così dappertutto in ogni città dove sono state adottate. A suo tempo, chiedemmo all’Assessore Raspini, prima di procedere all’istallazione delle isole ecologiche interrate, di informarsi sui risultati ottenuti da altri comuni che da anni avevano adottato questa soluzione, chiedemmo inutilmente a Sistema Ambiente i dati sulla qualità delle diverse frazioni differenziate con la percentuale di impurità riscontrate, ma si guardarono bene da renderli pubblici come sarebbe loro dovere farlo. Rimasero zitti perché l’esperienza consolidata in giro per l’Italia, conferma che la qualità delle raccolte differenziate, fatte in isole ecologiche, dove il cittadino può continuare a conferire in forma anonima anche se i cassonetti sono ad accesso controllato, è di scarsissima qualità. La video sorveglianza e l’apertura con la tessera non può registrare cosa effettivamente un cittadino ha dentro il sacchetto che conferisce. Nonostante questo, oggi siamo costretti ad assistere ad una vera e propria sceneggiata dove il sindaco Pardini spaccia l’allargamento anche alla periferia del sistema delle isole ecologiche, come un passo in avanti rispetto al sistema della raccolta differenziata porta a porta che a Lucca partì molto male, con poca informazione scarsa organizzazione, niente promozione della partecipazione dei cittadini che è di fondamentale importanza per il successo di questa modalità di raccolta. Nel corso degli anni, né la vecchia Giunta, né questa nuova, hanno voluto o saputo raddrizzare la situazione e quindi adesso il sindaco Pardini, in pompa magna, come un incantatore di soluzioni mirabolanti, vende per innovativo, come un passo avanti rispetto alla raccolta porta a porta, un sistema vecchio che ha fatto registrare in giro per l’Italia molti fallimenti. Fatevi una passeggiata a Firenze e contate quante isole sono bloccate e guardatevi in giro cosa c’è ammucchiato intorno ai cassonetti che troppo spesso non si aprono. Non è così? Allora perché Sistema Ambiente non rende pubblici i dati di impurità riscontrati nelle diverse tipologie di rifiuti? Sulla base di questi dati veri, e non aggiustati, si può ragionare sulla validità o meno di questa soluzione estesa ora anche alla periferia della città.
Eugenio Baronti
Responsabile regionale ambiente di Sinistra Italiana
Sinistra Italiana Piana di Lucca