Capannori. A sei mesi dalle elezioni, epopea imbarazzante sugli Assi Viari, Laghetti e mobilità.

A sei mesi dalle elezioni, epopea imbarazzante sugli Assi Viari, Laghetti e mobilità.


Gini (Capannori Popolare): dal teatrino del “dissenso superabile” sugli Assi agli inutili annunci di valorizzazione dei Laghetti, si conferma lo scempio ambientale.


Come da aspettarsi l’amministrazione capannorese cerca di chiudere velocemente la questione Assi Viari, seppellendo il proprio assenso sotto una marea di notizie e annunci che vorrebbero indorare la pillola.


Del Chiaro dice di aver dato un “dissenso superabile” alla Conferenza dei Servizi, con l’impegno della realizzazione della bretellina di collegamento al Frizzone: sa bene di mescolare le carte, che quell’impegno non può essere assunto dalla Conferenza, e che in caso di risposta negativa il progetto comunque andrà avanti. Nel frattempo grandi titoli di giornali annunciano gli investimenti per la riqualificazione dei campi sportivi e del parco Ilio Micheloni ai Laghetti, mentre la maggioranza consiliare si spertica nel lodare la proposta del mobility manager.


È singolare che a portare la mozione in consiglio e a spendere parole sull’istituzione di questa ennesima figura, che tanto fa apparire Capannori smart e al passo coi tempi, siano proprio quei consiglieri che si sono dichiarati contrari agli Assi, ma che poi non sono nemmeno riusciti a chiedere un consiglio straordinario aperto sul tema, al fine di aprire il confronto con i cittadini.


Intanto il progetto Assi Viari rimane e si concretizza sempre più velocemente, le pm10 aumentano, si spendono soldi per ridurre l’impronta ecologica, ma il trasporto pubblico resta quello di sempre: inadeguato e insufficiente a coprire tutto il territorio, creando sacche di marginalizzazione nelle frazioni collinari.


Ancora, l’anno si apre con l’ennesimo provvedimento di facciata, proprio sulla questione della trasparenza e partecipazione: Del Chiaro ci racconta di una Capannori quadrifoglio, in cui ogni frazione dovrebbe essere protagonista.


Caro Del Chiaro, non si può chiedere partecipazione solo quando questa è inoffensiva: il centrosinistra – tutto quanto – ha giocato sporco sugli Assi, mentre da ogni parte si chiedeva uno spazio di confronto pubblico istituzionale e sul territorio venivano (e vengono) organizzate assemblee che non si danno per vinte. I consiglieri che già in campagna elettorale si dichiaravano contrari e promettevano resistenza, hanno totalmente tradito le aspettative.


Ricordiamocelo quando ci chiediamo i motivi della vittoria della destra.


La politica dell’immagine a cui ci avete abituato per vent’anni, non funziona più.



Capannori Popolare                                                   10/01/2024

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