PRESENTAZIONE GIRO D’ITALIA 2025: LUCCA RINNOVA IL SUO LEGAME CON
LA CORSA ROSA. GRANDE ENTUSIASMO PER LA FAMIGLIA FANINI E TIFO SPECIALE
PER TIBERI E CARAPAZ.
Cristian Fanini a Roma saluta Allocchio, Vegni e Cairo “Grazie per questo splendido Giro d’Italia con Lucca protagonista”
La
famiglia Fanini, che da mezzo secolo dedica anima e corpo alla
promozione del ciclismo a livello mondiale, non poteva mancare alla
presentazione del Giro d’Italia 2025, che ripropone Lucca come
protagonista, con una tappa a cronometro, il 20 maggio, assolutamente
determinante anche ai fini della classifica.
Cristian Fanini,
figlio dello storico patron di Amore e Vita e noto talent scout Ivano
Fanini, era presente a Roma per celebrare questo prestigioso, ulteriore
ritorno del Giro d’Italia a Lucca. Cristian ha salutato i grandi
personaggi che hanno fatto parte del team Amore e Vita come Stefano
Allocchio, oggi direttore della corsa rosa, ma anche Mauro Vegni,
direttore generale del Giro d’Italia e lo stesso Urbano Cairo, leader di
RCS che organizza questa manifestazione, tutti legati alla storia
ciclistica e umana di Ivano Fanini e della sua creatura sportiva e
sociale.
“Parlando da appassionato – ha dichiarato Cristian
Fanini – sono entusiasta per questa tappa lucchese, che non sarà una
semplice frazione di transito, ma una delle più importanti del Giro. In
una cronometro, i corridori non possono nascondersi e tutti i principali
contendenti daranno il massimo per conquistare un vantaggio
significativo in vista delle impegnative tappe di montagna. Lo
spettacolo è assicurato, in uno scenario tra i più belli e suggestivi
d’Italia. Desidero ringraziare, anche a nome di mio padre Ivano,
sentitamente RCS, nella persona del presidente Urbano Cairo,per aver
offerto alla nostra città questa straordinaria opportunità di visibilità
internazionale. Ringrazio anche il direttore di corsa del Giro
d’Italia, l’amico Stefano Allocchio, che anche quest’anno saprà gestire
al meglio quella che, a mio avviso, è la manifestazione ciclistica più
bella del mondo”.
Il percorso del Giro d’Italia
toccherà Lucca anche durante l’undicesima tappa, con partenza da
Viareggio e arrivo a Castelnovo ne’ Monti, offrendo così ai tifosi un
doppio appuntamento con le emozioni del grande ciclismo.
“Voglio
sottolineare – continua Cristian Fanini, che ha raggiunto la capitale
insieme al presidente della FCI di Lucca Pierluigi Castellani , il vice
Giuseppe Tomei, Benedetto Piccinini, neo presidente FCI della
Provincia di Pisa, ma lucchese ed ideatore del memorabile Mondiale di
ciclismo Lucca - Firenze del 2013 e dall’imprenditore Lido Del Carlo –
che tutto questo non sarebbe stato possibile senza l’impegno
straordinario del sindaco Mario Pardini e dell’assessore e vicesindaco
Fabio Barsanti. Il loro lavoro negli ultimi due anni per valorizzare la
nostra città anche attraverso il nostro amato sport è stato eccezionale,
unitamente a quello della federazione. E’ soprattutto grazie a loro, se
si è raggiunto questo importante accordo con RCS. Lucca merita di
ospitare una tappa del Giro d’Italia e non solo per la sua innegabile
bellezza ma anche per il suo storico contributo al ciclismo negli ultimi
cinquant’anni, di cui un merito che va riconosciuto anche a mio padre e
al nostro team Amore e Vita, che negli anni passati ha conquistato
numerose vittorie di tappa al Giro, incluso la classifica della maglia
bianca, di miglior giovane”.
Dal punto di vista
tecnico, il percorso di questo Giro 2025 appare forse meno impervio
rispetto ad alcune edizioni precedenti, ma la partenza dall’Albania
rappresenta subito insidie per gli uomini di classifica che dovranno
sempre rimanere molto concentrati. Comunque, Le difficoltà saranno
costanti lungo tutto il tracciato del Giro, promettendo grande
spettacolo.
“Molti pronosticavano Vingegaard
come favorito numero uno, e sinceramente lo speravo anch’io, visto che è
stato scoperto proprio dal nostro ex corridore, Brian Pedersen-
conclude Cristian Fanini-. Tuttavia la notizia della sua assenza apre la
corsa a numerosi pretendenti. Se il danese dovesse decidere all’ultimo
minuto di partecipare, resterebbe il favorito, altrimenti credo che
vedremo un nuovo vincitore, forse non del tutto sconosciuto, come lo
spagnolo Ayuso, fortissimo in salita e competitivo a cronometro. Prevedo
una prima parte di Giro favorevole al campione belga Wout Van Aert,
specialista delle classiche, che in Albania potrà lasciare il segno in
diverse occasioni. Lo vedo protagonista anche nella tappa di Siena, con
trenta chilometri di sterrato sul percorso delle Strade Bianche e arrivo
in Piazza del Campo. Successivamente, la scena passerà agli scalatori,
con Roglic come punto di riferimento e le nuove leve, come Ayuso e
Tiberi pronte a sfidarlo. Al di là delle analisi tecniche, il mio cuore
però, da tifoso batte specialmente per due grandi campioni: il nostro
Antonio Tiberi (che vedo sicuramente sul podio) e l’ecuadoriano Richard
Carapaz, medaglia d’oro alle Olimpiadi di Tokyo e già vincitore del Giro
d’Italia nel 2019 e sul podio della Vuelta Espana e del Tour de France.
Entrambi infatti, sono legati in qualche modo alla mia squadra e di
conseguenza alla mia famiglia perché sono allenati da Michele Bartoli,
l’ultimo grande cacciatore di classiche del ciclismo italiano, scoperto
proprio da mio padre e cresciuto ciclisticamente nelle nostre squadre
Fanini. Carapaz, inoltre, è stato lanciato nel ciclismo dal compianto
Rosero, il primo ecuadoriano a passare professionista grazie a mio padre
nel 1989 al team Pepsi - Fanini. Quindi spero proprio che uno di loro
possa vincere, ne sarei profondamente felice” conclude Cristian Fanini.
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