Allarme Aggressioni: Impellente necessità di intervento a seguito del vile accoltellamento a Lucca e della crescente ondata di violenza perpetrata da giovani nel territorio regionale toscano.
Il Gruppo Civico Toscana 2030, nella autorevole voce del suo Presidente, Domenico Capezzoli, esprime il fermo sdegno per la preoccupante escalation di episodi di violenza perpetrati da baby gang perché di questo si tratta, nel territorio toscano, il cui culmine si è manifestato nel recente e abominevole accoltellamento ai danni di un inerme anziano di settantotto anni nella città di Lucca che fortunatamente non ha perso la vita.
Questo atto di inaudita brutalità, che ha visto un cittadino vulnerabile aggredito, ferocemente colpito con arma da taglio e derubato durante la consueta passeggiata con il proprio cane, rappresenta uno spartiacque critico per la sicurezza e la civile convivenza della nostra comunità. Tale efferato evento si inserisce in un contesto regionale caratterizzato da una tendenza allarmante di crescente violenza minorile.
Oltre al gravissimo fatto consumatosi a Lucca, il panorama toscano è funestato da una sequenza di episodi inquietanti, come puntualmente riportato da autorevoli organi di stampa:
Nel Comune di Scandicci, si registrano, reiterate rapine poste in essere da baby gang ai danni di coetanei minorenni.
Nel quartiere fiorentino di Rifredi, si è consumato un atto di particolare viltà con la rapina ai danni di un giovane affetto da disturbo dello spettro autistico.
Nella città di Grosseto, le autorità competenti hanno ritenuto necessario intensificare le misure di controllo del territorio in risposta a una recrudescenza di aggressioni attribuibili a gruppi di giovani.
Nella città di Firenze, rapine in pieno giorno nella centrale Piazza d'Azeglio, mentre a Scandicci la cittadinanza esprime un diffuso senso di insicurezza, percependo tali episodi come una preoccupante "normalità", culminata nella rapina subita da tre minorenni.
In considerazione di questo scenario profondamente turbante, il Gruppo Civico Toscana 2030 eleva un solenne appello al Sindaco della città di Lucca e ai sindaci di quei territori, in quanto massime autorità municipali investite della primaria responsabilità della tutela della sicurezza e del benessere della cittadinanza, affinché intraprendano con solerzia azioni concrete e tangibili volte al ripristino delle condizioni di sicurezza e alla ricostruzione della fiducia nel tessuto sociale, auspicando altresì che il loro operato possa costituire un modello virtuoso e uno stimolo per tutti. In particolare, si auspica che i Sindaci vogliano:
1 Garantire un coordinamento immediato e sinergico con le forze dell'ordine operanti a livello locale e regionale, al fine di intensificare in maniera significativa i presidi e i controlli sul territorio comunale, con precipua attenzione alle aree ritenute più vulnerabili e alle fasce orarie critiche, promuovendo altresì una fattiva collaborazione con le istituzioni toscane per una strategia regionale coesa ed efficace.
2 Farsi autorevoli portavoce presso la Prefettura e la Giunta Regionale della Toscana, al fine di sollecitare un incremento sostanziale delle risorse umane e finanziarie destinate al potenziamento della sicurezza urbana nelle città e, in generale, in tutto il territorio regionale, evidenziando con la dovuta enfasi la gravità e l'urgenza della situazione contingente.
3 Promuovere una concertata azione sinergica tra l'Amministrazione Comunale, le istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, i servizi sociali territoriali, le Aziende Sanitarie Locali e le associazioni del terzo settore, al fine di sviluppare e implementare progetti di prevenzione primaria del disagio giovanile, di educazione alla legalità, al rispetto reciproco e all'inclusione sociale, coinvolgendo attivamente il nucleo familiare quale fondamentale agenzia educativa.
4 Offrire un sostegno concreto e tangibile alle vittime e al suo nucleo familiare, manifestando inequivocabilmente la solidarietà dell'intera comunità e garantendo il necessario supporto assistenziale e psicologico.
5 Comunicare con la massima trasparenza e con cadenza regolare con la cittadinanza, fornendo aggiornamenti puntuali in merito alle misure adottate a livello locale e regionale e ai risultati conseguiti, al precipuo fine di ricostruire un clima di fiducia e sicurezza e di promuovere una fattiva collaborazione civica.
6 Valutare e implementare con la massima celerità sistemi di videosorveglianza urbana tecnologicamente avanzati e capillarmente distribuiti sul territorio comunale, quale strumento di deterrenza, di monitoraggio costante e di supporto cruciale alle attività investigative, analizzando altresì le best practices già implementate con successo in altre realtà urbane toscane.
7 Farsi promotore di un tavolo di confronto regionale di alto livello, che veda la partecipazione attiva dei Sindaci dei Comuni toscani maggiormente interessati dal fenomeno, dei rappresentanti della Giunta Regionale, delle Prefetture e dei vertici delle Forze dell'Ordine, al fine di affrontare in modo organico, coordinato e risolutivo l'emergenza delle baby gang che sta insidiando la sicurezza e la serenità di diverse comunità del nostro territorio.
"Il brutale accoltellamento perpetrato ai danni di un anziano cittadino di Lucca e la preoccupante recrudescenza di episodi di violenza giovanile che affliggono diverse aree della Toscana non costituiscono meri fatti di cronaca isolati, bensì sintomi di un disagio sociale profondo e radicato che esige risposte immediate, incisive e sinergiche a tutti i livelli istituzionali", dichiara con fermezza Capezzoli. "Il Sindaco della città di Lucca riveste ora una responsabilità ancora maggiore nel dimostrare una leadership autorevole e nell'attivare con determinazione tutte le leve a sua disposizione per tutelare l'incolumità dei suoi concittadini e per sollecitare un'azione
coordinata e risolutiva”.
Domenico Capezzoli
(Immagine inviata dal mittente del post)