la Giornata mondiale del Jazz 2025

In occasione della Giornata Internazionale del Jazz, 29 aprile 2028, istituita dall'UNESCO per celebrare il potere di questa forma d'arte come strumento di promozione del dialogo, della libertà di espressione e del rispetto dei diritti umani, il Coordinamento Nazionale Docenti della Disciplina dei Diritti Umani (CNDDU) invita tutte le istituzioni scolastiche a dedicare momenti di riflessione e attività didattiche a questa significativa ricorrenza.

​Il jazz, con i suoi legami storici nella cultura afroamericana, rappresenta un patrimonio musicale e culturale di inestimabile valore. Nato negli Stati Uniti nel corso del XX secolo, il jazz ha attraversato diverse trasformazioni stilistiche, mantenendo sempre viva la sua essenza basata sull'improvvisazione e sull'espressione personale dei musicisti.​

Nel 2025, in un contesto globale ancora segnato da conflitti e disuguaglianze, il messaggio del jazz assume una risonanza particolarmente urgente.

Inoltre tale genere è spesso descritto come un idioma musicale, un linguaggio che si apprende attraverso l'ascolto, la pratica e l'interazione con altri musicisti. Questa caratteristica lo rende particolarmente adatto all'educazione, poiché stimola la creatività, l'ascolto attivo e la collaborazione tra gli studenti.​

Il jazz, con le sue radici profonde nelle lotte contro la discriminazione e l'ingiustizia sociale, rappresenta un linguaggio universale capace di abbattere barriere culturali e favorire l’incontro tra popoli diversi. 

L'insegnamento del jazz nelle scuole può offrire ai giovani un'opportunità unica di esplorare la musica in modo più libero e personale. Attraverso l'improvvisazione, gli studenti imparano a esprimere le proprie emozioni e a sviluppare un senso critico nei confronti della musica e della società. 

Iniziative come quelle promosse a Ravenna e in tante altre realtà scolastiche (progetto “Pazzi di Jazz” organizzato da Jazz Network con il sostegno del Comune di Ravenna e della Fondazione del Monte di Bologna; Progetto “Playing with satchmo: il jazz nell’era digitale” Istituto comprensivo "F. De Sanctis" di Cerviara (AV); “Progetto Jazz e Nuovi Linguaggi Musicali” Liceo “Leonardo da Vinci”di Alba; “New Dimension Sound 4” Liceo Musicale “A. Casardi” di Barletta; “Incontriamo il Jazz” Istituto Comprensivo di Verdellino (BG) etc.) hanno dimostrato l'efficacia di questo approccio, coinvolgendo i ragazzi nella scoperta della storia e dei protagonisti del jazz, da Cole Porter a Ella Fitzgerald. 

Invitiamo i docenti a promuovere nelle loro classi iniziative che possano valorizzare il legame tra musica, libertà e diritti umani, come: l'organizzazione di lezioni interdisciplinari dedicate alla storia del jazz e ai suoi protagonisti; l'ascolto e l'analisi di brani che hanno segnato l'impegno civile nella storia musicale; incontri con musicisti, workshop musicali e laboratori creativi; momenti di riflessione sui principi di libertà, uguaglianza e rispetto attraverso il linguaggio musicale.

Il CNDDU propone inoltre di condividere i materiali prodotti (video, podcast, poster, racconti, performance) attraverso i canali scolastici e sui social media, utilizzando l'hashtag #Jazz4Rights2025, per contribuire a una rete educativa nazionale che celebri il valore universale dei diritti umani attraverso l'arte.

La Giornata Internazionale del Jazz sia un’occasione non solo per scoprire o riscoprire un genere musicale straordinario, ma anche per educare alla pace, alla tolleranza e alla solidarietà, valori fondamentali che il nostro sistema educativo è chiamato a promuovere ogni giorno.


prof. Romano Pesavento

Presidente CNDDU

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