Lucca dice basta alla cultura maranza: oltre 70 firme raccolte al gazebo di Gioventù Nazionale!
Nel
pomeriggio di sabato 3 maggio, in via Beccheria, Gioventù Nazionale
Lucca ha organizzato un gazebo per sostenere la petizione nazionale
“Sbarazziamoci della cultura maranza”, lanciata in tutta Italia dal
movimento giovanile di Fratelli d’Italia.
Obiettivo della petizione: chiedere l’ingresso nelle scuole delle comunità di recupero e delle realtà che si occupano di dipendenze, per attivare percorsi educativi contro l’uso di droghe, la violenza giovanile e la cultura del branco.
Una
campagna che parte da una denuncia precisa: il crescente degrado
culturale e sociale che si esprime sempre più spesso nei comportamenti
delle baby gang e dei cosiddetti “maranza”, ragazzi che idolatrano
modelli violenti, ostentano ricchezza fasulla e trasformano la devianza
in status.
Nonostante
il maltempo abbia costretto gli organizzatori a chiudere il banchetto
mezz’ora prima del previsto, sono state raccolte 75 firme, a
testimonianza di un’ampia partecipazione e sensibilità da parte dei
cittadini.
Numerosi
i giovani presenti al banchetto per dare il loro contributo
all’iniziativa, che ha visto anche il passaggio del sindaco di Lucca
Mario Pardini e del sindaco di Fabbriche di Vergemoli Michele Giannini,
esponente di Fratelli d’Italia, che hanno voluto salutare e sostenere
l’attività.
Diego Carnini, presidente del circolo di Gioventù Nazionale Lucca e consigliere comunale, ha commentato:
“La risposta che abbiamo ricevuto dimostra che c’è voglia di reagire. Anche nella nostra città, negli ultimi mesi, si sono verificati episodi preoccupanti legati alla violenza giovanile. Con questa petizione vogliamo lanciare un segnale chiaro: riportare la scuola al centro del percorso educativo e coinvolgere chi combatte ogni giorno sul campo devianza e dipendenze. I giovani devono riscoprire valori veri, non modelli tossici. Solo la pioggia ci ha fermato, ma non ci fermeremo qui.”
L’attività di raccolta firme continuerà nei prossimi giorni anche online. La battaglia per una Lucca più sicura, più educata e più consapevole è solo all’inizio.