Barga, il cuore scozzese della Toscana celebra la sua storia con uno straordinario "Scottish Festival"


Dal 5 al 7 settembre, un ponte culturale tra Scozia e Valle del Serchio: tre giorni di tradizioni, sapori, artigianato e musica per un'esperienza autenticamente celtica.

BARGA (LU) – 18 Giugno 2025 – La pittoresca città di Barga, incastonata tra le verdi colline della Garfagnana, in provincia di Lucca, si prepara a vivere un fine settimana indimenticabile, rafforzando il suo storico e unico legame con la Scozia. Dal 5 al 7 settembre, le vie e le piazze di Barga risuoneranno delle note di cornamusa, dei profumi di whisky e dei colori del tartan, ospitando l'attesissimo "Scottish Festival", una manifestazione dedicata alla promozione e alla celebrazione della cultura scozzese in Italia.

Barga non è una città qualsiasi per ospitare un evento di tale portata. È universalmente riconosciuta come "la città più scozzese d'Italia", un appellativo guadagnato nel corso di oltre un secolo di emigrazione che ha visto migliaia di suoi abitanti trasferirsi in Scozia per cercare fortuna, per poi tornare, o mantenere un forte legame con la terra d'origine. Questo fenomeno ha creato un ponte culturale indissolubile, un'affinità unica che si riflette nella vita quotidiana, nelle tradizioni e persino nelle abitudini culinarie della comunità barghigiana. Il Festival non è dunque solo un evento, ma un'autentica riconferma del legame personale della comunità con la Scozia, come fosse una festa popolare locale.

Francesco Meduri, uno degli storici espositori e promotore della cultura scozzese in Italia, sottolinea l'importanza di iniziative come questa: "Promuovere l’essenza culturale della Scozia in Italia, e farlo in un luogo iconico come Barga, significa non solo far conoscere prodotti di eccellenza, ma anche raccontare storie, tradizioni e valori. È un'opportunità unica per creare ponti tra culture, valorizzare le nostre radici comuni e celebrare una parte importante della storia di Barga e dei suoi abitanti. Il Festival è un'esperienza sensoriale e culturale completa, che va oltre la semplice esposizione. Il suono della cornamusa invade il borgo ed è impossibile non emozionarsi”.


Il programma del Festival, che si estenderà per tre intense giornate dal 5 al 7 settembre, sarà reso noto nei prossimi giorni dal Comune e dall’associazione Bargascot, che cura nei particolari la manifestazione e che organizza l’evento insieme alla Proloco. I visitatori avranno l'opportunità di esplorare un mondo di tradizioni antiche e moderne, scoprendo ogni sfaccettatura di questa scambio culturale Italia-Scozia.

Uno dei pilastri della manifestazione sarà l'artigianato di alta qualità. Protagonista indiscusso sarà l'Harris Tweed, il pregiato tessuto di lana, filata e tessuta a mano nelle Ebridi, famoso in tutto il mondo per la sua resistenza, calore e i suoi inconfondibili colori. Sarà possibile ammirare e acquistare capi unici, testimonianza di una maestria secolare.

Ampio spazio sarà dedicato alla gastronomia, un viaggio attraverso i sapori autentici delle Highlands e non solo. Gli amanti della tradizione culinaria scozzese potranno assaggiare l'haggis, il piatto nazionale a base di interiora di pecora (spesso offerto anche in varianti più accessibili). Non mancheranno le birre scozzesi, dalle ale più leggere alle stout corpose, ma anche il sidro, bevanda rinfrescante, e l’Irn Bru, iconica bevanda scozzese. Ma la vera star sarà, senza dubbio, il whisky. Un'ampia selezione, dai blended più popolari ai rari e pregiati single malt, sarà a disposizione per degustazioni guidate, con esperti pronti a raccontare la storia, i processi di produzione e le peculiarità di ogni distillato, trasformando ogni sorso in un vero e proprio percorso culturale.

Il Festival sarà arricchito da un programma di musica tradizionale scozzese dal vivo, con la partecipazione di pipe bands e artisti che riempiranno l'aria con le evocative melodie delle Highlands, trasportando i visitatori direttamente in Scozia. Non mancheranno dimostrazioni di danze tradizionali e laboratori per i più curiosi. Presenza costante anche quella di Mike Lemetti, ideatore dell’italian tartan, registrato per la prima volta nel 2004 presso ‘The Scottish Register of Tartans’ e che ha ricevuto anche l'approvazione del governo italiano. Il suo “Clan Italia” è una bellissima realtà, una creazione unica ed autentica che rende onore a tutti gli italiani.

L'evento si configura come una celebrazione non solo della Scozia, ma anche della capacità di Barga di mantenere viva una tradizione e un legame speciale, testimoniando come la storia dell'emigrazione possa generare ricchezza culturale e solidarietà tra popoli. Lo "Scottish Festival" di Barga è ormai un appuntamento imperdibile per gli amanti della cultura scozzese e per chiunque desideri scoprire un angolo di Scozia nel cuore della Toscana.

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