Confcooperative Toscana Nord apre il confronto con i candidati alle regionali
Da Lucca il primo incontro con Fdi: “La cooperazione è motore di sviluppo e comunità”.
Lucca, 16 settembre - Si è svolto ieri, nella sede territoriale
di Lucca di Confcooperative Toscana Nord, il primo appuntamento della
sezione lucchese con i candidati alle elezioni regionali del 12 e 13
ottobre. All’incontro hanno partecipato la presidente
territoriale Franca Isola e il presidente di Confcooperative Toscana Nord,
Lorenzo Giuntini, che hanno accolto il capogruppo in Consiglio regionale di Fratelli d’Italia,
Vittorio Fantozzi, e il sindaco di Fabbriche di Vergemoli, Michele Giannini.
Al centro del confronto i temi legati al ruolo della cooperazione come strumento di sviluppo e all’importanza di una politica attenta alle
esigenze dei territori.
«Abbiamo bisogno che la politica ricordi sempre che la cooperativa è
un’impresa a tutti gli effetti, che deve saper investire e gestire con
equilibrio e professionalità» ha sottolineato Franca Isola.
Lorenzo Giuntini ha evidenziato come «la cooperazione possa
rappresentare una risposta concreta a molte criticità, se ben sostenuta e
non solo sbandierata. La politica deve continuare a supportare questo
percorso, perché le cooperative rappresentano imprese
che mettono al centro il lavoro, il socio e la comunità».
Vittorio Fantozzi ha rimarcato la necessità di ricostruire il legame tra
istituzioni e cittadini: «La politica si è allontanata molto dal
territorio e sembra non riuscire più a risolvere i problemi delle
persone. Questo è particolarmente evidente a livello
locale, dove una classe politica distante non può essere un
interlocutore efficace. Serve un impegno civico e politico strettamente
radicato nelle comunità».
Michele Giannini ha posto l’accento sulle aree interne e sui sistemi
montani: «In Garfagnana e in realtà simili non possiamo più limitarci a
ragionare con gli strumenti tradizionali: qui è in gioco la
sopravvivenza stessa delle comunità locali, la loro capacità
di offrire lavoro, servizi e futuro. Per questo la coprogettazione e la
coprogrammazione, richieste oggi anche dall’Ue, diventano strumenti
fondamentali. Non si tratta di un approccio burocratico, ma di un nuovo
modo di fare politica e sviluppo locale, che
coinvolge istituzioni, terzo settore e imprese. Coinvolgere le imprese
significa conoscere davvero le esigenze produttive e occupazionali del
territorio e costruire partenariati in grado di produrre soluzioni
concrete e risultati positivi».
Nei prossimi giorni seguiranno altri appuntamenti e confronti.
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