Educare i giovani: i doveri delle istituzioni

Primo giorno di scuola al Liceo Artistico, sede di via Fillungo. Frotte di ragazzi sostano davanti all’istituto con i loro genitori e compagni. Viene dato il benvenuto agli studenti, ma purtroppo non è possibile incontrarsi nel cortile e parlare con il corpo docente, perché non è stata tagliata l’erba. Fuori, sul Fillungo, la via principale della città, ricca di monumenti e di palazzi nobiliari, c’è il caos: è pieno di mezzi per le consegne e di furgoni che rimuovono le griglie di ferro della passata Luminara. Nelle bocche di lupo del Liceo, è pieno zeppo di rifiuti e di mozziconi di sigaretta. Ma è così che celebriamo l’inizio della scuola, il percorso di formazione che rende i nostri giovani degni di partecipare alla società civile? È così che li educhiamo, offrendo loro sciatteria e sporcizia, come se la loro presenza fosse del tutto trascurabile? Dalle istituzioni locali vorremmo un’attenzione diversa. Finanziate il decoro della città, la manutenzione e la cura degli edifici scolastici, educate la comunità a non sporcare gli spazi comuni. Non finanziate le attività da “panem et circenses”. Prendetevi le responsabilità vere nei confronti dei cittadini, e dei giovani in particolare. Noi cittadini ce lo aspettiamo.
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