IL PATRIARCATO IN ITALIA: LE ORIGINI DEI FEMMINICIDI.

    
 
 
DALLA CULTURA DEL “68”  AL  FEMMINISMO E ALLA REALTA’ ODIERNA.
 

Ogni anno, il 25 novembre si celebra la giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne.

Ma qual è la realtà e cos’è il Patriarcato  in Italia ?

Secondo l’osservatorio nazionale di “Non Una di Meno” , i casi di femminicidi monitorati dal 1 gennaio al 30 settembre 2025 sono stati 82 . inoltre ci sono altri 62  tentati di femminicidi.
 
E' storia di questi giorni:  i femminicidi non si fermano ma aumentano  con 22 uomini che dopo averla uccisa si sono suicidati , con quasi tutti  che dicono che l’hanno ammazzata perché aveva un altro ed erano gelosi, oppure che  l’amavano  e che senza di lei non potevano vivere. Il 68% delle vittime avviene dentro le mura domestiche.
 

  Come è noto il Patriarcato si manifesta in  molteplici modi tra cui la discriminazione di genere, la violenza, e l’oppressione che limita le opportunità per donne e persone  non conformi agli standard di genere imposti dal Sistema vigente.

 
Per cercare di capire, non dobbiamo mai dimenticare che in Italia oltre ai femminicidi, ci sono altre violenze sulle donne e sulle persone,  sui diversamente abili.
 
Come non ricordare  i fatti eclatanti   di violenza contro le donne,  come quelli  avvenuti ad esempio  a Caivano, dove  quindici ragazzi di età inferiori ai 18 anni per molti mesi hanno  stuprato due bambine di 10 e 12 anni... i fatti avvenuti a  Palermo, dove  una ragazza di 19 anni è stata  stuprata da un branco di coetanei, i quali si vantano dello stupro divulgandolo sui social ? ... i fatti di bullismo con sequestro per 16 ore e sevizie contro un ragazzo di 15 anni disabile, commesso a Torino  da tre suoi coetanei  avvenuto il 31  ottobre 2025?… Ci sono molti altri casi di stupro e violenze  che non ricordo o che non vengono denunciati per paura e per vergogna.
 
I dati Istat ci dicono anche che negli ultimi anni  sono in notevole aumento i casi di violenza sulle donne .  In Italia 1522 donne dal 1 gennaio al 30 settembre 2025, hanno telefonato al telefono amico” denunciando abusi, violenza fisica e psicologica. Dati che mettono in evidenza un crescendo di problemi esistenti , nella famiglia, nella scuola, nella società.
 
Quindi quando si parla di femminicidi , dobbiamo sempre avere presente  il contesto generale e cercare di capire il perché  avviene tutto questo .   Quali sono i motivi  dell'imbarbarimento della società ?
 

Credo che per capire quali  sono le cause profonde dei femminicidi, occorre storicizzare la realtà odierna.

 
Nella storia della nostra Italia, c'è stato un periodo chiamato "il '68", che è durato circa 15 anni, in cui il movimento studentesco , il movimento operaio, il movimento femminista,  la sinistra sociale, sindacale e politica… hanno svolto grandi battaglie in materia di sicurezza sociale, lavoro, diritti di parità di generis, con una grande crescita sociale, civile,  politica e culturale .
 
Il '68 fu un grande movimento di rivolta soprattutto giovanile, di  lotte sociali, ma anche di crescita partecipativa e culturale... di persone soprattutto giovani che svolgevano la propria attività nei sindacati, nelle associazioni, nei movimenti, nei partiti di sinistra parlamentare ed extraparlamentare , che portarono all'affermazione di profonde riforme sociali, con lo statuto dei diritti dei lavoratori, con la riforma della sanità , la riforma delle pensioni, la riforma della scuola, della maternità, la riduzione degli orari di lavoro, con ingenti incrementi salariali, con il meccanismo automatico di rivalutazione dei salari e pensioni e con altre riforme riguardanti i diritti civili , divorzio, aborto, etc...
 
In quel  periodo, il movimento operaio con i suoi sindacati , un grande movimento studentesco, un forte movimento femminista, moltissimi gruppi politici di "sinistra extraparlamentare" e un grande partito comunista, che con centinaia di migliaia di militanti, a partire dalle cellule di fabbrica, dalle sezioni territoriali fino al comitato centrale, con le lotte  riuscivano ad esercitare la sua influenza sul Paese, sull'economia, nelle fabbriche sul lavoro, sulla scienza, sulla scuola, sulla sanità, sui diritti civili (divorzio aborto), negli enti locali, e persino tra i soldati e i reclusi.

Le lotte  e il progetto di cambiamento:

Con le lotte sociali oltre a fare conquiste epocali, si sviluppava anche un cambiamento culturale profondo nel rapporto uomo/donna e  nella società,  che passava attraverso la partecipazione alle scelte da fare, per mutare e fare evolvere la realtà... nonché,  con la nascita di nuove relazioni interpersonali e collettive, che con l'esplosione del movimento femminista, veniva meno, non solo la concezione patriarcale, ma anche ogni possibilità di essere gelosi della propria/o partener   .

 Il Movimento femminista degli anni 70 ha dato un formidabile contributo all’analisi della composizione di classe, intrecciandola con quella  dell’oppressione di genere.

All'epoca erano molto rari casi di femminicidi, il bullismo, le violenze sessuali. Per i giovani di allora  non esisteva lo "spazio/tempo", tutto era subordinato alla centralità del progetto di cambiamento... non esisteva più la priorità della famiglia e tantomeno dell'individuo. Era la fabbrica, la scuola, i costumi, la famiglia , lo Stato,  che andava cambiato  collettivamente.

 Gli anni 70 non sono stati solo anni di piombo :

 La centralità delle battaglie svolte nei luoghi di lavoro, nelle scuole, nei territori e generale , venivano sviluppate collettivamente... la presenza davanti i cancelli delle fabbriche era costante , giorno e notte.
 
La maggioranza  dei giovani degli anni 70, avevano un desiderio profondo ed una passione viscerale finalizzata a sviluppare la lotta con il conflitto permanente finalizzato cambiare la società... ed ogni conquista del movimento operaio/studentesco/femminista , era solo un nuovo punto di partenza per fare ulteriori conquiste fino a voler governare anche politicamente l'Italia.
 
Per molti giovani della mia generazione, gli strumenti di partecipazione ed i diritti dei cittadini, conquistati soprattutto negli anni 70, accrescevano anche la cultura individuale e collettiva di tutti i soggetti subordinati, i quali  si sentivano impegnati a compiere una missione: quella di dover cambiare la società, superando il capitalismo  eliminando la mercificazione “dell’operaio massa”, lo sfruttamento dell'uomo sull'uomo e solo così  si sarebbe abolito anche il patriarcato.

 Per circa 15 anni, fino agli inizi anni Ottanta, i lavoratori italiani erano forti dentro le fabbriche e con la CGIL , anche  capaci di contrattare le scelte dell'organizzazione del lavoro e quelle industriali, capaci di stabilire il come e per cosa si lavora.

Le origini del riflusso: 

   Purtroppo la battaglia per il cambiamento della società, negli anni successivi  è fallita  perché si è scontrata con i poteri forti economici e speculativi, con le forze della reazione USA che hanno utilizzato tutti i mezzi per sconfiggere il movimento di lotta, con la strategia di Stato detta "della tensione" fatta di bombe, attentati, connubio con mafia, Servizi segreti,  CIA, P2 etc...

 
Successivamente i processi mediatici sviluppati soprattutto nel ventennio Berlusconiano, l'uso del web, di spettacolarizzazione , personalizzazione , della politica , hanno svuotato il senso tradizionale dei meccanismi di rappresentanza collettiva tramite i Sindacati  i partiti, i movimenti organizzati.

 Con la nascita del partito azienda “Forza Italia,” è iniziato un grande martellamento ideologico che attraverso varie strategie manipolatrici, per oltre 30 anni hanno utilizzato a "man bassa", la stampa TV, economisti ben pagati, politici  di destra (ed anche quelli che si consideravano di Centrosinistra) hanno iniziato a dire: i sindacati hanno troppo potere, i lavoratori con  contratti a tempo indeterminato sono dei privilegiati, i pensionati rubano il futuro ai giovani andando in pensione troppo presto, la sanità pubblica è insostenibile costa troppo allo stato; gli ammortizzatori sociali alimentano il parassitismo dei disoccupati (oggi il reddito di cittadinanza) crea furbetti che preferiscono non lavorare, lo stato non deve gestire le imprese e le aziende pubbliche e i beni pubblici vanno privatizzati, ecc...;

Questo continuo lungo martellamento ideologico, è servito per svendere aziende pubbliche e pezzi di Stato, fare delle "riforme" che in realtà sono state controriforme , come quelle sulle pensioni, sanità, scuola, mercato del lavoro, salari, ecc... mettendo al centro la validità del "libero mercato" nella globalizzazione mondiale . Esso assieme ai processi di ristrutturazione e delocalizzazione delle aziende, è servito per svendere indebolire il movimento operaio , le OO.SS. , a favore del padronato e a fare nascere la cultura egoista  …   che ha agevolato la divisione e conflitto dei poveri contro i poverissimi a vantaggio delle classi borghesi straricche.

Il regime liberista, patriarcato  ed i femminicidi :

Così a partire dalla fine degli anni 80   è finita la mediazione tra capitale e lavoro, ed è stato messo al centro  dei “valori” della società,  la validità del massimo profitto nel  "libero mercato" nella globalizzazione mondiale , fino a costruire un regime fondato sul liberismo , spostando immense ricchezze dai ceti medio bassi ai ceti più ricchi, con un cambiamento anche culturale fondato sull’individualismo del più forte contro i più deboli, che assieme ai   Talk Show, alla TV spazzatura, ai social,  hanno costruito il consenso ad un regime con i governi al servizio del potere economico/finanziario,   fondato sulla speculazione, sulla corruzione, sulla sopraffazione, sull'individualismo e sull'egoismo, sulla violenza, rilegando ancor più il ruolo delle donne ai margini della società, fino a fare andare al governo del Paese gli eredi del fascismo di Almirante e Mussolini, i quali stanno affossando la democrazia rappresentativa con la “schiforma della giustizia” e il “premierato forte”.

Inoltre, progressivamente anche  lo Stato Nazione  ha perso la sua sovranità delegandola ad organismi transazionali privi di legittimazione democratica, quali la banca mondiale, la BCE, il FMI, la NATO , con il mercato globale che è sfuggito ad ogni controllo politico ed ha imposto lo smantellamento dello stato sociale.

Occorre quindi capire che anche quello che avviene oggi:  la violenza, i femminicidi, il bullismo,  sono in gran parte  figli del “Riflusso” , di ciò che è avvento nel nostro Paese a partire dalla metà degli anni 80 , come sopra illustrato . Di fatto è stato applicato lo slogan della Thatcher “ non esiste la società, esiste solo l’individuo”.

  Oggi  chi detiene il potere di governo ed economico , concepisce la libertà  come quella del comando  dei più forti contro i più deboli a tutti i livelli della società.

 In questo quadro  i femminicidi come gli stupri, le violenze, il bullismo,  aumentano ed avvengono in un contesto generalizzato  di  grave regressione e degrado culturale,  sociale e  civile,   con la  crescita  di una nuova “cultura” di destra  basata sul comando e non sulla ragione ne tanto meno sulla condivisione

Il femminismo odierno :

E’ evidente che oggi anche il femminismo ha perso la sua forza di attrazione e cambiamento.  Il Patriarcato, più che mai,  è in relazione  al potere delle classi dominanti su quelle subordinate.

Occorre quindi riconoscere che   le radici patriarcali del sistema capitalista  vigente  anche prima degli anni 70,  non sono  mai state recise  del tutto, ed anzi i capitalisti,  hanno cavalcato con profitto le opportunità offertagli dal movimento femminista  integrando migliaia di donne nei processi produttivi, riproduttivi, comunicativi, assistenziali, ma sempre mantenendo bassi i salari inferiori a quelli dei maschi  e spesso peggiorando la loro vita.  

Anche i processi che le donne soprattutto di destra, definiscono di emancipazione, con una minoranza di donne cooptata ai livelli superiori delle gerarchie economiche e politiche , si rivelano più formali che reali.

 Credo che oggi esista una stretta relazione tra la violenza contro le donne,   di chi è pronto ad ammazzare l’oggetto dei suoi desideri se gli sfugge… e  la violenza che avviene all'interno dei luoghi di lavoro, dove spesso gli imprenditori tolgono le protezioni sui macchinari al fine di produrre di più e fare più profitti con un notevole aumento dei morti sul lavoro, come è avvenuto anche con Luana , una ragazza di 22 anni, in un fabbrica Pratese , risucchiata da un orditoio perché gli avevano tolto i dispositivi di protezione per produrre di più. Entrambe queste violenze fanno parte del medesimo sistema.

Se è vero come è vero che il Patriarcato è in relazione  al potere delle classi dominanti su quelle subordinate, a mio parere, anche femminismo odierno deve attrezzarsi alla nuova realtà sapendo che oggi più di ieri, c’è  una violenza di Stato, con  la Meloni e  l’estrema  destra al governo , che non  solo non affrontano le gravi problematiche sociali, civili e culturali dei cittadini, ma vedono i cittadini come persone a cui carpire il consenso… ed in genere   quando parlano dicono cose false e banali che evidenziano molta   impreparazione nel merito delle tematiche che affrontano . Lo fanno utilizzando tutti  mass-media a loro disposizione ed  anche se dicono “cazzate”  finiscono per ottenere il consenso di molto pubblico televisivo  che non riesce più a discernere il vero dal falso, il  bene dal male, lo sfruttato e lo  sfruttatore… e comunque le loro leggi sono sempre dettate dai detentori del capitale economico e  speculativo finanziario.

A mio parere anche se il movimento femminista continua ad esistere con  “Non Una di Meno“donne in rete contro la Violenza” “Centro Antiviolenza Luna” che continuano a battersi contro tutte le facce che assume il Patriarcato. Sono  Associazioni      sicuramente nobili    che però restano  del tutto insufficienti minoritari nel nostro Paese.

Penso che  un vasto Movimento contro la violenza sulle donne,  possa svilupparsi solo se assieme ad altri movimenti e soggetti politici si pone l’obbiettivo di “rilanciare una battaglia per  una alternativa radicale al sistema capitalista oggi governato dalle destre , su un preciso  progetto economico, sociale, civile, politico, culturale … perché non può esservi una lotta contro il patriarcato, se contemporaneamente non c’è una forte lotta di classe, perché il patriarcato è anche, il prodotto della società capitalistica che basa il proprio potere sullo sfruttamento delle risorse e delle persone e sulla manipolazione delle menti, sulla regressione culturale e civile.

La violenza è nel sistema e scelte di classe :

Nella  realtà odierna il Patriarcato cresce assieme   alla violenza di classe, presenti a partire dalle sfere governative  che agiscono  a favore dei più ricchi e dei poteri forti contro i più deboli. Esiste  una violenza , egoista, cattiva, con  il mito del più forte contro i più deboli, dell’individualismo,  del pretendere di essere liberi di fare tutto ciò che conviene senza minimamente curarsi del male che può fare all’altro… quindi liberi anche di i corrompere, sfruttare, rubare, stuprare, bullizzare, uccidere…Fanno leggi finanziarie violente  a favore dei ricchi  e speculatori, sempre contro chi lavora ed i pensionati…  e a chi osa protestare  fanno leggi  come la  n. 1660 violente  per reprimere il dissenso.   
 

Come affrontare la realtà ?

Penso quindi che sia  necessario affrontare questa nuova realtà, ma per    affrontarla   non basta (anche se è utile)  fare qualche sciopero generale episodico… , Serve una discontinuità storica di tutta la sinistra politica e sociale, capace di dare seguito alle manifestazioni per la Pace  (che oggi sembra già rifluite ) ,  andando a  riprendere   come negli anni 70, la centralità delle battaglie da  svolgere nei luoghi di lavoro, nelle scuole, nei territori e generale .  su un progetto rivendicativo e politico alternativo al capitalismo devastante in atto, con un conflitto  collettivo di lunga durata fino alla riconquista di tutti i diritti sociali persi compresa la scala mobile ed il cambiamento politico del sistema imperante.

Solo allora chi è deluso può ritornare a fare politica attiva e anche tornare a votare. Oggi i movimenti, i partiti di sinistra, gli intellettuali, chi ha un pensiero razionale,  sulla realtà di classe esistente, deve sapere che più che spenderci in “battaglie” elettorali, è necessario organizzare il conflitto di classe… e ricostruire rapporti di forza necessari a tutti i livelli finalizzati ad    ottenere anche una trasformazione del sistema vigente , l’uguaglianza economica, sociale, sessuale ed etica, con la fine dei femminicidi .

 

 Umberto Franchi  Ex Dirigente Sindacale CGIL - 12  novembre 2025

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