Come è noto con la proposta di Trump/Putin, basata su 28 punti in
merito alla guerra tra Russia e Ucraina, costringe Zelensky a dare una
risposta in tempi brevi, anche se continua ad appellarsi alla NATO/UE ,
con i Paesi UE che considerano la proposta solo una base di partenza,
provando a chiedere alcune modifiche . Ma Zelensky sarà costretto
comunque a ad accettare la proposta che a mio parere vedrà poche
modifiche, perché a Trump oggi interessa sciogliere i nodi della
contesa imperialista , cercando una alleanza con Putin per tentare di
emarginare la Cina.
Il Presidente USA che è notoriamente incoerente ed inaffidabile,
sembra però puntare ad un nuovo equilibrio sul Piano geopolitico
mondiale che tenga anche conto del fatto che la realtà sul campo di
battaglia non da molto scampo all’Ucraina. L’Europa richiamata in causa
con i “volonterosi”, ha però di fatto giocato tutte le sue carte
fondate sulla deterrenza a sanzioni perdendole, e non può cambiare
nella sostanza la bozza di accordo USA/RUSSIA ne tanto meno le sorti
della guerra.
Ma perché siamo arrivati a questa situazione con centinaia di miglia
di soldati e civili morti da ambo le parti , ed alla fine vi sarà un
accordo che poteva essere fatto in modo migliore per l’Ucraina
all’inizio della guerra?
Come sappiamo la contesa parte da lontano.
Il primo aprile del 1991 in una riunione a Praga venne formalmente
sciolto il Patto di Varsavia, con l’impegno da parte degli USA/NATO a
non far mai entrare i Paesi che facevano parte del Patto di Varsavia
nella Nato . L’impegno è stato del tutto disatteso nel 1999 con
l’adesione alla Nato da parte di Polonia, Ungheria e Cecoslovacchia;
Nel 2004 hanno aderito alla Nato altre sette nazioni, Bulgaria,
Romania, Lituania, Estonia, Lettonia Slovacchia, Slovenia , nel 2009
Albania e Croazia,, nel 2017 il Montenegro, nel 2020 la macedonia del
Nord.
Con queste adesioni la Russia veniva accerchiata e minacciata dalle
armi anche atomiche della Nato. E’ in questo contesto, che a partire
dall’ottobre del 2013 , gli USA/NATO, fomentarono anche la protesta
condotta soprattutto da bande paramilitare naziste contro il
Presidente Ucraino Viktor Janukovyc (eletto in libere elezioni nel
2010) perché era contrario ad entrare nella Nato ed a firmare una
accordo di Associazione all’Unione Europea . Gli scontri portarono nel
febbraio 2014 alla destituzione del legittimo Presidente con l’elezione
falsa di un presidente fantoccio, Oleksandr Turcynov, filo USA/NATO/UE
.
In questo contesto la maggioranza della popolazione Russofona del
Donbass, il 27 aprile del 2014 ,proclamarono un referendum per
l’indipendenza da Kiev, ed seguito del referendum vinto, venivano
proclamate le repubbliche popolari del Donbass (Donetsk e Lugansk) con
un tipo di governo legato al precedente sistema Sovietico e filorusso.
Indipendenza che fu negata dalle forze nazionaliste Ucraine le quali
iniziarono i bombardamenti contro le milizie del Donbass.
Dopo alcuni mesi di scontri ci furono gli accordi di Minsk. Essi
risalgono al 5 settembre dl 2014 e 11 febbraio 2025 e furono firmati
dai Capi di Stato dell’ Ucraina, Russia, Germania, Francia, sott o
l’egida dell’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione Europea
(OSCE).
Gli accordi prevedevano l’immediato cessate il fuoco tra le
repubbliche del Donbass popolate da russofoni (80% della popolazione) :
quella popolare del Doneck e repubblica popolare di Lugansk, una zona
smilitarizzata profonda 30 KM, nonché l’autonomia delle due regioni con
uno Statuto tipo quello esistente in Italia per il Trentino Alto Adige a
(Statuto Speciale) attraverso elezioni nel Donbass .
Ma l’Ucraina dopo circa un anno dagli accordi di Minsk , incalzata
dai gruppi paramilitari fascisti, ha in data 2 dicembre del 2014, fece
una legge dove stracciava gli accordi di Minsk, negando l’autonomia
politica alle due regioni previste negli accordi e ripreso a sparare
contro gli autonomisti separatisti del Donbass.
Anche ad Odessa vi furono azioni dei nazisti Ucraini . Esse
iniziarono a gennaio 2014 contro la maggioranza della popolazione i
russofona che reclamava la parità dei diritti come gli Ucraini , ma
il nuovo governo Ucraino appoggio i neonazisti i quali il 2 maggio del
2014 ad Odessa incendiano la casa dei sindacati dove erano rifugiati i
filo russi e bruciarono vivi 192 persone .
E’ in questo contesto che la Russia reagisce .
In questo quadro la Russia percepisce il pericolo di accerchiamento
con la possibilità che dopo tutti i Paesi ex Patto di Varsavia anche
l’Ucraina entri nella Nato , con uno stato, che non mantiene più una
neutralità tattica fra due superpotenze, per scongiurare possibili
conflitti, ma una sgradita espansione occidentale nel suo campo di
influenza geopolitica, che porterà la Russia prima nel marzo del 2014 a
sostenere un referendum vinto da coloro che volevano l’annessione alla
Russia e successivamente ed annettere la Crimea nella Federazione
Russa.
I Paesi della Nato mentre non riconobbero l’esito del referendum
svolto in Crimea e risposero all’annessione della Crimea alla Russia,
cercando di accelerare l’adesione dell’Ucraina alla Nato, dando così il
pretesto alla Russia ad invadere l’Ucraina nel febbraio del 2022.
Ora, all’inizio della guerra di invasione da parte della Russia
dell’Ucraina , nel marzo del 2022, era possibile arrivare ad un accordo
basato su tre punti centrali: la rinuncia di Kiev ad entrare nella
Nato, lo scioglimento delle bande paramilitari naziste ucraine, il
rispetto dell’all’accordo di Minsk con l’autonomia del Donbass
attraverso uno Statuto Speciale tipo quello esistente nel Trentino Alto
Adige.
Zelensky in un primo momento sembrava convinto di poter fare un
accordo, ma successivamente si fece convincere dall’allora primo
ministro Inglese Boris Johnson e dai falchi UE, USA e Paesi Baltici
della Nato, sulla necessità di continuare con la guerra pensando di
indebolire e sconfiggere la Russia attraverso le 19 sanzioni economiche
intraprese della UE ed il mastodontico piano di riarmo fatto dall’Europa
anche in funzione del sostegno a Zelensky .
Credo quindi che Zelensky la dignità l’abbia persa quando si fece
convincere da Inghilterra, USA , UE, NATO di continuare a fare una
guerra per procura pensando di indebolire e sconfiggere la Russia.
Oggi Putin ha disfatto la resistenza Ucraina, conquistando quasi
tutto il Donbass e assieme a Trump può chiedere la resa a Zelensky
indebolito non solo sul campo militare ma anche dalla banda di
corrotti e ladri del suo governo che si sono arricchiti con la guerra.
La Russia ,dopo centinaia di migliaia di morti da ambo le parti, non
solo vuole tutte le terre conquistate e la non adesione alla Nato, ma
va oltre la contingenza bellica , chiedendo il disarmo dell’Ucraina e si
ripromette di affrontare qualcosa di più profondo ridisegnando l’ordine
Mondiale.
Perché Trump ha concordato con Putin un Piano di resa senza prima coinvolgere l’Europa ?
Penso che il motivo stia nel fatto che Washington pensa di
convincere Mosca a ripristinare relazioni diplomatiche USA/RUSSIA con
l’obbiettivo di ripristinare il bipolarismo in funzione anti Cina e
India, ma credo che il Multipolarismo andrà avanti perché Mosca ha si
interesse a trattare con gli USA, ma non tanto fino al punto di
ribaltare gli accordi internazionali con i Paesi aderenti al BRICS
tra cui Cina , India, Brasile. Ne la Russia ne la Cina vogliono
rimodellare il mondo a propria immagine, ma il costruire un grande
“partenariato” euroasiatico avendo al suo centro il multipolarismo sia
con la Cina ed altri Paesi, come è anche scritto nel nuovo memorandum
firmato a settembre tra Putin e Xi Jinping .
E L’Europa ?
Non c’è alcun dubbio che la sconfitta degli Ucraina segna anche la
disfatta dell’Europa che dall’inizio dell’invasione Russa non è riuscita
o non ha voluto svolgere alcuna azione diplomatica che portasse ad una
trattativa tra i due Stati in guerra, ma al contrario ha basato tutta
la sua iniziativa finalizzata ad usare la guerra per indebolire la
Russia attraverso ben 19 sanzioni economiche, blocco dei beni Russi
all’estero (mentre contro il genocidio condotto a Gaza dagli Israeliani
non hanno mosso foglia) ed al mastodontico riarmamento Europeo in
vista di una possibile entrata in guerra contro la Russia.
Credo che per gli Europei il disastro sia ancora peggiore di quello
degli Ucraini e non potrà essere mascherato da presunte modifiche alla
bozza di accordo.
I miliardi buttati nel pozzo della guerra Ucraina , i danni ed i
costi accollate alle popolazioni Europee , causati dal blocco
dell’energia proveniente dalla Russia.
L’Europa segna una disfatta perché paga per i suoi calcoli errati,
per la sua inettitudine e credo che la Presidente Ursola Von der Leyen
assieme a tutta la Commissione Europea dovrebbero dimettersi .
Umberto Franchi 25 novembre 2025
Estratto da www.lavocedilucca.it/post/22480/la-resa-dell---ucraina--la-disfatta-dell---europa---una-storia-che-viene-da-lontano.php