Il Turismo a Lucca

di C.Cristofani

Se nel 1990 i turisti erano 1990 435? milioni?, nel 2030 se ne prevedono circa 2 miliardi.

Come può una città attirare parte di questi flussi?

E come può riuscirci una piccola città, come Lucca, schiacciata tra i fondamentali poli turistici toscani di Pisa, Siena e Firenze?

Le classiche città del Grand Tour infatti non hanno bisogno di promozione, ma già pagano gli effetti negativi del turismo di massa sul loro tessuto urbano:

-prezzi eccessivi nel settore immobiliare;

-ristorazione di scarsa qualità;flussi caotici

-solo in certi punti di pregio;

-inefficiente raccolta dei rifiuti.


La domanda giusta per avviare un sostenibile sviluppo economico basato sul turismo allora è: quale tipo di turismo vuole la città per posizionarsi nel mercato turistico?


E' chiaro che viste le dimensioni della nostra non dovremo andare a cercare il povero turismo itinerante organizzato mordi e fuggi sui bus provenienti da paesi esteri . Quel turismo che sta distruggendo l'ambiente culturale e storico cittadino. Non deve essere il numero di visitatori il più grande possibile - magari per un giorno - ma la loro qualità e la loro permanenza in città. Lo si è detto centinaia di volte, dimenticando però, già noi stessi per primi, l'obiettivo che ci siamo prefissato; Il turismo a Lucca, città satura di storia, arte, cultura deve esser meta di pochi ma qualificati turisti. Non quelli che vanno sugli scalini delle chiese a mangiare la pizza od il panino, non quelli che arrivano alle 10 e ripartono alle 16. Né tantomeno quelli che arrivano per eventi musicali straordinari che durano poche ore e lasciano dietro di loro solo spazzatura. Questi eventi possono essere trasferiti in altro posto sempre vicino alla città. Ma non in città!


Lucca si deve proporre al suo target tramite nuovi strumenti di comunicazione al grande pubblico internazionale: location di film che diverranno famosi, presenza sui canali tv con documentari fatti ad-hoc per un monumento, una mostra, un evento culturale. Usare sapientemente i "travel blogger" (ricordate "Turisti per caso?) che poi descriveranno al loro pubblico la nostra città con importanti risultati, magari invitandoli per un soggiorno gratuito di qualche giorno in città (io ho un travel blog "Ricordi in Valigia" e almeno una volta al mese ricevo un invito per un soggiorno "tutto compreso" da tutte le parti sia d'Italia che d'Europa...), queste sono le nuove vie da battere per scegliere il nostro turista.

Oppure, meglio ancora, uno si affida ad un manager specializzato in turismo istituzionale  (tutta la riviera romagnola a suo tempo scelse questa via ed i risultati si vedono) che fa una specie di busines plan andando a stanare il nostro cliente ideale con gli strumenti più adatti.


All'assessore al turismo non è che possiamo affidare, senza dargli alcun aiuto, in questo compito ultraspecializzato. Altrimenti per anni ancora continueremo a parlare di quattro mesi di stagione morta, di eventi musicali di massa fortemente attrattivi che però lasciano sul territorio solo le briciole di grandi arricchimenti per pochi a discapito dell'immagine della città che passa da città storica di qualità (per ora) a città/suk in concorrenza con altre 10.000 di basso profilo e bassi prezzi.


L'evento proposto dall'assessore al turismo di portare il carnevale di Viareggio sulle Mura va proprio in questa direzione: riempire per un giorno la città di gente che viene dalla Garfagnana, dal Pesciatino e dal Pisano, magari funzionerebbe anche ma è questo quello che vogliamo? è questo che Lucca si merita?


Lucca, in definitiva, la preferisco vuota dalla gente con sandali e calzini o zaino.


Magari sarà un danno economico momentaneo ma la preserveremo per quando gli amministratori avranno deciso cosa farne ed avranno trovato le persone per definire e compiere il progetto.




ps.: se accordi di collaborazione con altre città per richiamare turismo di qualità si deve fare, lo si faccia con chi è almeno al nostro livello: una sinergia con Siena sarebbe l'ideale, per esempio, e non con Pisa che ci cannibalizza.


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