"La difficoltà
nell’assumere i conducenti di linea, si va ad aggiungere ai numerosi
disservizi già più
volte segnalati - premette Nicola Da San Martino, segretario provinciale
Fit Cisl -. Un fenomeno mai finora rivelatosi, frutto evidente di una
razionalizzazione richiesta
dalla Gara regionale e finita fuori controllo nel lunghissimo arco di
tempo che ha richiesto
l’assegnazione.
La ricerca esasperata del risparmio ha prodotto inevitabilmente
opprimenti condizioni di lavoro e
retribuzioni inadeguate, dirottando quindi i possessori dei requisiti
verso il turismo o autotrasporto.
Fenomeno tanto grave da indurre i Gestori a promuovere una Academy,
attingendo anche ai canali
Caritas, finalizzata alla ricerca, sostegno e formazione di eventuali
candidati, da inserire in Azienda
a fine percorso". "Un progetto ripreso e promosso con entusiasmo da vari
politici, non ultimo
l’Assessore Baccelli, che invece di farsi delle domande sulle cause di
questa inquietante situazione,
rompe il silenzio che lo ha contraddistinto per un decennio, facendosi
paladino dell’utenza senza
nemmeno prima tentare di giustificare scelte politiche discutibili delle
quali è stato partecipe - sottolinea il referente provinciale Fit Cisl -
.
Forse serve ricordare che la professione di conducente di linea oltre
che alle capacità di guida e la
conoscenza del territorio, richiede anche una predisposizione personale a
saper interagire con il
pubblico. Caratteristiche indispensabili e non facilmente riscontrabili
in tutti i pretendenti. Già negli
ultimi anni il limitato numero di candidati ha impedito accurate
selezioni, producendo in alcuni casi
risultati non proprio auspicati.
Abbiamo peraltro la sensazione che l’associare il progetto Academy al
fenomeno sociale, che
evidentemente Caritas rappresenta, altro non sia una che una forma di
propaganda morale per
nascondere evidenti errori programmatici". "Il trasporto pubblico da
tutti riconosciuto come settore strategico fondamentale per la difesa
dell’ambiente - conclude Nicola Da San Martino - , per essere funzionale
non ha bisogno di iniziative o provvedimenti di facciata ma
della massima attenzione politica e soprattutto di risorse adeguate agli
obbiettivi, il contrario di
quanto fatto negli ultimi decenni".