Proposta di risoluzione di Fratelli d’Italia: “Abbiamo
rilanciato l’idea di una grande diga sul fiume Merse che potrebbe
fornire decine di milioni di metri cubi di acqua alla popolazione ed
alla agricoltura della Toscana del Centro sud”
Firenze 09/11/2022 – “L’emergenza idrica incombe già sul 2023,
i livelli di accumulo che l’Autorità idrica toscana ci dice che ad oggi
sono stati raggiunti, e che si raggiungeranno a primavera, sono molto
bassi. La Regione Toscana chiese l’emergenza nazionale che fu
dichiarata, con decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, lo
scorso 1 settembre: sono arrivati 4,3 milioni di euro che
andranno per opere più o meno ordinarie, dalle autobotti al recupero di
alcuni pozzi. Senza però affrontare questioni fondamentali nell’ambito
dell’approvigionamento idrico a scopo domestico, agricolo e industriale,
ovvero un uso plurimo della risorsa idrica. Da una parte dobbiamo
incentivare la lotta a perdite e sprechi, che in Toscana
ammontano a circa 178 milioni di metri cubi all’anno, e solo 38 milioni
di queste perdite vengono poi recuperate; dall’altra parte è necessario
irrobustire il sistema di invasi piccoli, medi e grandi che affianchino
Montedoglio e Bilancino. La regione deve coordinarsi con il Governo e
con gli altri enti che si occupano di acqua ad ogni livello” dichiarano i Consiglieri regionali di Fratelli d’Italia Alessandro Capecchi, vicepresidente della Commissione Ambiente e Territorio, e Vittorio Fantozzi che hanno lavorato ad una proposta di risoluzione rivolta alla Regione. Fratelli d’Italia aveva chiesto nei mesi estivi una comunicazione alla Giunta sulla crisi idrica.
“Abbiamo rilanciato l’idea della grande diga sul Merse, nel
grossetano, che potrebbe fornire decine di milioni di metri cubi di
acqua alla popolazione ed all’agricoltura della Toscana del Centro sud,
un grande invaso localizzato nella pianura del torrente Feccia,
esattamente nella confluenza tra il torrente Feccia ed il fiume Merse,
il cui progetto è confermato dall’Autorità della pianificazione
distrettuale, che permetterebbe di mettere in sicurezza il sistema
idrico anche per la zona costiera e la maremma grossetana. A questa idea
il Presidente Giani ha dato la propria disponibilità, fermo restando la
necessità di un confronto con gli enti locali del territorio”
sottolineano Capecchi e Fantozzi.
“Chiediamo alla Regione di promuovere l’uso sostenibile della risorsa idrica –spiegano Capecchi e Fantozzi- Per l’utenza domestica,
attraverso una capillare informazione sugli strumenti per il risparmio
idrico, partendo dall’utilizzo dei riduttori di flusso applicabili ai
rubinetti. Per fini agricoli, attivando, tramite il
sistema del credito toscano, misure di incentivazione finanziaria
destinate alle imprese e agli imprenditori agricoli per l’acquisizione e
l’installazione di sistemi di recupero e riuso delle acque con
riduzione dell’incidenza sulla risorsa idrica idropotabile o su falde e
pozzi. Per quanto riguarda l’utilizzo a fini industriali,
prevedendo una mappatura dei prelievi dell’acqua di falda e sorgente,
incentivando le conseguenti azioni per la loro riduzione anche
attraverso l’utilizzo di acqua depurata; prevedendo l’istituzione di un
fondo straordinario per fronteggiare gli interventi di emergenza”.
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