La democrazia nelle assemblee di base del congresso CGIL

    XIX CONGRESSO DELLA CGIL: IL MERITO , IL METODO E LA DEMOCRAZIA SINDACALE NELLE ASSEMBLEE DI BASE



Il congresso della CGIL, si tiene in una realtà sociale fatta di 5,6 milioni di poveri assoluti, 12 milioni di poveri relativi;  salari medi del 3% inferiori a quelli percepiti 30 anni fa; pensioni di fame  (36% sotto 1.000 euro al mese) decurtate negli ultimi 10 anni del 15%;  le tariffe (gas, luce, acqua)  sono triplicate, i prezzi dei generi alimentari raddoppiati;  l’inflazione è al 12% mentre i salari vengono incrementati del 3% con i rinnovi contrattuali e  le pensioni dell’1,9%; il lavoro è precario, flessibile  frantumato con 1.400 morti sul lavoro ogni anno ; il fisco  che in dispregio dell’art.53 della costituzione, continua ad essere  ridotto  ai ricchi e non ai lavoratori e pensionati incrementando le disuguaglianze; la scuola che non fa formazione ma è in funzione dell’impresa con gli studenti che devono fare formazione lavorando gratuitamente ed alcuni di lor sono morti sul lavoro, ecc...

Il governo Meloni  toglie ai poveri , ai pensionati, per dare ai ricchi. Ha deciso di tagliare 3,7 miliardi alle pensioni per ridurre le tasse agli autonomi ricchi con la flat tax , ha deciso di non finanziare la sanità pubblica destinando 2 miliardi per il caro energia,  lasciandola allo sfascio. Anche il reddito di cittadinanza che da agosto verrà tolto a quasi 800.000  persone,  aumenterà la fascia dei poveri assoluti  . Inoltre il governo ci  sta trascinando sempre più dentro una spirale di guerra dagli esiti imprevedibili e ci si chiede di aderire a una economia di guerra  collocandosi  in piena continuità con l’ operato del precedente governo Draghi, e più in generale con  gli esecutivi che in questi anni ci hanno chiesto di pagare con l’austerità .

In questo contesto si tiene il XIX Congresso della CGIL, CON DUE DOCUMENTI ALTERNATVI:  QUELLO N. 1  “IL LAVORO CREA IL FUTURO”CHE A LUGLIO SCORSO FU VOTATO A MAGGIORANZA DAL DIRETTIVO CGIL ... E QUELLO N. 2 “LE RADICI DEL SINDACATO” CHE FU VOTATO DA UNA MINORANZA SEMPRE DEL DIRETTIVO NAZIONALE CGIL

Mi è stato chiesto di fare parte di una Commissione di Garanzia Congressuale Territoriale della CGIL di Lucca  e proposto di effettuare diverse assemblee congressuali, per illustrare ai lavoratori e pensionati,  il  documento n. 2 “Le  Radici del Sindacato” che è alternativo a quello di maggioranza.

Personalmente , essendo in pensione, non sono interessato ad essere eletto  negli organismi dirigenti della CGIL... e quindi a candidarmi per il congresso e successivamente per il Direttivo CGIL, ma dopo 40 anni di impegno costante a favore dei  lavoratori e di lotte nelle fabbriche , nei territori, nel Paese ed anche  all’interno della stessa CGIL...  in difesa dei lavoratori e per cercare di cambiare il meccanismo capitalistico di sviluppo e  la società  ... mi fa veramente male vedere come è  ridotta oggi  la condizione dei lavoratori e ceti subordinati... mi fa male vedere la burocrazia  finalizzata al mantenimento di se stessi o carrieristica , fortemente presente anche nella   CGIL, che la porta ad essere amorfa.... per cui ho deciso d accettare la proposta e di impegnarmi .

LE PROPOSTE DEL DOCUMENTO N. 2 “LE RADICI DEL SINDACATO “, CHE HO PRESENTATO IN 20 ASSEMBLEE IN  DIVERSI LUOGHI D LAVORO ,  SONO ALTERNATIVE  NEL MERITO E NEL METODO RISPETTO A QUELLE PRESENTI NEL DOCUMENTO  N. 1 CHE VEDE COME PRIMO FIRMATARIO LANDINI .

Nelle assemblee svolte per illustrare il documento n. 2 “Le Radici del Sindacato”  Per quanto riguarda Il merito, ho evidenziato il cosa chiediamo e cioè  Cosa significa chiedere che il sindacato CGIL torni alle sue radici recuperando gran parte di quello che ci è stato tolto gradualmente negli ultimi 30 anni    e quindi  la necessità che la CGIL predisponga una piattaforma rivendicativa nei confronti del governo e del padronato sulle seguenti 10 principali proposte e  richieste:

  • Forti incrementi dei salariali e delle pensioni medie/basse;
  • Ripristino della scala mobile al fine di recuperare almeno il 70% del salario eroso dall’inflazione;
  • Un sistema fiscale con criteri di progressività come stabilito dalla Costituzione, che riduca le tasse ai ceti medio/bassi ( lavoratori subordinati e pensionati) e le aumenti ai ceti ricchi;
  • Cancellazione della legge Fornero e del sistema contributivo con il ripristino del sistema retributivo, nonché la possibilità di andare in pensione con 40 anni di contributi e 60 di età;
  • Abolizione del lavoro precario attraverso la cancellazione della “legge Biagi e delle 45 forme di lavoro precario in essa previste;
  • il Ripristino dell’art. 18 dello Statuto dei Lavoratori;
  • Ripristino dei 37 miliardi tagliati negli ultimi 16 anni alla sanità pubblica al fine di renderla funzionale nella prevenzione e cura ;
  • Abolizione della norma scolastica che prevede la possibilità di “formare” gli studenti mandandoli a lavorare gratuitamente;
  • Blocco delle tariffe, bollette e prezzi con il ritorno a quanto esisteva prima della pandemia e la successiva speculazione ;
  • Riduzione degli orari di lavoro a 32 ore pagate 40
Ai lavoratori e pensionati ho anche detto che a nostro parere bisogna cambiare anche nel metodo e le forme di lotta . Quindi nel nostro documento chiediamo che il sindacato  CGIL  torni a sviluppare la partecipazione ed il conflitto con:

  1. La necessità che le proposte della piattaforma rivendicativa della CGIL siano discusse nelle assemblee da tutti i lavoratori e pensionati, con la possibilità di essere emendate dai medesimi ;
  2. Che successivamente venga aperto un tavolo di confronto con il governo ed il padronato, dopo l’approvazione della piattaforma rivendicativa,  ed in caso di risposte negative iniziare a sviluppare forme di lotta e mobilitazione nelle aziende e nelle piazze ed a livello generale ,  con scioperi e manifestazioni fino a quando non ci sia una ipotesi di accordo soddisfacente;
  3. Che l’ipotesi di accordo prima di essere firmato dalla CGIL , debba essere discussa in assemblea con i lavoratori e l’accordo va firmato successivamente solo se c’è l’approvazione dei lavoratori e pensionati.
Nella mia vita sindacale ho fatto d tutto... agli inizi degli anni 70 giovane ventenne ero responsabile provinciale dei tessili e calzaturieri; dopo dei chimici; successivamente negli anni 80/90 ho fatto il segretario dei chimici CGIL Regionale Toscana;  per due anni ho svolto  il coordinamento Europeo dei grandi gruppi chimici (CAE)  con sede a Dusseldorf  in Germania; ho fatto il responsabile della prevenzione e sicurezza ambientale in Toscana nonché componente del Dipartimento prevenzione e sicurezza della CGIL Nazionale; Sono tornato a Lucca alla fine degli anni 90 perché la FIOM era divisa e si stava disgregando ; per 8 anni  ho fatto il segretario della FIOM provincia di Lucca e riunita  politicamente e con una crescita di iscritti del 40% ;  ho perfino fatto per 8 anni, il Presidente del Comitato di Garanzia Statutaria della CGIL Toscana ...;  ed infine   sono  tornato ad occuparmi  a livello Confederale, di  come organizzare sindacalmente  i lavoratori delle aziende artigiane e piccole aziende in provincia di Lucca , sapendo che il grosso dei lavoratori dipende da piccole aziende ... e che sono soprattutto loro che come sindacato  dobbiamo cercare di tutelare.

Ritengo quindi   di essere  “ abbastanza navigato” e di conoscere bene, in profondità  la macchina della CGIL...  ma ancora non avevo visto una CGIL , come in questo congresso... con i gruppi dirigenti  tutti protesi a difendere se stessi per non cambiare e continuare sostanzialmente  come prima, nonostante l’emergenza sociale in cui siamo sprofondati.

In questo contesto come gruppo minoritario di presentatori del  documento ”Le Radici del Sindacato”  abbiamo dovuto fare i conti  con il fatto che la stragrande  maggioranza dell’apparato CGIL  è schierato sul primo documento a firma Landini , con la quasi totalità  dei funzionari schierati in modo tale da blindare le votazioni a favore del documento di maggioranza ed  attraverso l’interpretazione, di un regolamento congressuale che penalizza la componente di minoranza...  e con un  metodo di fare le assemblee congressuali  e votazioni, peggiorativo rispetto ai passati congressi ... che  giudico poco  democratico e pericoloso sia per i lavoratori e per la prospettiva della stessa CGIL  ..


Ecco cosa è avvenuto :

Prima considerazione riguarda il regolamento congressuale : punto 8.3.3 .

Rispetto agli altri congressi  svolti in precedenza, la Commissione d Garanzia Nazionale ha interpretato, una norma che limita  la possibilità di fare le assemblee  nei luoghi di lavoro per illustrare i due documenti . Essi possono essere illustrati  non più dai lavoratori iscritti alla CGIL,  ma soltanto da coloro che oltre ad essere iscritti , fanno parte  dei direttivi o gruppi dirigenti CGIL.  Ma visto che quasi tutti i gruppi  dirigenti hanno aderito al doc. n. 1 , in questo modo è stato dato un  enorme  vantaggio ai presentatori del documento di maggioranza n. 1 che hanno potuto svolgere tutte le assemblee  in tutti i luoghi di lavoro. Mentre  i promotori del documento 2, (essendo soprattutto RSU) avendo pochi funzionari e dirigenti, hanno visto molto ridimensionata la loro possibilità di svolgere le assemblee congressuali , ed in media le assemblee  che sono state svolte per illustrare il documento n. 2 , sono  meno del 30% rispetto a quelle svolte dai funzionari del documento di maggioranza...  Un mio ricorso (come quelli di altri) alla Commissione Nazionale di Garanzia per permettere anche ai soli iscritti alla CGIL di illustrare il documento n. 2 , sono stati respinti;


Seconda considerazione sul metodo di votazione  :

In quasi tutti i luoghi di lavoro e nelle assemblee SPI, si è attuato il voto differenziato su più giorni , non solo dove si lavora a turno, ma anche dove si lavora in un unico turno giornaliero... e spesso dove  i lavoratori iscritti al sindacato erano tutti presenti nell’assemblea. Questa forma di votazione differita è stata una escamotage di chi dirige la categoria sostenendo la necessità della massima partecipazione ma interpretando in modo sbagliato lo stesso regolamento,  che invece parla solo possibilità di tenere aperta l’urna solo per i lavoratori a turno o pensionati . E’ evidente che questo comportamento è solo “un marchingegno al fine di fare (dopo l’assemblea) pressioni sui lavoratori iscritti (per farli votare il documento di maggioranza n. 1)   da parte del funzionario di categoria o dei delegati  CGIL , quasi  sempre in lista per il documento n. 1...  e comunque, nonostante ciò, in qualche  azienda  siamo arrivati primi come documento alternativo n. 2 ;

Terza considerazione sui nominativi proposti per illustrare il documento n. 2:

A Lucca  alcuni segretari di categoria , hanno respinto il nominativo del presentatore di minoranza impedendogli di partecipare alle assemblee , sostenendo che il suo nome era stato fatto in ritardo rispetto a quanto stabilito dal Contratto di Lavoro, anche se il nominativo era stato fatto 4/5  giorni prima dell’assemblea e in conformità con quanto disposto dal regolamento congressuale. Hanno perfino inventato  articoli inesistenti del CCNL che a loro dire obbligherebbe la categoria a comunicare il nominativo del Dirigente 3 giorni prima , mentre i 3 giorni previsti  nel Contratto riguardano solo la fissazione dell’assemblea e non la comunicazione del nominativo  che basta che venga fatto alla Direzione  in precedenza .

Con   questo atteggiamento, una categoria , ha impedito ad un nostro relatore di partecipare alle assemblee congressuali in ben 4 significative aziende. Tutto ciò è avvento     a fine di fare   illustrare il solo documento di maggioranza e non fare illustrare quello alternativo di minoranza, quindi votare solo quello di maggioranza;

Quarta considerazione sui congressi pensionati SPI:

sempre a Lucca la categoria dei pensionati SPI CGIL , non ha convocando le assemblee congressuali nei territori tramite lettera inviata agli iscritti, sostenendo che il costo sarebbe stato troppo elevato...  lo hanno fatto telefonando ai pensionati iscritti che conoscono mettendo molti di loro anche in lista per il congresso di base per il documento di maggioranza ...   e naturalmente diventa scontato  che la maggioranza di essi votino  il documento n.1... Ma la cosa ancor più scandalosa sta nel fatto che  in tutti i congressi di base le urne sono rimaste aperte per alcune ore nel luogo dove si svolgeva l’assemblea e dopo ‘urna chiusa è stata  spostata nella sede della CGIL per fare votare anche l giorno successivo... naturalmente ciò è avvenuto  con presidente  e commissione elettorale del seggio   composti dai soli  componenti aderenti al documento di maggioranza n. 1, e , visto le nostre esigue forze, senza poter esercitare nessun controllo su quanti vanno veramente a votare,  con la conseguenza che i votanti successivi  “sembra che facciano le code” per andare a votare a volte  triplicano o anche più  rispetto a quelli presenti e votanti nell’assemblea svolta, gonfiando così il risultato ...

Quinta considerazione sulle presenze alle assemblee :

la maggioranza delle  assemblee che ho svolto ( 20 assemblee)  hanno  visto poca partecipazione... ma   gli interventi dei lavoratori sono stati  sempre quasi tutti a sostegno di quello proponevo illustrando i documento alternativo n. 2... Essendo però  i  candidati al congresso quasi sempre   delegati aziendali aderenti al documento di maggioranza n. 1 già messi in lista in precedenza  dal segretario di categoria per essere votati,  ( senza nemmeno che essi avessero letto il documento della maggioranza) influiscono molto sull’esito del voto, inoltre  ... e quasi sempre   l’esposizione del segretario di categoria relatore di maggioranza , si è soffermata non tanto sul documento 1, ma   soprattutto sulle questioni aziendali aperte , parlando dei confronti in atto con la direzione ... con  l’invito a votare per il documento n. 1   anche per poter essere rieletto  continuare a seguirli come Segretario o funzionario rappresentate della Categoria  CGIL... per cui la votazione per di più  differita nelle ore o giorni successivi (come già sopra detto)  le assemblee hanno avuto un esito quasi sempre (ma non sempre)   scontato,  con  la maggioranza dei voti assegnati  al documento n. 1.

Altra  cosa  stravagante sta nel fatto che ad esempio nella categoria degli edili ,  l’assemblea già fissata in un cantiere ed in una determinata località , due giorni prima viene cancellata    dalla categoria,  sostenendo che il cantiere si è spostato  in altra località o  provincia ... e guarda caso dove sono andato io non si è presentato nessuno, ma dove non siamo presenti,  i lavoratori presenti sono più degli iscritti e dai verbali riempiti dal Funzionario di maggioranza risultano che hanno votato tutti  in modo massiccio... e naturalmente  tutti  per il documento n. 1   ;

Sesta  considerazione  sulla commissione di Garanzia Congressuale  :

Essa  è composta a stragrande maggioranza di funzionari aderenti al primo documento. A Lucca su 5 componenti solo 1 fa parte della minoranza (il sottoscritto ) . Ho dovuto effettuare  ben sei ricorsi contro abusi in contrasto con il regolamento  congressuale ... ma dei sei    ricorsi che   ho presentato (ai tre livelli : Territoriale, Regionale, Nazionale)  per richiedere   l’annullamento di assemblee dove non era stato permesso al relatore di minoranza di illustrare il documento ed altre gravi infrazioni al regolamento congressuale..., il risultato è stato che  la CDGT di Lucca li ha respinti tutti senza argomenti validi, con i componenti di maggioranza che si adeguano (a prescindere) alle tesi sostenute dalla Presidente nel respingere il ricorso... la CDGRT  ne ha accolto parzialmente solo uno,  e la Commissione Nazionale  ha respinto i cinque ricorsi presentati.  Addirittura sono stati respinti due ricorsi riguardanti 4 assemblee congressuali significative, dove era stato fatto il nominativo del nostro relatore con 4 e 5 giorni di anticipo . Hanno sostenuto (non il regolamento congressuale) ma un  articolo del  Contratto di lavoro, che riguardava solo i tempi (3 giorni) di preavviso per la fissazione dell’assemblea , sostenendo impropriamente   che i 3 giorni riguardavano anche la comunicazione del Dirigente che fa l’assemblea. Il fatto è smentito dal Contratto il quale sostiene che il nominativo di chi svolge l’assemblea basta farlo in modo preventivo senza indicare i tre giorni,   quindi anche 24 o 12 ore prima sono sufficienti...


Come Area Congressuale di Minoranza, “La CGIL che Vogliamo” , abbiamo richiesto un incontro con il Segretario Generale della CGIL di Lucca al fine di cercare di ricondurre in modo corretto  lo svolgimento delle assemblee congressuali   ponendo  un limite a ciò che stava avvenendo, ma da parte del Segretario Generale , non c’è stata data alcuna risposta.

E’ evidente che  con il suddetto  comportamento di gran parte   dei segretari di categoria o funzionari , nonché   l’impedimento ai soli  iscritti CGIL  di fare le assemblee congressuali per illustrare il documento alternativo , ha fortemente penalizzato la nostra area congressuale e la platea dei lavoratori e pensionati che abbiamo potuto coprire si è ridotta a   meno del 30% , con  un  risultato che non poteva che essere  minoritario...

Ma anche se  la negazione  posta ai relatori non dirigenti di svolgere le assemblee, ed il comportamento sopra elencato,  ha limitato  fortemente la libera espressione di voto , pur tuttavia a Lucca, anche  rispetto  ad altre Province della Toscana , abbiamo ottenuto in alcune categorie  un buon risultato con: il 21,7% nella FLC; il  9,93% nella FIOM; il 8,33% nella FLAI; il 7,21%  nella FISAC; i 6,6% nella SLC.

In questa situazione viene da chiederci : ma ai gruppi dirigenti di maggioranza ,  quanto gli importa della partecipazione alle scelte da svolgere da parte dei lavoratori?... Quanto gli importa  di costruire  una piattaforma rivendicativa che recuperi salario, diritti, pensioni?.. quanto gli interessa sviluppare una   contrattazione attraverso la lotta... il conflitto  al fine di ottenere le richieste effettate nei confronti del governo e padronato ?  Essi esercitano veramente un ruolo di Dirigenti o quello che veramente importa a loro è che non sia mai messo in discussione il proprio ruolo ... la propria prospettiva individuale  ?.

La CGIL del XIX Congresso, vuole essere un  sindacato  che contratta le scelte da fare, nella fabbrica, sul sociale, su diritti, poteri, salari, pensioni , sul fisco ecc., cercando di difendere  a fare avanzare i soggetti da loro rappresentati ?

Da quello che è accaduto nelle assemblee congressuali di base , mi viene  da pensare che  quello che più interessa alla maggioranza dei gruppi dirigenti CGIL oggi è soprattutto ”sopravvivere” ,  salvare se stessi e la loro prospettiva individuale... per cui a volte riescono anche a prendere qualche iniziativa contrattuale, a  fare un bel discorsino ai direttivi o in assemblee dei lavoratori...  ma dopo vivacchiano nel solito tran tran...finendo per gestire solo le ricadute negative sui lavoratori e pensionati, delle scelte  fatte dal padronato e dai governi , nonché un po' di assistenza ...

Anche lo sciopero Regionale in Toscana della CGIL e UIL di 24 ore  indetto per il 16 dicembre ,              contro  una   Legge di  Bilancio iniqua  socialmente  che  penalizza  il  mondo  del  lavoro  dipendente  e  mortifica  le  aree  di precariato del nostro paese. In particolare su fisco, pensioni e trattamento salariale.... pur essendo importante rischia di essere solo una protesta senza seguito...


La CGIL è anche la mia Casa... e sono preoccupato... per la deriva burocratica... e perché credo che anche dopo il Congresso con la vittoria del documento uno, quello che verrà fatto unitariamente (CGIL CISL UIL) o anche dalla sola Cgil , compreso lo sciopero generale contro la finanziaria del governo, non sarà nemmeno un brodino caldo, rispetto a ciò che andrebbe fatto... e non sposterà in avanti  niente...

Oggi con  il fortissimo aumento dei prezzi per tutti i beni e servizi essenziali dovuti alla speculazione interna ed internazionale che causa   un peggioramento generalizzato delle condizioni di vita per le fasce medie/basse ; con le disuguaglianze sociali che vedono il 10% della popolazione detenere il 55% di tutta la ricchezza esistente ed i manager percepire 600 volte lo stipendio di un operaio, c'è  bisogno di costruire una vera  piattaforma rivendicativa con al centro salari, pensioni, diritti... da discutere ed approvare  assieme ai lavoratori... per dopo  iniziare il confronto con il governo e padronato sostenuto da scioperi articolati e generali fino a quando non abbiamo ottenuto ciò che chiediamo... tutto il resto è aria fritta ...  ed anche lo sciopero generale proposto dalla CGIL  resterà  solo uno sfogo... una protesta.. niente di più...

Che dire ? Abbiamo perso ma non ci siamo persi....ed io non rimpiango niente.. e credo comunque che il tentativo di contribuire a fare tornare la CGIL (dove ho vissuto per  40 anni) alle sue radici per cercare di cambiare la realtà nei luoghi di lavoro, nei territori, nel Paese...anche se non è riuscito come speravo,  è stato giusto farlo... e continuerò con dedizione, amore e passione a cercare  risposte giuste anche in CGIL  per il mondo del lavoro, sempre   assieme ai ceti subordinati e sfruttati.

    Umberto Franchi 8 dicembre 2022
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