Venerdì 16 dicembre incontro con Paolo Bolpagni al
Complesso di San Micheletto, Lucca.
"Il paesaggio urbano e naturale nei critofilm di Carlo Ludovico Ragghianti" per il programma a cura di Sentiment of Beauty ODV
Il prossimo appuntamento del programma Nel paesaggio dell’arte. La bellezza del paesaggio a cura di Sentiment of Beauty ODV è nella sala Vincenzo da Massa Carrara del Complesso San Micheletto a Lucca con lo storico dell’arte e direttore della Fondazione Ragghianti Paolo Bolpagni, venerdì 16 dicembre alle ore 10:00.
La lezione Il paesaggio urbano e naturale nei critofilm di Carlo Ludovico Ragghianti è straordinariamente aperta anche al pubblico.
L’incontro con Bolpagni porta gli studenti alla scoperta della figura di Carlo Ludovico Ragghianti attraverso alcuni “critofilm”, tra cui Lucca città comunale (1955).
Nel ciclo di incontri pensati da Sentiment of Beauty ODV per le scuole della Provincia di Lucca in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Territoriale IX di Lucca e Massa Carrara, grazie alla dirigente dott.sa Donatella Buonriposi, il paesaggio è inteso come luogo fisico da vivere, percorrere e continuare a indagare, ma anche come cammino nella storia del paesaggio nell’arte; e come ambiente, per riflettere sulla consapevolezza, l’apprezzamento e l’amore verso la realtà e la bellezza che ci circonda.
Gli artisti, con sguardo poliedrico accompagnano gli studenti in un percorso di osservazione e creazione; gli studiosi presentano momenti della storia dell’arte descrivendo ambienti e opere esemplari.
Paolo Bolpagni è storico delle arti, organizzatore culturale, curatore e docente universitario, dopo aver diretto il museo Collezione Paolo VI – arte contemporanea, dal 2016 è direttore della Fondazione Centro Studi sull’Arte Licia e Carlo Ludovico Ragghianti di Lucca. Come studioso, finora ha coltivato in particolare alcuni specifici settori di ricerca: i rapporti tra pittura e musica nel XIX e XX secolo; l’arte italiana ed europea tra fine ’800 e inizio ’900 (compresi gli aspetti della grafica e dell’illustrazione); l’astrattismo internazionale, fino agli esiti cinetici e programmati; l’arte italiana e francese degli anni ’50-’60, anche nelle sue relazioni con il design; le ‘partiture visive’ e le ricerche verbo-visuali delle neoavanguardie; i rapporti fra l’arte e la dimensione del sacro nel ’900.