Il
nuovo anno, per i capannoresi, anziché essere iniziato con i botti e
con i cotillons, è iniziato con una sorpresa non certo piacevole,
ovvero con nuovo piano di raccolta differenziata. Esordiscono così i
militanti di Fratelli d’Italia Capannori Flavio Sodini ed Elisabetta
Triggiani. Cosa cambia rispetto al recente passato? Diciamo che ci sono
alcune novità e non di poco conto. La prima riguarda la raccolta del
multimateriale leggero meglio conosciuto con il famoso sacco azzurro
oggi divenuto giallo. Dai due prelievi settimanali siamo passati, con il
primo gennaio, ad uno soltanto il che significa la metà dei ritiri
rispetto a prima. Per di più sembra che i cittadini siano stati
informati delle nuove regole con pochissimo preavviso. Io stesso,
puntualizza Sodini, ho trovato il nuovo calendario di raccolta nella
cassetta postale solo il giorno 29 dicembre, mentre altri si sono
lamentati di non averlo proprio ricevuto. Mi chiedo, prosegue Sodini,
come possa un'amministrazione comunale così solerte nei proclami e
nell'enfatizzare ciò che fa a non segnalare un simile cambiamento in
largo anticipo! Il vero problema della riduzione dei ritiri del
multimateriale, prosegue Triggiani, sta nel fatto che noi cittadini
siamo costretti a stoccare i sacchi in attesa dell’unico ritiro
settimanale; i più fortunati possono avere un balcone chiuso o un grande
giardino dove “nascondere” i poco estetici ed a volte maleodoranti
(soprattutto in estate) sacchi gialli, ma pensiamo, invece, a chi abita
nelle corti con ridottissimi spazi esterni o, peggio ancora, a chi vive
in un appartamento privo di terrazzi o di zone esterne o a chi deve
lottare con regolamenti condominiali che vietano l’accumulo di
spazzatura negli spazi comuni per preservarne, giustamente, il decoro. È
stato detto dall’amministrazione Menesini – aggiunge Sodini - che la
raccolta del sacco giallo è stata dimezzata per invogliare i cittadini
ad usare meno plastica e, quindi, per difendere l'ambiente. Proposito
lodevole visto che il rispetto dell'ambiente è importante, ma forse
sarebbe meglio spingere i produttori ad usare meno plastica, senza
penalizzare i cittadini che sono l'ultimo anello della catena. Su questa
“giustificazione” apparentemente lodevole di risparmio dell’uso della
plastica – si chiede Triggiani - come può, concretamente, adoperarsi il
cittadino? Forse il Sindaco Menesini, dopo anni ed anni di raccolta
differenziata, non si è accorto che il rifiuto del multimateriale è
quello maggiore; tantissimi prodotti, se non la maggioranza, che si
trovano nei supermercati e nei negozi di alimentari hanno uno scarto di
multimariale con l’impossibilità di evitarlo. Se è vero, solo per fare
un esempio, che possiamo ridurre la plastica andando a prendere l’acqua
alle numerose fonti del comune, come è possibile evitare lo scarto del
multimateriale con il latte, con i detersivi (sono pochissimi i punti
vendita che li vendono sfusi) con i prodotti per l’igiene personale, con
le confezioni dei biscotti e della maggioranza del cibo confezionato?
Ci auspichiamo, concludono Sodini e Triggiani, in un ripensamento
dell’amministrazione sulla riduzione della raccolta del giallo e,
quindi, in un passo indietro perché ciò non significherebbe tanto di
ammettere di avere sbagliato, quanto di ascoltare i propri cittadini. Ma
se proprio l’amministrazione non intende ascoltarli che si attivi,
quantomeno, a far sì che venga loro ridotta la tariffa. Ma, questa,
forse, è un’utopia.
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