Freud lo chiamava Istinto di Morte.

Freud lo chiamava Istinto di Morte. Io lo chiamo il Distruttore. Il Distruttore ce l’ho io, ce l’hai tu, ce l’abbiamo tutti. Il Distruttore è uno degli archetipi più potenti, perchè permette di cambiare: è la parte interna con cui mettiamo fine alle cose che non vanno più bene per noi. Se non lo sai attivare in modo funzionale, succede che rimani a consumarti in una situazione che ti logora, in cui soffri, in cui qualcuno ti fa del male senza nessuna reazione da parte tua. Il Distruttore esiste e se ne frega del pensiero positivo, de “la vita è bella” e dell’ottimismo ad ogni costo. Il Distruttore produce le guerre e tutti quegli eventi scellerati più o meno tragici causati dall’uomo di ogni tempo o storia. Ma più in fondo, il Distruttore sta dentro ciascuno di noi, che ci piaccia o no. Bisogna onorarlo e saperci fare con Lui. Perchè il Distruttore agisce e il suo lavoro è distruggere. Se lavora bene, fa marcire il seme per permettere al germoglio di nascere, fa separare madre e feto per permettere al neonato di nascere, rompe i legami con i nostri genitori quando è tempo di prendere il volo. Le rotture e le separazioni del Distruttore, quando lo facciamo lavorare bene, non causano danni eccessivi: di solito si tratta di un dolore momentaneo finalizzato ad una trasformazione. Se non lo usiamo bene, invece, il Distruttore può essere davvero dannoso, come d’altronde ogni cosa, pure l’amore, diventa dannosa quando non è governata da un atteggiamento sano. L’amore è insano quando diventa manipolazione, possesso, controllo. Il Distruttore è insano quando agisce non per trasformare, ma per eliminare. Quando agisce per eliminare, il Distruttore lo fa seriamente e in modo seriale. E non importa che lo faccia dentro di te o fuori. Il risultato è un deserto in cui scarseggiano acqua e cibo e di deserto… si muore. Lo puoi agire abusando di tv, sostanze, social, sport, cibo, pensieri negativi, emozioni come odio, invidia, rancore. Lo puoi agire abusando delle relazioni, permettendo a qualcun altro di distruggerti o trasformandoti nel manipolatore di turno. Insomma, non importa come lo fai. Se non impari a governare questa parte così potente di te, finisce che a finire sei tu. Sotto le scale
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