«La
Disney sta usando i suoi cartoni per fare propaganda gender e LGBTQIA+
davanti a milioni di bambini in tutto il mondo, e questo è
intollerabile. L’ultimo caso riguarda il cartone “Lightyear - La vera storia di Buzz”
appena uscito al cinema, in cui è stata inserita una coppia lesbica che
parla di matrimonio gay e sfrutta la fecondazione artificiale per
dotarsi di un figlio, eliminando la figura del papà. La Disney ha
ammesso di aver aggiunto queste scene per promuovere una vera e propria
“agenda gay”. Invitiamo i genitori e le famiglie a non portare i loro figli al cinema. Più di 30.000 genitori amareggiati per questa deriva ideologica hanno firmato la petizione di Pro Vita & Famiglia per chiedere all’azienda di fermare questo bombardamento ideologico e politico ai danni dei bambini», così Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia Onlus.
«La Disney - prosegue Coghe - si è trasformata nel più potente megafono gender e LGBT verso i bambini,
organizzando gay pride nei parchi divertimento, adattando i gadget in
chiave arcobaleno e inserendo nei cartoni sempre più scene e personaggi
LGBTQIA+, che secondo la presidente della Disney General Entertainment
Content Karey Burke dovrebbero essere almeno il 50% del totale.
La piattaforma Disney+, inoltre, ha creato un catalogo dedicato ai temi
gay e trasmesso uno spettacolo di drag queen per bambini,
sponsorizzando un’associazione che promuove i ‘minori LGBTQIA+’ nelle
scuole. Riteniamo che la Disney non sia più un’azienda amica delle
famiglie, e invitiamo i genitori a difendere i loro figli dalle sue mire
ideologiche».
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