LE POSTE ITALIANE SONO AL SERVIZIO DEI CITTADINI ? O DEGLI AZIONISTI ?

LE POSTE ITALIANE SONO AL SERVIZIO DEI CITTADINI ? O DEGLI AZIONISTI, CUI DIVIDENDI SARANNO EROGATI IL 20 GIUGNO 2022?


 

A partire dagli inizi degli anni 90, abbiamo assistito ad un  continuo lungo martellamento ideologico, effettuato da un vasto ceto di propagandisti ad iniziare dalla Confindustria, economisti ben pagati, mass-media,  assieme alle forze politiche di centro-destra e di centro-sinistra,  che anno messo in discussione diritti, salari, normative, stato sociale ... riuscendo  anche  a fare privatizzare tutto il patrimonio pubblico industriale dello Stato Italiano , attraverso  delle “riforme” che in realtà sono state controriforme...


Ci siamo sentiti dire:


    lo stato “non è un’impresa” e dove lo Stato ha gestito le imprese c’è stata inefficienza... quindi   le aziende pubbliche ed i beni pubblici vanno privatizzati, e resi competitivi;

    i sindacati hanno troppo potere, i lavoratori con contratto a tempo indeterminato sono dei privilegiati, i pensionati rubano il futuro ai giovani andando in pensione troppo presto, la sanità pubblica è insostenibile costa troppo allo stato, i lavoratori del pubblico impiego sono dei fannulloni;

    gli ammortizzatori sociali alimentano il parassitismo dei disoccupati, oggi il reddito di cittadinanza crea furbetti che preferiscono non lavorare, ecc...


Ciò è avvenuto  sempre   mettendo al centro la validità del “libero mercato” nella globalizzazione mondiale, fino a costruire un regime fondato sul liberismo senza scrupoli.


IN QUESTO CONTESTO AVVIENE ANCHE LA PRIVATIZZAZIONE DI POSTE ITALIANE.


Le “Poste Italiane Spa” dall’ottobre 2015 , sono state privatizzate con un 70% di azioni a grandi investitori capitalisti italiani ed esteri,  ed un 30% ai semplici cittadini compresi i dipendenti delle poste. 


Anche la privatizzazione di “poste Italiane”, avviene nel medesimo longo contesto che a partire dagli anni 90 vede passere in Parlamento, precise scelte politiche di destra liberiste, nell’ambito delle decisioni stabilite dall’ Europa Unita e sempre sostenute da   economisti ben pagati, politici di centrodestra e centrosinistra  , la stampa e la TV  sempre asservita al potere economico  dire che il capitalismo ed il liberismo è l’unico sistema possibile.


 

Così lo Stato Italiano si è “sbarazzato” di tutte le aziende pubbliche o a PP.SS. fondamentali per l’economia del Paese,  fino ad arrivare alla svendita di Poste Italiane, una delle sue più importanti aziende , incassando 3,4 miliardi di euro che sono andati a finire nella riduzione del debito pubblico... cioè sempre soldi destinati agli speculatori finanziari  che fanno pagare allo Stato Italiano lauti interessi sul debito , per i prestiti concessi.


L’azienda,  dall’aprile 2017 , ha come Amministrator Delegato  e Direttore Generale, Matteo Del Fante , con uno stipendio di 1 milione e 665.000 euro l’anno ben 138.750 euro al mese (la stessa cifra che un operaio guadagna in 10 anni lui  la percepisce in un mese) .


Così il Amministratore Delegato di Poste Italiane , assieme al Consiglio di Amministrazione,   ha  subito iniziato un processo che hanno definito di “ammodernamento” dell’Azienda.


In data 27 maggio 2022 l’assemblea degli  azionisti di “Poste Italiane”, ha approvato il bilancio del 2021 , chiuso con un utile di ben 325 milionI di euro. 


Ma come ha fatto Poste Italiane a fare un bilancio così positivo ?


Qualcuno potrebbe pensare :” saranno  stati effettuati assunzioni di personale ed investimenti innovativi... NO niente di tutto ciò ”


ECCO COME:


    Attraverso la riduzione (taglio) di migliaia di uffici postali ed uffici di recapito nelle periferie ;


    Il 40% del personale è precario, viene assunto a tempo determinato con salari minimi e licenziato senza che gli maturino eventuali scatti di anzianità ;

    Tutti gli assunti a tempo determinato vengono utilizzati per consegnare la posta , ma non conoscendo le zone e le strade ci impiegano più tempo del dovuto a danno degli utenti che spesso si vedono recapitare la posta e soprattutto le bollette di pagamento quando sono già scadute da diversi giorni, con sanzioni che gravano sull’utente per il ritardo nei pagamenti... (interessi di mora ed interessi legali) ... ma  a volte troviamo anche la posta nei cassonetti della spazzatura;


    Ma la Dirigenze di Poste Italiane è qualificata nel correre ai ripari... e per evitare eventuali contenziosi legali da parte dei cittadini, ha pensato di non mettere più il timbro sulle lettere ed il postino effettua la tracciatura di consegna sul proprio palmare . Tutto ciò al fine di  impedire il riconoscimento della   data della consegna;


    In Italia, negli ultimi 5 anni sono andati in pensione migliaia di lavoratori addetti alla consegna posta ed uffici postali, senza essere sostituiti con nuove assunzioni, ed alla data odierna , per la consegna della posta, mancano 4.500 lavoratori , di cui  600 in Toscana, con una riduzione del personale di ben il 25%  . la Dirigenza di “Poste Italiane”  non ha provveduto a sostituire chi andava in pensione  facendo gravare i maggior carichi di lavoro sul personale restante, e con gravi danni ai cittadini utenti,  i quali oltre a recepire in ritardo la posta,  devono fare lunghe file in tutti gli uffici postali, anche per diverse ore (come nei Paesi del Terzo Mondo) ;



Ma come verranno  rinvestiti gli utili di Poste Italiane ammontanti  325 milioni di euro dell’anno 2021 ? 


Qualcuno penserà : finalmente con nuovi investimenti creando anche nuova occupazione ...  NO, la Dirigenza ha stabilito di premiare gli azionisti con un  dividendo 0,59 euro per azione. La cedola a favore dei soci verrà erogata in data 20 giugno 20.


Quello che avviene alle Poste è in sintonia con quello che avviene nel Paese , con privatizzazioni e distruzione del tessuto sociale e con lo spostamento di  immense ricchezze dai ceto medio bassi ai ceti più ricchi, con il 10% di popolazione che detiene il 55% di tutta la ricchezza presente nel nostro Paese ed il 20% di popolazione che vive con lo 0,50 della ricchezza esistente.


Fino a quando il popolo sopporterà simili ingiustizie ?


Umberto Franchi 16 giugno 2022 

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