Caffè Alzheimer, la prima edizione del progetto sociale si chiude con un seminario


Focus sulle terapie non farmacologiche per i disturbi cognitivi e le demenze senili



Disturbi cognitivi e demenze: terapie a confronto e ruolo del centro diurno. È questo il titolo del seminario conclusivo della prima edizione del progetto Caffè Alzheimer in programma per venerdì (26 maggio) dalle 15,30 alla Fondazione Lazzareschi di Porcari.


Organizzato dalla cooperativa sociale Iris, il convegno mette al centro l'esperienza attivata quest'anno al centro diurno Il Girasole, divenuto dallo scorso ottobre vero e proprio punto di riferimento territoriale a sostegno dei nuovi bisogni che pazienti e famiglie manifestano all'insorgere di disturbi cognitive e demenze senili, anche attraverso terapie non farmacologiche.


“È stato condotto un lavoro di grande qualità e umanità – dice Michele Adorni, assessore alle politiche sociali del Comune di Porcari – che conferma il valore espresso dalle realtà che offrono servizi sul nostro territorio. L'esperienza del Caffè Alzheimer, per la quale ringrazio la cooperativa Iris, ha dato l'opportunità alle famiglie di confrontarsi, informarsi e formarsi, condividendo emozioni, paure e dubbi con operatori che hanno saputo rassicurare e fornire risposte utili. Rafforzare queste opportunità, renderle stabili e capillari, è un modo efficace per rispondere ai bisogni espressi da una società che invecchia sempre di più in un contesto relazionale sempre più fragile”.


Dopo i saluti del sindaco di Porcari, Leonardo Fornaciari, e l'introduzione della presidente della cooperativa Iris, Silvia Magnani, alle 15,45 entreranno nel vivo gli interventi in programma per il pomeriggio di approfondimento moderato da Luca Cinquini, vicepresidente della commissione di vigilanza e controllo delle strutture socio-assistenziali dell'Asl Toscana nord ovest.


Il primo a parlare sarà Leonardo Massoni, medico chirurgo specializzando in psichiatria, che relazionerà sul progetto Caffè Alzheimer finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca. Seguirà l'intervento di Elisa Gandini, ingegnera progettista, che farà il punto sul ruolo terapeutico dell'ambiente nel centro diurno e a casa. La responsabile della comunicazione e dell'amministrazione di Generali Arredamenti, Ambra Bonacchi, parlerà dell'innovativa terapia non farmacologica della bambola Gully, pensata per migliorare le capacità di relazione delle persone malate di Alzheimer, ridurre insonnia, apatia, aggressività o wandering. La parola passerà quindi al paesaggista Andrea Mati, che si concentrerà sul verde terapeutico per la comunità e per le strutture residenziali diurne. Il presidente dell'associazione Challenge Care, Gian Paolo Bucchioni, dedicherà il suo intervento al ruolo delle comunità amiche delle persone con Alzheimer all'interno della rete dei servizi. Infine Veronica Marianelli, presidente dell'associazione di familiari Magica Versilia, condividerà l'esperienza del gruppo come risorsa di supporto del territorio.


Alle 17,15 inizierà la tavola rotonda con l'assessore alle politiche sociali del Comune di Porcari, Michele Adorni, l'assessora alle politiche sociali del Comune di Viareggio, Sara Grilli, la direttrice della Zona distretto della Piana di Lucca, Eluisa Lo Presti, il direttore dell'unità di neurologia di Lucca, Marco Vista, e la responsabile dell'unità funzionale servizi sociali per la non autosufficienza e la disabilità della Zona distretto Piana di Lucca, Fabiana Orsi. Il seminario si concluderà intorno alle 19 con un aperitivo offerto a tutti i partecipanti.


L'iscrizione, da effettuarsi entro mercoledì (24 maggio), è gratuita. Si può telefonare al numero 353.4329600 o inviare un'email all'indirizzo coopiris89@gmail.com.

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