"Penale di 10mila euro ai cittadini che dissentono, da Raspini silenzio assordante"

Alcuni esponenti a sostegno di Pardini tornano sul clamoroso caso sollevato in questi giorni


"Sono passati ormai tre giorni da quando abbiamo illustrato alla città la raccapricciante transazione stipulata dal Comune di Lucca con i due cittadini di San Concordio che, raggiunti dalle pretese risarcitorie dell'Ente, hanno deciso di conciliare. Ma da parte dell'amministrazione comunale, e dal candidato sindaco della sinistra Francesco Raspini, è calato un silenzio assordante". Lo sostengono in una nota Remo Santini, Alessandro Di Vito e Massimo Pieri. "Un contratto nel quale, lo ricordiamo, nel quale  il Comune ha posto, nero su bianco, il divieto per i cittadini di poter dire che, sui fatti relativi alla causa risarcitoria a San Concordio, la pensano come le forze politiche oggi a sostegno di Mario Pardini, pena il pagamento di una penale di 10 mila euro - prosegue la nota -. Non solo la sinistra non ha commentato un atto che rappresenta un'incredibile compressione della libertà di espressione del cittadino, in pieno periodo elettorale, ma non si è nemmeno associata all'impegno, fatto invece proprio dagli altri candidati sindaco, di rimuovere immediatamente questo accordo vergognoso dal mondo giuridico. Chissà, forse qualcuno nel campo avverso pensa tutto sommato che tenere in piedi questo contratto liberticida sia utile, almeno fino al ballottaggio di domenica 26 giugno. Quella parte che inneggia alle derive autoritarie in caso di vittoria di Pardini, dovrebbe invece guardarsi in casa e condannare i metodi, quelli sì prepotenti e antidemocratici, con cui si è messo a tacere il dissenso".
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