Camporgiano, un progetto di comunità per il rilancio della cultura e delle tradizioni popolari


Il comune di Camporgiano ricorre alla propria comunità - così fertile ed attiva nel campo dell’associazionismo - per progettare un percorso di recupero delle tradizioni popolari attraverso un bando di rigenerazione del Gal Montagnappennino

26 giugno 2023,

Per un progetto del genere, era necessaria una realtà viva, fertile e recettiva; un tessuto sociale, che avesse già ben chiaro il prezioso valore dell’associazionismo nel recupero e nella valorizzazione delle tradizioni popolari e della cultura locale.

Ebbene: il comune di Camporgiano, con la sua ricca ed attiva gamma di associazioni, ha rappresentato senza dubbio il luogo ideale per pensare – ed attuare – un
Progetto di Rigenerazione della Comunità denominato R.O.C.C.A. (Rigenerazione Operativa di Camporgiano Comunità di Appartenenza).

Con
250 mila euro di risorse, derivanti – e già stanziate – dal bando Gal Montagnappennino, il comune guidato dal sindaco Francesco Pifferi potrà partire con questo ambizioso progetto di recupero dal 1° gennaio 2024, dopo una prima fase – che durerà, indicativamente, fino alla fine del 2023 – di accompagnamento durante la quale lo stesso Gal seguirà gli attori principali del bando nel percorso di definizione del PDC (Progetto di Comunità) finale.

A curare il progetto – così come quello parallelo di Villa Basilica, denominato P.A.R.I.A.N.A. (Progetto Azione Rigenerazione Integrata Ambiente Natura Attività umane) – il professor
Fabio Baroni: “L’idea – spiega – è quella di rendere protagoniste le comunità. Per il progetto “R.O.C.C.A.”, si è partiti dall’idea che a Camporgiano già esiste un numero consistente ed attivo di associazioni (dal Gruppo Folclorico “La Muffrina” al Laboratorio Teatrale dei “Contafole”, fino alla Pro Loco e alla Filarmonica “Pietro Mascagni”) che opera ormai da tantissimi anni sul territorio. Abbiamo individuato, insomma, un’organizzazione di comunità che, al di là del bando, aveva già intuito da sé questa possibilità di sviluppo dei territori montani”.

La strada, insomma, era tracciata. Ma in cosa consiste, nel concreto, il progetto? “Ogni associazione – continua Baroni – si impegnerà in attività di recupero e valorizzazione della cultura locale, promuovendo incontri con la popolazione e con le scuole. La Pro Loco, poi, avvierà un’iniziativa di recupero del patrimonio fotografico sul territorio di Camporgiano. Alla fine, il risultato finale della ricerca dovrà concretizzarsi in manifestazioni pubbliche per coinvolgere e rendere partecipe la collettività”.

Un altro particolare aspetto del progetto è quello legato al riallacciamento dei legami con la comunità degli emigranti camporgianesi. “Tramite l’associazione “Lucchesi nel Mondo” – afferma il professor Baroni – si cercherà di ristabilire un collegamento tra i custodi più forti della cultura e della tradizione locale: gli emigrati all’estero. Non solo. Lavoreremo anche per la ricostruzione di una compagnia di maggianti sul nostro territorio creando un’occasione di incontro tra i nostri giovani e quelli emiliani che vivono il Canto del Maggio con più partecipazione e trasporto”.

“La comunità camporgianese – chiosa il sindaco Pifferi – è caratterizzata da una radicata cultura associazionistica che rappresenta un patrimonio inestimabile per la storia del comune. La costante e vitale partecipazione del volontariato alla vita collettiva rende questa realtà ideale per avviare un percorso di rigenerazione comunitaria”.

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