A partire dalla metà  degli anni 80 del secolo scorso, gradualmente, è
 sato eliminato  lo stato sociale che in Italia  avevamo costruito  
negli anni 60/70 tramite grandi lotte sindacali, studentesche e di 
popolo, che oltre a portare alla redistribuzione della ricchezza 
esistente a favore dei ceti subordinati,  venne imposto  al Capitale la 
sua sopravvivenza  competitiva, attraverso grandi investimenti 
innovatovi e con un ruolo fondamentale dello Stato nel governo 
dell’economia e nella qualità dello sviluppo economico.
  
    
  
   In Italia , dopo la sconfitta sindacale del 1980 alla FIAT, si è 
 sviluppata una grande campagna ideologica condotta dal padronato 
sostenuto da governi compiacenti attraverso un coro di menzogne 
propagandate  da mass/media privati e pubblici , rafforzati dalla scesa 
in politica con il partito azienda “Forza Italia” dell’imprenditore P2 
ed in odore di mafia Berlusconi,  che in conformità con quanto scritto 
nel “libro Bianco” della P2 d Licio Gelli,  sostenevano:
  
    
  
   - che i sindacati andavano ricondotti alla concertazione corporativa 
con il padronato ed il governo   cessando i conflitti, perché  avevano 
 troppo potere;
  
    
  
   - che  i lavoratori con contratti a tempo indeterminato erano  dei 
privilegiati ed andavano resi deboli attraverso il lavoro precario;
  
    
  
   - che i pensionati rubavano il futuro ai giovani andando in pensione 
troppo presto ed andava allungate l’età pensionabile e ridotte e 
pensioni;
  
    
  
   - che  la sanità pubblica era  insostenibile costava troppo allo 
stato ed andava  gradualmente privatizzata ,  con le Usl dovevano 
diventare ASL (aziende sanitarie locali)  e  fare profitti;
  
    
  
    - che  gli ammortizzatori sociali (tanto più il reddito di 
cittadinanza) alimentavano il parassitismo dei disoccupati ed andavano 
ridotti o eliminati;
  
    
  
    - che  lo stato non doveva  gestire le imprese e le aziende 
pubbliche e che le aziende statali ed i beni pubblici andavano 
 privatizzati.
  
    
  
   Questo continuo lungo martellamento ideologico, effettuato da un 
vasto ceto di propagandisti ad iniziare dalla Confindustria, economisti 
ben pagati, TV,mass-media,  assieme alle forze politiche di 
centro-destra e di centro-sinistra,  assieme ai processi di 
ristrutturazione e delocalizzazione delle aziende, ha indebolito 
fortemente e gradualmente il Movimento Operaio , fino a sconfiggerlo... 
anche attraverso  delle “controriforme” Sul lavoro, sui diritti, sulle 
pensioni, sulla scuola, sulla sanità... che hanno tolto la centralità 
del lavoro, ed hanno messo al centro la validità del “libero mercato” 
nella globalizzazione mondiale.
  
    
  
   Contemporaneamente e progredita l’Europa dei mercati e dei mercanti, 
attraverso la finanziarizzazione speculativa  dell’economia,   con lo 
Stato Nazione che ha perso progressivamente la propria sovranità a 
favore di organismi non democraticamente legittimati dal popolo, quali 
la Banca Mondiale, la banca centrale Europea , il Fondo monetario 
Internazionale,  che hanno svuotato i meccanismi tradizionali di 
rappresentanza, con i governanti EU che hanno sostenuto la necessità di 
privatizzare tutti i beni statali pubblici a favore dei “mercanti” 
privati.
  
    
  
    Così lo stato chiunque governasse, ha  dato il via alle 
privatizzazioni  ritirandosi progressivamente dall’economia, ed ha 
innescato una serie di effetti a catena aumentando notevolmente i 
margini di manovra delle lobby, facendo  venir meno la distinzione tra 
interessi pubblici e quelli privati, con  tutta l’amministrazione 
pubblica dello Stato che si adoperava e continua ad adoperarsi  per le 
finalità richieste dalle imprese private a danno con uno sviluppo 
distorto fatto di cementificazione ed opere distruttive dell’ambiente, 
con la distruzione  dei beni pubblici con la distruzione  dei diritti 
 dei cittadini subordinati, dei lavoratori considerati solo consumatori e
 merce.
  
    
  
   In questo contesto hanno proliferato per anni e continuano a 
proliferare le privatizzazioni e le svendite dei beni pubblici,  delle 
aziende statali tra cui l’ultima voluta dalla Meloni, è la ex Compagnia 
Aerea ITA, svenduta ai Tedeschi della Lufthansa per la miserevole cifra 
di 321 milioni d Euro.
  
    
  
   Oggi , il Governo della Meloni ancor più del governo di Draghi, sta 
 adottando modelli sociali ed amministrativi, così come vengono dettate 
dalla Confindustria, dalle lobby speculative finanziarie e dagli 
interessi imperialisti USA/NATO.
  
    
  
    Persiste  lo slogan:  “dobbiamo fare i conti con  mercato globale”, 
che vede unite le  forze capitaliste ed imperialiste  che continuano a 
sferrare   politiche disastrose  sul economico, con i manager sia 
pubblici che privati, divenuti una unica classe borghese, con il fine di
 controllare e dominare  le scelte dei vari governi in ossequio al motto
 secondo cui sono gli affari privati che devono interferire nelle scelte
 del governo a loro piacimento,  ma non deve esserci nessun governo che 
possa permettersi di intervenire nelle scelte  economiche e finanziarie 
del padronato affarista.
  
    
  
   IL governo di estrema destra di Meloni, ci ha messo del suo  ... ed 
ancor più si caratterizza per il sostegno al disegno padronale liberista
 fondato sul fatto che gli operatori economici, finanziari speculativi, 
non solo non devono  subire nessun limite da parte di chi governa , ma 
vanno fatte nuove leggi   affinché “ i padroni del vapore” , siano 
concorrenziali riducendo il costo del lavoro , salari ed i diritti dei 
lavoratori, dei pensionati dei ceti subordinati.
  
    
  
   Oggi la Meloni s in meno di un anno dalla nascita del suo governo , 
ha occupato tutte le televisioni con dirigenti funzionali al suo 
regime...
  
    
  
   Ha tolto o fatto dimettere presentatori , giornalisti, di programmi 
inchiesta intelligenti come quelli di Fazio e Saviano, ecc.... ha quasi 
tutta la stampa borghese al suo servizio... ha già occupato tutti i 
centri di potere economico e finanziario nonché aziende statali come 
l'Inps, l'Inail , aziende di stato come l'Eni, ecc... cerca di mettere 
sotto il suo controllo la giustizia tramite le leggi del ministro 
Nordio... .
  
    
  
    
  
    
  
    
  
    
  
   Tutto continua  in funzione delle classi ricche borghesi alle quali 
oltre a diminuire le loro tasse togliendo 16 miliardi ai pensionati... 
ha anche fatto leggi per rendere i giovani più precari, più poveri, più a
 rischio morti sul lavoro... con la sanita pubblica disastrata a favore 
di quella privata, ha reso la scuola una branca della Confindustria... 
ha reso gli stipendi e pensioni di fame ed i cittadini subordinati più 
poveri.
  
    
  
    
  
    
  
   La Meloni ha fatto leggi  con Il codice degli appalti pubblici che 
hanno smantellato ogni regola... con appalti affidati ad amici che 
applicano contratti “pirata” e non pagano le tasse... con il fisco 
ridotto solo ai ricchi con la flat tax fino a 85.000 euro per gli 
autonomi,  con i prezzi e tariffe più alte d’Europa ed  salari e 
pensioni più basse d’Europa , e con  le aziende speculative petrolifere ,
 che con la guerra in Ucraina,  hanno fatto  profitti del 1000% ma 
nessuna tassa in più hanno pagato...  e gli extra profitti se li sono 
incassati da loro signori  e spediti nei paradisi fiscali...  con la 
Sanità pubblica mandata allo sfascio a favore di quella privata,  con un
 ciarpame di governo ignorante, reazionario e vile, che continua a fare 
leggi contro i poveri e  per meglio sfruttare chi lavora .
  
    
  
   Così In questo nuovo quadro di governo della destra post fascista, 
vediamo che  lo Stato si è ritirato progressivamente dall’economia  e 
dopo quasi 40 anni di sciagurate politiche liberiste, la destra al 
potere sostiene con forza   un regime a favore delle classi ricche... 
quel con il 10% di popolazione che detiene il 55% di tutta la ricchezza 
presente nel nostro Paese, mentre la maggioranza della popolazione non 
arriva a fine mese, con  il proletariato ed i pensionati che devono 
vivere con pensioni di fame e salari di “merda” inferiori a quelli del 
1990, con i ceti medi che si sono fortemente impoveriti .
  
    
  
    E con 3,5 milioni di pover assoluti ai quali  viene tolto o ridotto perfino il reddito di cittadinanza.
  
    
  
   Così nell’ultimo  rapporto del Censis sul welfare aziendale emerge 
anche come su 23,3 milioni di tutti i lavoratori occupati ,ben  5,5 
milioni (22%)  sono lavoratori  precari, frantumati, flessibili. Di essi
 , il 46,3%  sono donne ed il 40% sono giovani tra i 14 ed i 34 anni ed 
il 78,8% delle nuove assunzioni vengono fatte in modo precario con 
diverse tipologie di contratti a termine.  A questi lavoratori vanno 
aggiunti altri 2,5 milioni di lavoratori part-time involontari  , per un
 totale di 8 milioni di lavoratori che oltre ad essere precari 
percepiscono  paghe molto inferiori a quelli “di merda” sopra 
menzionate.  
  
    
  
   La mobilità precaria del mercato del lavoro , è una scelta politica 
che come ho sopra evidenziato ha radici lontane,  dettate agli inizi 
degli anni 2000 dalla  Confindustria ed attuate tramite dal governo 
Berlusconi  con il ministro de lavoro leghista Maroni, fautore  della 
legge n. 30 detta “legge Biagi “ . Scelta che nessun governo di 
centrodestra o centrosinistra ha mai messo in discussione ed a tutt’oggi
 le 45 forme di lavoro flessibile e precario continuano  ad essere 
attuate con un’ulteriore precarizzazione fatta nel 2005 dal governo 
Renzi,  con l’abolizione dell’art 18 dello Statuto dei Lavoratori  e 
fatta dal governo Meloni con l’estensione dei voucher.
  
    
  
    
  
    
  
   Questa scelta fondata sul massimo sfruttamento di chi lavora e sul 
risparmio di tutti i costi compreso quelli della prevenzione e sicurezza
 nei luoghi di lavoro comporta anche la morte di 3/4 lavoratori al 
giorno, morti programmate e messe in conto da un sistema liberista 
perverso,   con una strage fatta di 530 morti da gennaio 2023 a luglio ,
 ma con quelli itinere sperano gli 800 morti.
  
    
  
    In questa realtà sociale, economica e politica,  alcune domande 
sorgano spontanee: Oggi in che democrazia viviamo ?   viviamo ancora in 
una società che possa definirsi democratica perché ci permettono di 
votare i vari partiti che formeranno i governi ? (tra l’altro oltre il 
50% degli elettori non va più nemmeno a votare) od invece (come io 
credo)  siamo entrati i una realtà che non ha più niente di 
democratico...di post-democrazia ? di fascismo corporativo ?
  
    
  
   Purtroppo per uscire dall’attuale situazione di regressione politica,
 sociale economica, civile, culturale...  non basta lo studio e 
l’analisi delle condizioni attuali del nostro Paese e delle classi 
subordinate... anche se però è utile diffondere e socializzare i saperi 
acquisiti , dalle intelligenze collettive. Le analisi, lo studio, le 
riflessioni sulla realtà sono elementi necessari per poter andare 
avanti.
  
    
  
    Credo che anche il  pensare di poter cambiare questa 
situazione, andando a votare  è  a mio parere impossibile... visto che 
le politiche sociali ed economiche del centrodestra e del centrosinistra
 continuano ad essere nella sostanza, le stesse... 
  
    
  
   La sconfitta del movimento operaio e studentesco  di quel 
periodo chiamato “IL 68” durato circa 15 anni, ci ha portato 
gradualmente alla situazione che stiamo vivendo :  una guerra sociale 
condotta dalle classi capitaliste  dominanti unitamente ai governi che 
amministrano per loro procura,   che hanno causato catastrofe 
ambientali,  catastrofe sociali, morti sul lavoro, impoverimento di 
massa, ed una situazione di regressione sociale, civile, culturale, e 
disperazione ...
  
    
  
   Ma in Italia non c’è solo disperazione e rassegnazione ,,, ci
 sono operai, studenti, movimenti sociali che continuano ad essere 
attivi ...
  
    
  
    In questo contesto è sicuramente il Sindacato Confederale e 
di Categoria che riveste un ruolo importante. Esso dovrebbe cercare  di 
costruire con i lavoratori, i pensionati una piattaforma rivendicativa e
 sostenere le rivendicazioni economiche, normative, i diritti... con gli
 Scioperi articolati e generali .
  
    
  
   Ma non basta il sindacato ed i movimenti esistenti... in 
Italia si pone con forza il problema politico di ruolo dello Stato in 
economia attraverso anche la ripubblicizzazione delle aziende svendute 
ed attraverso la programmazione economica a cui devono adeguarsi , come 
stabilito nella Costituzione,  le imprese private e non il contrario... 
E’  quindi necessario un partito di sinistra che con radicalità conduca 
una lotta di massa per  un cambio sostanziale  del sistema capitalista !
 
  
    
  
   Partito che oggi non esiste e che a mio parere non può 
nascere solo dall’unificazione dei partitini esistenti unitamente alla 
sinistra sociale dispersa....
  
    
  
   Quello che sarebbe necessario fare anche per fare nascere il 
partito di massa di sinistra radicale,  è ricreare e sviluppare  un 
movimento di lotta rivendicativo dal basso nei luoghi di lavoro, nelle 
scuole, nelle piazze, nei territori, generale... su un progetto sociale 
ed economico nonché  culturale, alternativo e  con al centro la 
sostanziale applicazione dei contenuti della nostra Costituzione... ed 
allora anche dallo sviluppo delle lotte e dai risultati ottenuti , 
potrebbe essere possibile ricostruire il partito della sinistra che 
serve ai lavoratori, ai pensionati,  agli studenti , al popolo 
subordinato.
  
    
  
 
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
  
   Umberto Franchi      
 Lucca 31 luglio 2023
             
            
                Estratto da www.lavocedilucca.it/post/7779/-l---italia-asociale--della-post-democrazia.php