Tra
i film girati a Viareggio un posto di rilievo è occupato da “Guendalina”, un
film girato nel 1956 e uscito nel 1957. Al centro del
racconto cinematografico c’è un amore che nasce al declinare dell’estate,
delicato e disinteressato. Quando il film esce la guerra è ormai da vari anni
alle spalle, Viareggio come località balneare è ripartita, anche se si sono
registrati mutamenti sociali di rilievo. La spiaggia è ora meta di un turismo
che affianca ai “signori” i rappresentanti delle classi medie.
“Guendalina” è una riuscita fotografia della
Viareggio nella seconda metà degli anni ’50. La storia ruota intorno al rapporto
sentimentale fra la protagonista del titolo (l’esordiente Jacqueline Sassard),
una ragazza dell’alta borghesia del Nord in vacanza a Viareggio, e Oberdan
(Raffaele Mattioli), un giovanotto del luogo di condizioni più umili. Lei è
viziata e a tratti dispotica, lui mite e coscienzioso. La duplice dinamica
ospite-indigeno e ricca-povero non impedisce il fiorire di un sentimento puro e
delicato che non sopravvivrà comunque alla fine dell’estate. I genitori della
ragazza sono il marito infedele Raf Vallone e Sylva Koscina, signora della
ricca borghesia milanese.
Premiato
con un Nastro d’argento e un David di Donatello, “Guendalina” , “cronaca
malinconica e aggraziata dell’adolescenza”, oltre ad aver rivelato la Sassard e
Mattioli, è uno dei più riusciti film di Lattuada. Inoltre racconta bene la
Viareggio di quegli anni. Numerose infatti le ambientazioni versiliesi: la
Passeggiata, il molo, la spiaggia, il Margherita, la darsena. Le sequenze
balneari vennero girate a Forte dei Marmi.