Centoventi litri d'acqua per metro quadrato in un pomeriggio. Molti disagi ma il reticolo principale ha retto.
Nella giornata di ieri (25 ottobre) sulla Piana di Lucca
si è riversata un'enorme quantità d'acqua: solo nel pomeriggio, infatti,
sono caduti ben 120 millimetri di pioggia, corrispondenti a 120 litri
d'acqua per metro quadrato di terreno, che hanno fatto allagare le
strade e messo a dura prova i corsi d'acqua del territorio.
Nonostante l'ingente precipitazione, grazie alla costante
attività di manutenzione effettuata dal Consorzio di bonifica, il
reticolo dei corsi naturali della Piana ha retto, assorbendo l'acqua
senza particolari problemi. Nel territorio non si sono infatti
verificate importanti tracimazioni o rotture arginali.
Le criticità più significative si sono verificate alle
canalette demaniali, che hanno esondato in più punti: questi canali, che
hanno funzione irrigua, non sono riusciti a drenare in modo efficace il
territorio proprio per le loro ridotte dimensioni. Il Consorzio ha
fornito ai cittadini tutto il supporto possibile per attenuare il
disagio, posizionando oltre 200 ballini di sabbia e rimuovendo alcuni
alberi caduti.
"Purtroppo l'eccezionalità sta diventando una norma – afferma il Presidente del Consorzio 1 Toscana Nord, Ismaele Ridolfi. – A farne le spese sono perlopiù le zone urbane, vittime della forte impermeabilizzazione del suolo. In queste zone l'acqua
deve essere assorbita dal reticolo di drenaggio urbano delle acque
chiare - non di competenza del Consorzio - che, anche a causa delle
sezioni ridotte, non è in grado di smaltire carichi così
elevati. Anche nel 2022 l'ISPRA ci dice che, in Italia, sono stati
impermeabilizzati 21 ettari di suolo al giorno. Spesso le cause dei
problemi sono le azioni dell'uomo stesso: bisogna smettere di
cementificare tutto".
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