La
determinazione di chiusura della viabilità ai mezzi pesanti di Via delle
Cartiere in vista dell’ormai imminente avvio degli interventi di messa
in sicurezza e attraversamenti pedonali a Collodi ci spaventa; il nostro
appello di pochi giorni fa, con cui dicevamo che era impensabile un
blocco totale della viabilità per gran parte della giornata e per un
periodo non breve (si parla di 180 giorni) è stato totalmente disatteso,
pur a fronte di nostre indicazioni alternative e pur essendo noto da
sempre che non esiste uno sbocco diverso per le cartiere di Villa
Basilica.
Non
si parla di numeri minimali: sulla Via delle Cartiere, infatti,
transitano, giornalmente, tra i 250 e i 300 bilici, le aziende
interessate occupano oltre un migliaio di risorse tra dipendenti e
fornitori/clienti, a cui va aggiunto il c.d. indotto trasversale (che si
sostanzia di varie realtà, dai servizi alle imprese fino alla
produzione di macchinari per la lavorazione della carta). La media del
fatturato giornaliero perso durante l’interruzione sarà di almeno 1
milione di euro, danno che le imprese non sono in condizione di
assorbire.
Per
questa ragione non comprendiamo l'atteggiamento di totale chiusura alle
istanze della maggiore industria del luogo, che si era
detta disponibile, fra l'altro, a sostenere il maggior onere per la
organizzazione di una viabilità alternativa che consentisse il passaggio
continuativo dei mezzi pesanti o per spostare gli interventi in orari
meno impattanti sull'operatività delle stesse aziende.
Ci
spaventa, come dicevamo in premessa, il fatto in sé; ma ci spaventa
anche l'insensibilità di questa nuova amministrazione al tema
considerando che fra poco tempo sarà chiamata a gestire un ulteriore
importante intervento, quello del Ponte all'Abate per cui torneranno
gli stessi o analoghi temi.
La
vera, unica risposta alla viabilità in quella parte di territorio sarà
quella che da anni invochiamo, sia per le industrie che per l'importante
polo turistico di Collodi: ovvero la ricerca stavolta definitiva di una
variante seria che, dirottando il traffico pesante fuori dal centro
abitato di Collodi, consenta la pacifica coesistenza fra cartiere,
visitatori del Parco e cittadini di Collodi. Questa via aprirebbe
veramente nuove prospettive di crescita e sviluppo, ma purtroppo oggi
non la vediamo.